Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia esperienza, clicca QUI
Ecco l'informazione che ci dà Linus Paulig a proposito dello zucchero e le MALATTIE CARDIOVASCOLARI. leggilo QUI per il COLESTEROLO QUI
Ciao, prima il CAFFE', poi la COCA COLA ed ora lo ZUCCHERO BIANCO, ha dimenticavo la FARINA BIANCA 00. Colpi bassi, un vero attentato alla nostra salute, ma di cosa possiamo ancora fidarci?
Semplice dire "ma se rinuncio a questo cosa mi resta ancora?" rispondo "LA SALUTE", e sembra poco? ma la salute "VERA". Quella che ha ogni animale al mondo che non ingoia questi prodotti elaborati dalle nostre INDUSTRIE che pensano solo al LUCRO e NON alla nostra VITA. Anzi più abbiamo malattie e più ci guadagnano. Quindi mi dispiace ma posso solo dartene informazione. Al resto devi pensarci TU. Sotto trovi un video col relativo link, ti consiglio di vederlo in modo che l'informazione ti sia completa......Per altro articolo clicca QUI e QUI e QUI e QUI e QUI e QUI e QUI
Il link del video: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=M4s_arxdREk
L'articolo sotto parla della "farina 00" usata per il pane, ma e
per i biscotti, le brioss, i dolci ed i dolcetti tanto invitanti, che troviamo
sia nei supermercati che nei bar in bellavista ed il più delle volte posti per
l'acquisto di "impulso" vicino alle casse.
Sono certo che il contenuto è il medesimo con l'aggiunta
degli AROMI o AROMI NATURALI quindi è ancora peggio, in quanto un insieme di
prodotti CANCEROGENI che poi alla fine sono coperti dalla COMPLICE classe medica con la
parola EREDITARIETA'.
Non sai cosa sono gli AROMI o AROMI NATURALI?
Un IMBROGLIO tra i peggiori non te lo perdere. La pagina
recita:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle
multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate
adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico,
risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è
cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi
proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli
ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il
semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta
in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati
sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza
che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato,
benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato,
cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone,
etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato,
etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato,
etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone (soluzione
al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato,
isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone,
metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina,
metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale
dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
Tutto questo elenco di ingredienti dietro la piccola scritta “Aromi”
Fra questi ingredienti troviamo un estere (anisil-formato) dell'acido formico,
nonché esteri
(metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato) dell'alcole metilico: nel
corpo gli esteri in genere vengono "smontati" (non al 100%), ossia nel caso
specifico si liberano appunto, a seconda della sostanza, alcole metilico ed
acido formico che sono entrambi assai velenosi!
Senza gli aromi il cibo industriale risulterebbe pessimo e quindi invendibile.
Gli aromi sono un inganno colossale che ogni giorno ci portiamo a casa sulle
nostre tavole. Esistono migliaia di aromi e nessuno sa che tipo di interazioni
possono verificarsi all'interno del corpo umano:non esistono studi in tal senso,
questo per due motivi:
1. Sarebbero davvero molto lunghi e costosi.
2. Le multinazionali alimentari non ne vogliono sapere di uno studio di questo
tipo, un'eventuale bocciatura senza appello degli aromi farebbe crollare
l'intera industria.
Buona parte del cibo che ti porti a casa ogni giorno contiene un inganno e mina
la tua salute in modo che nemmeno immagini."
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromia.htm
Ma quale celiachia. Chiamatela Roundup Maurizio Blondet
10 agosto 2015
Sono almeno 12 mila anni che l’umanità mediterranea si nutre di frumento, senza
problemi. E di colpo, ecco sorgere la “intolleranza al glutine”, con relativo
ipersviluppo degli affari relativi a questa “malattia”: paste senza glutine a 5
volte il prezzo delle normali, prodotti bio dove l’etichetta dichiara “senza
glutine”, cibi spesso a carico del servizio sanitario nazionale… Il glutine è un
veleno? Si deve sospettare del grano geneticamente modificato?
Per una volta no. Anche se c’entra il Roundup, il diserbante della Monsanto,
specifiamente concepito dalla multinazionale per essere usato in abbondanza coi
suoi semi geneticamente modificati (modificati appunto per resistere al
diserbante, che uccide tutte le erbacce) .
Come ha scoperto la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al
Massachusetts Institute of Technology (MIT), da una quindicina d’anni gli
agricoltori americani, nelle loro vastissime estensioni, hanno preso l’abitudine
di irrorarle di Roundup immediatamente prima della mietitura.
In questo caso, profittano delle qualità disseccanti del prodotto, con il suo
agente attivo, glisofato. Hanno scoperto che, spargendo tonnellate di glisofato,
la resa per ettaro aumenta. Perché? Perchè, prova a spiegare la Seneff, “le
brattee protettive si frantumano, la spiga muore, e con l’ultimo sospiro,
rilascia i chicchi” che altrimenti resterebbero attaccati nel resti della spiga
ancor umida. L’aumento di resa non è enorme, ma è importante per coltivatori
stra-indebitati con le banche. Inoltre, il disseccamento facilita la battitura
condotta coi giganteschi macchinari industriali (spesso affittati, quindi se li
si può usare per meno giorni, si risparmia) e consente di anticipare
l’operazione di mietitura. “Un campo di grano matura di solito in modo ineguale;
una irrorata di Roundup consente di disseccare ugualmente le zone ancor verdi e
quelle già gialle, e procedere alla mietitura nello stesso tempo”, ha spiegato
un coltivatore di nome Keith Lewis.
E’ dunque l’estrema manifestazione della industrializzazione totale
dell’agricoltura americana, nel quadro della violenza generale sulla natura
(hanno abolito la rotazione agricola, coltivano sempre le stesse colture da
denaro sullo strssso campo, compensando l’impoverimento del terreno con
tonnellate di fertilizzanti chimici), hubrys che resterà sempre come lo stigma
dell’americanismo quando avrà condotto all’estinzione di questa civiltà. Lo
stesso ministero americano dell’agricoltura ha reso noto che, dal 2012, il 99%
del grano duro, il 97% del frumento prinaverile, e il 61 % di quello invernale
subisce il trattamento al glisofato: il che costituisce un aumento dell’88% per
il grano duro, e del 91% per il primaverile rispetto a quanto si faceva nel
1998.
Piccolo particolare, l’industria della birra non accetta l’orzo da trasformare
in malto, se è irrorato di Roundup; i piselli e le lenticchie, se irrorate, non
hanno parimenti mercato. Invece il grano si può vendere, e dar da mangiare agli
esseri umani, oltre che agli animali allevati per la carne e il latte.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/celiachia.htm
Sapevate che la farina panificabile che arriva nelle panetterie
comuni può contenere fino a 109 additivi diversi? La farina biologica, invece,
non contiene assolutamente alcun additivo. Questo articolo riguarda non solo il
pane, ma tutti i prodotti fatti con la farina bianca, ovvero dolci, pizze, ecc.
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di
sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano
chi lo consuma.
Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane
e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida.
Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi,
sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali.
Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è
che produce molte altre malattie tra le quali:
Obesità
Cancro al colon
Mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi, etc.)
Emorroidi
Colesterolo
Diverticoli
Gli additivi che per legge sono aggiunti alle farine sono l’acido ascorbico
(E300), la L-cisteina (E920) e l’acido fosforico e i suoi fosfati (E338 – E452).
Inoltre nell’estratto di malto contenuto ci sono additivi con effetto
conservativo (E270, 280) e addittivi antiossidanti (E325, 326, 327). Questi
additivi aumentano la forza della farina o la diminuiscono, e sono usati come
agenti lievitanti e per panificare. Nei pani speciali ve ne sono molti di più
perchè vengono aggiunti al latte in polvere. allo strutto, agli oli, ecc. per la
conservazione, per il colore, per l’emulsione ecc.
I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento come:
l’ossido di azoto, diossido di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile
miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, il diossido di cloro, combinato con le proteine qualunque
siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L’allossana è velenosa,
ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. Il
diossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della
farina, ma non è propriamente salutare, infatti può uccidere la flora
intestinale ed è usato anche nei detergenti.
Il pane bianco e i falsi pani integrali (fatti con farina bianca e un po’ di
crusca, lievito artificiale e prodotti chimici, e non ha importanza che la marca
sia famosa), contengono molte delle seguenti sostanze chimiche:
gesso bianco
monogliceridi e digliceridi
stearoil-2-lactilato di sodio
azodicarbonamido
acido tartarico
diacetilo
glicol propileno
muschio d’Irlanda
farina di riso
pappa di amido
soia in polvere (residui di estratti di olio)
diossido di cloro
farina di pesce
farina di ossa
dose di calcio
fosfato de ammonio
bromato di calcio
azodicarbonato
polisorbato 60 e certo molto sale…
Credete che tutto questo è aggiunto per il bene della vostra salute?
Il gesso bianco, detto solfato di calcio, non è aggiunto per togliere le crepe
dal vostro stomaco, ma perché è più facile impastare la massa da infornare pari
a 250 Kg. in macchine gigantesche.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/farinaperpane.htm
Certamente ognuno di noi avrà mangiato una pizza, un piatto di spaghetti, della
pasta fresca fatta in casa, del pane appena sfornato ecc. ecc. ma vi siete mai
soffermati un attimo a pensare… perché la farina usata per la pizza/pasta/pane è
così bianca? Se domani mattina prendete un pugno di grano appena raccolto e lo
macinate per farne farina anche nel modo più fine possibile, non diventerà mai
così bianco come la farina usata per la vostra pizza/pane/pasta. Perché? Al di
là del fatto che la farina commercialmente più usata è senza la crusca (fibra),
essa subisce un trattamento di sbiancatura… Eh si.. purtroppo è così… Le cose
più “buone” e “naturali” che avete mangiato (cosa c’è di naturale in uno
spaghetto?) sono sbiancate… come se fossero sporche originariamente e vanno
sbiancate.. Purtroppo esse vengono sbiancate con sostanze chimiche. In alcuni
paesi è permesso sbiancare le farine con il biossido di cloro… una sostanza che
in questi alimenti si combina con le proteine residue e produce ALLOSSANO (alloxan
in inglese), un veleno usato per produrre il diabete sugli animali in
laboratorio.
Avete letto bene, ogni giorno rischiate di mangiare un alimento che potrebbe
contenere tracce di un veleno usato per produrre il diabete in laboratorio sugli
animali, distruggendo le cellule beta del vostro pancreas. Se siete li lì pronti
ad ingurgitare il buon succulento panino o merendina, forse è meglio non farlo e
se per anni l’avete fatto e avete una storia familiare di diabete, è meglio
cambiare le proprie abitudini, smettendo di nutrirsi con farine sbiancate ed
adottare dei rimedi al fine di non peggiorare le cose o nel migliore dei casi di
invertire gli effetti dell’ ALLOSSANO, integrando la propria dieta con la
vitamina E. L’uso del biossido di cloro non è consentito nei paesi Europei, ma
c’è da chiedersi se la maggior parte di farine usate in Europa e che provengono
da importazione, se rispettano il divieto dell’uso di questa o altre sostanze
chimiche tossiche.
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/germeallossano.htm
La farina 00 è nociva. Dietro il suo aspetto apparentemente innocuo, il
suo colore candido e la sua consistenza così vaporosa e leggera, si nasconde un
vero e proprio pericolo per la salute umana.
Questa farina – diffusissima nei supermercati e comunemente usata negli impieghi
casalinghi - si ottiene attraverso la macinazione industriale del chicco di
grano, che comporta l'eliminazione del germe (ovvero il cuore nutritivo del
chicco, che contiene aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del
gruppo B e vitamine E) e della crusca (la parte più esterna, particolarmente
ricca di fibre). Tutto questo porta a un impoverimento della materia prima: da
questa macinazione si ottiene infatti una farina raffinata, che si mantiene a
lungo, ma risulta terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri.
Abbiamo chiesto al professor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di
medicina predittiva e per la prevenzione dell'Istituto Nazionale dei Tumori di
Milano e consulente della Direzione scientifica, quali sono gli effetti negativi
dell'uso abituale di questo tipo di farina.
"La farina 00 - come tutti i prodotti raffinati – provoca un aumento della
glicemia e il conseguente incremento dell'insulina, fenomeno che nel tempo porta
ad un maggior accumulo di grassi depositati".
Tutto questo si traduce quindi con un indebolimento dell'organismo, sempre più
soggetto a malattie di ogni tipo, tumori inclusi.
Quali farine bisogna scegliere allora?
"L'ideale – spiega Berrino – è acquistare grano biologico dai nostri contadini
(possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e
macinarselo da soli. In casa".
Vi sembra impossibile? Niente affatto!
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/farina00.htm
Dell'articolo del link, voglio far notare e sottolineare questa parte:
LA FARINA CHE CONOSCIAMO E’ UNA INVENZIONE MODERNA
La farina che riteniamo essere normale in realtà non ha più di 60 anni, prima la
farina normale era quella integrale!
La farina bianca è privata della crusca e del germe di grano e inoltre per
renderla bianca in modo omogeneo, viene trattata con sbiancanti chimici come
l’ossido di azoto, di cloro e il perossido di benzoile miscelato con sali
chimici vari, addirittura l’ossido di cloro combinandosi con le proteine, ancora
presenti nel chicco può dare origine alla allossana, sostanza utilizzata per
provocare il diabete in animali da laboratorio. Cosa che spiega anche
l’esplosione di malati di diabete negli ultimi anni.
Vengono aggiunti anche additivi chimici per impedire che si formino dei grumi e
che si sviluppino larve di insetto. Il Prof. Berrino ha detto bene definendola
il più grande veleno della storia (VEDI VIDEO)
PERCHE’ E’ STATA INTRODOTTA LA FARINA BIANCA
La farina integrale ha dei tempi diversi, più lunghi, è più delicata nella
lievitazione,non consente di produrre determinati prodotti, come quelle ricette
che richiedono sottilissimi strati di pasta (come la pastasfoglia, i borlenghi,
i bignè). Uno dei motivi principali è che si può conservare a lungo perché è
molto difficile che gli insetti si riproducano, come mai? Perché è quasi priva
di qualunque valore nutritivo come vitamine, minerali, enzimi.
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/intestinifarinabianca.htm
Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo,
zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina,
vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande
quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle
malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il
sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento
del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il
danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della
prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei
polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del
germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di
carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della
nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a
sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli
uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva
gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi
principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in
equilibrio il funzionamento dell’organismo."
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/germeoctacosanolo.htm
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il
DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la
base.
Però Irwin Stone scrive al riguardo
"""pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora questo
punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e l'uovo
dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione immediata di
ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo, perfino quando
l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule."""
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstorianaturale.pdf
e quindi l'ACIDO ASCORBICO, diventa ora la base della vita di questa pianta.
Ma sarà solo per il grano questo?
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/germegranosperma.htm
Fondamentale per la salute di pelle, capelli e non solo… Scopriamo cos’è
la biotina, come assumerla con l’alimentazione e quali sintomi sono causati
dalla sua carenza
biotina, integratore biotina, carenza biotina, capelli biotina, uovo biotina,
tuorlo biotina.
La biotina, una delle vitamine meno conosciute del gruppo B, fu
scoperta per caso in un modo del tutto imprevedibile. Un ricercatore
dell’Istituto Lister di Medicina Preventiva di Londra stava sperimentando su dei
ratti una dieta a base di chiara d’uovo cruda come fonte unica di proteine. Dopo
qualche settimana i ratti diedero segni di squilibrio: comparvero dermatiti ed
emorragie cutanee: gli animali perdevano il pelo, gli arti si paralizzavano,
diminuivano di peso, e infine morivano. Cercando di comprendere cosa fosse
successo, scoprirono che ciò avveniva a causa delle chiare d’uovo crude o
essiccate a freddo, mentre se gli albumi erano cotti, ciò non avveniva: la
cottura rendeva innocue le chiare d’uovo. In seguito a ulteriori ricerche si
scoprì che anche l’assunzione di altre diverse sostanze alimentari mitigava gli
effetti delle chiare d’uovo crude. Quest’azione protettiva si verificava,
dunque, grazie a qualche sostanza comune a tutti questi altri cibi. Questo
fattore sconosciuto venne classificato come “fattore X protettivo”. Il
farmacologo Paul Gyorgy scoprì che il fegato produce questo fattore, e lo chiamò
vitamina H. Dopo qualche tempo, tuttavia, gli scienziati confermarono che si
trattava di una vitamina del gruppo B, e fu chiamata biotina.
Ma cosa era successo ai topi? Questi si erano semplicemente impoveriti di
biotina con la dieta a base di chiara d’uovo crudo e il motivo oggi è
conosciuto: l’albume crudo contiene avidina, una sostanza che inibisce la
formazione e l’assorbimento della biotina a livello intestinale. Diverso il
discorso se la chiara d’uovo viene sottoposta a cottura. L’avidina si denatura e
si inattiva e non interferisce nell’assorbimento della biotina. Da ciò si evince
che le chiare d’uovo devono essere sempre cotte, anche perché in tal modo si
rendono bio-disponibili gli aminoacidi essenziali in essi contenuti, che
altrimenti non sarebbero assorbiti.
Preciso che la biotina è contenuta anche nel rosso d’uovo, quindi privarsene in
assoluto è un grave errore nutrizionale! La biotina dunque è una componente
essenziale di quasi tutte le cellule viventi, sia vegetali che animali e la sua
potenza è talmente grande che nessuna cellula ne contiene più che una traccia.
Normalmente si misura in microgrammi, e l’RDA giornaliero è stata fissata in 300
mcg.
Perché la biotina è così importante?
Oggi la biotina è riconosciuta come un coenzima necessario per una serie di
funzioni corporee basilari: è implicata nel metabolismo dei carboidrati, delle
proteine e dei grassi, specialmente gli acidi grassi insaturi. Attiva in ogni
parte del corpo, questa vitamina è necessaria per una crescita normale e le sue
funzioni fisiologiche comprendono la buona conservazione della pelle, dei
capelli, dei nervi, delle ghiandole sebacee, del midollo spinale e delle
ghiandole sessuali.
Sintomi della carenza di biotina
La biotina è contenuta in una quantità di sostanze alimentari (poi le vedremo) e
può essere fabbricata negli intestini sia di animali che di umani. Di
conseguenza una sua totale carenza è un evento alquanto raro. Tuttavia possono
presentarsi delle carenze che possono creare un reale problema sanitario.
Un caso reale. Cito il caso di una donna che fu riportato sulla rivista
scientifica American Journal of Clinical Nutrition nel febbraio del 1968. Questa
donna fu ricoverata all’ Ospedale di Birmingham e accusava una serie di sintomi
incomprensibili : scarso appetito, labbra e cavità orale infiammate, presentava
una grave dermatite e inoltre soffriva di nausea e vomito, depressione mentale,
pallore, dolori muscolari, dolori periferici dell’area cardiaca, sensazione di
formicolio e solletico alle mani e ai piedi. Dopo una serie di imponenti esami
clinici, la donna venne dichiarata anemica, sofferente di disfunzioni cardiache,
di strani sintomi epatici, e con un tasso di colesterolo eccezionalmente alto .
Durante l’anamnesi della paziente però, venne fuori che la donna seguiva una
dieta altamente proteica, prescritta dal medico per un disturbo al fegato, a
base di sei uova crude e due quarti di latte al giorno, oltre ai normali pasti.
La poverina aveva seguito la dieta per 18 settimane. Ella non sapeva, e nemmeno
il suo medico, che il programma dietetico che stava seguendo l’aveva ridotta in
quelle condizioni impoverendo gravemente il suo organismo di biotina! I sintomi
erano stati provocati dall’assunzione di tante uova crude (le chiare, non il
tuorlo) per così tanto tempo. Come già accennato, le chiare contengono avidina,
che si combina con la biotina nel tratto intestinale. Questa combinazione
complessa non può venire scomposta e digerita, quindi ne consegue che la biotina
passa lungo il tratto intestinale senza essere assorbita e viene poi espulsa. Se
questo stato persiste per varie settimane, allora si può creare una carenza che
diventa una malattia conosciuta come “danno da chiara d’uovo” che si guarisce
però facilmente con una integrazione di biotina, anche attraverso una dieta che
includa rosso d’uovo, fegato e lievito di birra.
Si può provocare una carenza di biotina negli animali semplicemente escludendola
dalla loro dieta, e la carenza, indotta anche con la somministrazione di
antibiotici e sulfamidici, causa sintomi quali perdita di pelo, malattie
cutanee, gonfiore alle giunture, fino alla paralisi degli arti. Fate quindi
attenzione se assumete antibiotici o altri farmaci, che possono inibire
l’assorbimento di questa importante vitamina, oltre a provocare disbiosi
batterica intestinale che a sua volta innesca altri meccanismi di
malassorbimento fino a provocare intolleranze alimentari.
La carenza di biotina nei bambini
Due malattie cutanee infantili, la dermatite seborroica e l’eritrodermia
esfoliativa, sono evidentemente connesse con una carenza di biotina e reagiscono
positivamente ad una terapia a base di biotina, come riportato dal dott. John
Marks in “The Vitamins in Health and Disease” ( Little, Brown and Co., Boston,
1969).
Aaron Nisenson, del Department of Pediatrics dell’ UCLA Center for the Health
Sciences , sulla rivista “Pediatrics” del dicembre del 1969, riferisce che
numerosi casi di dermatite seborroica dei lattanti furono guariti somministrando
biotina per iniezione e prescrivendo razioni di fegato alle madri nutrici. Il
dott. Nisenson notò come la biotina sia legata all’assunzione di proteine: per
essere efficace, la biotina deve essere scomposta da idrolisi degli acidi e
degli enzimi gastrici per assumere una forma “libera”. In alcuni lattanti, nei
primi tre mesi di vita, il meccanismo dell’idrolisi e degli enzimi gastrici può
essere difettoso, e quindi non esserci disponibilità di biotina “libera” in
quantità adeguate. In tal caso, la madre che allatta può sopperire, con una
dieta adeguata alle carenze del bambino. L’autore dello studio a suo tempo
indicò, per guarire le malattie della pelle dei piccoli, di aggiungere alla
dieta delle madri nutrici, almeno per 10 giorni, forti quantità di fegato,
tuorlo d’uovo e lievito di birra.
Gli alimenti ricchi di biotina
Riso grezzo ( integrale), rognone, manzo, fiocchi d’avena, latte, pesce, pollo,
semi oleosi (noci, mandorle nocciole, ecc.) agnello, frumento bulgaro, vitello,
lievito di birra, rosso d’ uovo, formaggio, fegato.
Come vedete la biotina si trova in molti cibi, ma vi sono dei fattori che ne
possono influenzare l’assorbimento:
Come per quasi tutte le vitamine del gruppo B, la cottura produce delle perdite.
La presenza di avidina diminuisce l’ assorbimento di biotina.
L’uso di antibiotici e sulfamidici distrugge la flora intestinale che ne induce
l’assorbimento
Anche gli antibiotici che somministrano al bestiame aumenta la possibilità che
le carni e i derivati contengano meno quantità di biotina rispetto al passato
Ad ogni modo, oltre che nelle carni, fortunatamente la troviamo nel tuorlo
d’uovo, nel lievito di birra e in molte qualità di semi, frutta secca, e nel
pesce.
Fino a poco tempo fa la biotina non veniva sintetizzata ed era perciò assente
dai prodotti vitaminici in commercio. La consideravano troppo costosa come
aggiunta agli integratori, ma oggi il discorso è diverso.
Se avete il sospetto di avere una carenza di biotina affidatevi ad un
integratore di biotina di ottima qualità, che potete assumere per qualche
settimana, tenendo presente che oggi anche alcuni multi-vitaminici (ma solo
quelli di ottima qualità, naturali e biologici) contengono anche la biotina. Il
mio consiglio è leggere sempre accuratamente le etichette del supplemento
vitaminico a cui vi affidate, senza dimenticare che una dieta bilanciata vi
mette al riparo da questa eventualità.
Ginseng siberiano e Ginko Biloba contengono molti fitonutrienti di cui numerosi
studi scientifici hanno dimostrato gli effetti benefici sulla salute. In
particolar modo sul controllo della pressione sanguigna a livelli ottimali.
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