UN PATTO SEGRETO TRA USA E ISRAELE

 

 

 

Daniele 9:27 L'invasore stabilirà un patto con molti,

per una settimana..

 

20 Marzo 2013 Obama, in visita in Israele, pianta un albero di Magnolia nel giardino del Presidente Peres. Poi durante una conferenza stampa afferma “vedremo se tra sette anni avrà dato i suoi frutti”.

 

Che frutti dovrà dare questa Magnolia nel 2020?

Non è stata data nessun’altra spiegazione per chiarire il significato di questa “singolare” frase, che è sembrata buttata lì per errore, per caso o per far capire a qualcuno quello che doveva capire.

 

Ora, la Profezia di Daniele, non chiarisce, se il patto di sette anni o settennato (una settimana di anni) sia un patto segreto o un patto dichiarato pubblicamente.

 

Il fatto che Obama abbia piantato una Magnolia nel giardino del Presidente Israeliano Peres è improbabile che sia un’iniziativa esclusivamente di natura botanica.

 

Il contenuto della visita al Presidente Peres non fu mai rivelato e non fu mai più detto nulla sullo scambio di informazioni e sul merito del colloquio.

 

La misteriosa frase pronunciata da Obama, in ogni modo, non può che significare che quella Magnolia fu piantata come punto di riferimento di qualcosa che doveva maturarsi in un percorso di sette anni.

 

Un patto di sette anni!

Un patto segreto (o quasi) stipulato dagli Usa (re del Nord) con Israele.

 

L’inizio della settantesima settimana di Daniele ci pone di fronte alla necessità di indagare profondamente e con molta attenzione riguardo a questo breve periodo di sette anni.

Daniele 9:24 Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo.

 

L’unico indizio Scritturale che ci viene dato tramite il Libro di Daniele, come apprendiamo da Dan:9:27, è che l’inizio degli ultimi sette anni si ha con un Patto con Israele.

 

l’ambasciata israeliana negli Stati Uniti ha pubblicato su Youtube un video singolare, che mostra Barack Obama insieme a Benjamin Netanyahu in versione animata che parlano di una “alleanza indistruttibile” tra Israele e Stati Uniti.

Nel video si vedono entrambi che si dirigono nell’ufficio di Netanyahu, e che si danno il cinque dopo aver implicitamente negato le insinuazioni che da tempo sono fatte da molti giornali sul presunto rapporto di scarsa simpatia reciproca.

La musica in sottofondo a conclusione del video, che dice “Thank You for Being a Friend” (“Grazie per essere un amico”), racconta abbastanza chiaramente quello che il governo israeliano si aspetta dalla visita di Obama: come ha spiegato anche Aluff Ben, caporedattore del giornale israeliano Haaretz, la visita “mette fine al periodo di isolamento che Israele ha subìto durante le elezioni e la formazione del governo”.

 

UN VIDEO SUL PATTO:

 

Clicca sopra per vedere il video fatto dall’ambasciata israeliana negli Stati Uniti SULL’ INCONTRO DAL TEMA:”ALLEANZA INDISTRUTTIBILE”.

DA NOTARE I MOLTI RIFERIMENTI AD UN VERO E PROPRIO PATTO TRA I DUE.

 

Sulla parte bassa dello schermo a destra cliccare "sottotitoli" e poi di fianco subito a destra "impostazioni" e scegliere "Italiano" si potrà così seguire la conferenza tramite i sottotitoli in Italiano.

 

Proprio il Libro di Daniele, nella presentazione della Profezia delle Settanta Settimane (settanta settennati), ci conferma che il Patto è con Israele: 

Daniele 9:24 Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo.

 

sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua Santa Città”. Significa che le Settanta Settimane (Settanta Settennati) e perciò anche l’ultima settimana (l’ultimo Settennato) è stato fissato” “esclusivamente” per il popolo di Daniele e la sua Santa Città e cioè per Israele e Gerusalemme.

 

Ora il fatto che nella Prima metà dell’ultima Settimana di Daniele l’unico indizio Scritturale certo sia che l’Ultima Settimana inizia con un Patto di sette anni nei confronti di Israele ci dice che, nella Prima metà dell’ultima Settimana, quel Patto è uno dei due soli avvenimenti certi e immodificabili che sono:

 

1)              Il Patto di sette anni con Israele.

2)              La durata della prima metà dell’Ultima Settimana di Daniele che non potrà che essere di tre anni e mezzo.

 

La prima metà dell’ultima Settimana di Daniele, quindi, al di là dei due elementi immodificabili, conterrà tutta una serie di avvenimenti non immodificabili e quindi non preconizzabili.

 

Avvenimenti che, perciò, starà a noi decifrare avvenimento per avvenimento.

 

Avvenimenti che saranno tutti finalizzati a preparare gli ultimi più significativi, Profetici, avvenimenti immodificabili, descritti nella seconda metà dell’Ultima Settimana di Daniele meravigliosamente e puntualmente fissati e descritti nel Libro di Apocalisse.

 

Questi avvenimenti sono preconizzabili e certi anche per la loro immodificabile durata che contabilizza in vari modi, di durata uguale per tutti, la Seconda Metà dell’Ultima Settimana di Daniele:

 

1)              1260 giorni.

2)              42 Mesi.

3)              Un tempo Due tempi e la metà di un tempo

 

Tutti gli avvenimenti che sono descritti in Apocalisse, e che sono divisi in sette sigilli, sette trombe e sette coppe, descrivono gli anni conclusivi della profezia di Daniele.

Apocalisse 1:1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni.

 

Le cose che devono avvenire “tra breve” riguardano evidentemente il breve tempo da quando inizierà l’ultima settimana di Daniele e non “tra breve” da quando Giovanni ha ricevuto la Profezia di Apocalisse, infatti da quel giorno sono passati più di 1900 anni.

 

Giovanni (che aveva circa 95 anni quando ebbe la Rivelazione dell’ultima e finale profezia di YHWH) vide e scrisse le cose che dovevano avvenire “nel giorno del Signore”:

Apocalisse 1:9 Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.

Apocalisse 1:10 Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva:

Apocalisse 1:11 «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea».

 

Tali cose quindi riguardavano un tempo futuro collegato con “il giorno del Signore”:

Atti 2:20 Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.

2Pietro 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.

 

Tale giorno ha un preciso inizio descritto da Paolo ai Tessalonicesi:

2Tessalonicesi 2:1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo

2Tessalonicesi 2:2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente.

2Tessalonicesi 2:3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione,

2Tessalonicesi 2:4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio.

 

Il servo Giovanni è Giovanni l’evangelista del quale Gesù disse:

Giovanni 21:20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?»

Giovanni 21:21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e di lui che sarà?»

Giovanni 21:22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi».

Giovanni 21:23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa?»

 

Giovanni infatti rimase finchè Gesù, tramite un suo angelo, gli trasmise l’ultima profezia conclusiva della storia umana che avrebbe portato alla conclusione del piano di Dio finalizzato a riportare l’umanità perduta nel seno del proprio Creatore.

 

Tutti gli avvenimenti umani da tenere in considerazione, quindi, sono tutti gli avvenimenti planetari che abbiano una relazione con il popolo di Israele e la città di Gerusalemme.

 

 

 

 

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