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Cassazione Civile

Le sentenze sono in ordine di data.

Cassazione Sezione Lavoro n. 3252 del 5 marzo 2003
Sezione Lavoro - Presidente G. Sciarelli - Relatore P. Picone

L'Ente non è tenuto ad assumere un concorrente utilmente collocato in graduatoria. Conseguentemente il dipendente non ha diritto ad essere nominato anche in caso di vacanza del posto lasciato libero dal vincitore del concorso, a meno che una norma o il bando espressamente non preveda l'utilizzo vincolato della graduatoria (Leggi sentenza)

Cassazione Sezione Lavoro n. 17209 del 4 dicembre 2002
Pres. Trezza, Rel. D’Agostino

Il diritto del lavoratore di ottenere il risarcimento del danno causatogli da un’illegittima sospensione disciplinare si prescrive in dieci anni - Perché si fonda sulla responsabilità contrattuale del datore di lavoro - L’illegittima sospensione del lavoratore dall’attività lavorativa, decisa dal datore di lavoro in scorretto esercizio dei propri poteri disciplinari, come anche l’illegittimo licenziamento, è fonte di responsabilità contrattuale e non extracontrattuale. Conseguentemente il diritto del lavoratore al risarcimento del danno resta assoggettato all’ordinaria prescrizione decennale e non a quella quinquennale

Cassazione Sezione Lavoro n. 15776 del 9 novembre 2002, Pres. Sciarelli, Rel. Cuoco).
Il lavoratore che non abbia goduto delle ferie ha diritto, oltre che all’indennità sostitutiva, avente natura retributiva, al risarcimento del danno - Per la perdita di “cura”personale, familiare e sociale - L’indennità dovuta al lavoratore per ferie non godute ha natura retributiva e non risarcitoria. Il mancato godimento delle ferie comporta infatti la prestazione di attività lavorativa contrattualmente non dovuta ed irreversibilmente prestata. Poiché il datore di lavoro non può restituire l’indebita prestazione ricevuta egli è obbligato, in base agli articoli 1463 e 2037 cod. civ., al pagamento di una somma, corrispondente alla retribuzione, che costituisce l’indennità sostitutiva. Oltre che a questa somma il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno per la lesione del suo diritto al godimento delle ferie, in termini di perdita di “cura”personale (energie psico-fisiche e tempo libero) familiare e sociale. Per realizzare questo diritto egli deve tuttavia dare la prova del danno. Da tale risarcimento il datore di lavoro può essere esonerato ove provi che il suo inadempimento sia stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile
Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza n.15773 del 9 novembre /2002 ( Presidente B. D'Angelo - Relatore P. Cuoco)
ASSENZE PER MALATTIA - OBBLIGO DI REPERIBILITA' PER I CONTROLLI
Il lavoratore deve rispondere alla visita fiscale nella fasce di reperibilità anche in caso di assenza per infermità dovuta a infortunio sul lavoro. (leggi sentenza)
Cassazione Sezione Lavoro n. 14591 del 14 ottobre 2002, Pres. Senese, Rel. Balletti
I CONTRIBUTI VERSATI DALL’AZIENDA A UN FONDO DI PREVIDENZA INTEGRATIVA FANNO PARTE DELLA RETRIBUZIONE
(Sunto sentenza)
Cassazione Sezione Lavoro n. 8846 del 18 giugno 2002.
Il lavoratore ha diritto di essere sentito personalmente per difendersi da addebiti disciplinari – Può essere rappresentato dal suo legale solo se gli abbia conferito uno specifico mandato. (Leggi sunto sentenza)

Sentenza n. 9864 del 6 luglio 2002
La lavoratrice incinta non è tenuta a comunicare il suo stato al datore di lavoro al momento dell’assunzione – E non può essere licenziata per averlo taciuto.  (Sunto sentenza)
Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza n.4233/2002 (Presidente: V. Mileo; Relatore: D. Figurelli)
Depositata in Cancelleria il 25 marzo 2002
I
n caso di visita fiscale, il lavoratore ha il dovere di rendersi reperibile. In caso di negligenza perde il diritto all'indennità di malattia  (Leggi sentenza)
Sezione I, sentenza 7 aprile 2001 n. 5216.

Elezioni - Elettorato passivo - Consiglio comunale - Incompatibilità - Consigliere di amministrazione di società soggetta a vigilanza dell’ente - Comune azionista di minoranza - Incompatibilità - Sussistenza. (Legge 23 aprile 1981 n. 154, articolo 3)

Sussiste incompatibilità tra le cariche di consigliere comunale e di componente del consiglio di amministrazione di una società di cui il Comune sia azionista di minoranza, qualora il capitale di tale società sia frazionato tra una pluralità di soci nessuno dei quali è azionista di maggioranza, onde il Comune medesimo ha in concreto la possibilità di concorrere alla formazione della volontà della società esprimendo in assemblea un voto suscettibile di risultare determinante.

Fonte Guida Normativa EE.LL. n. 26/2001

SEZIONE LAVORO - Sentenza del 8 aprile 1998, n. 3623.
(Rif. Normativi: Art.2 della Legge 33/80)

Mancata indicazione del domicilio sul certificato medico - Perdita di diritto all'indennità - Possibilità di rilevare il domicilio da parte dell'Istituto - Irrilevante.

Sintesi: Il lavoratore ha l'obbligo di indicare il domicilio sul certificato medico inviato all'Inps, pena la perdita della indennità, salvo che provi che l'Istituto era ugualmente in condizione di eseguire il controllo domiciliare sulla base di dati facilmente in suo possesso.
(Fonte Sole 24 ore- Guida Normativa)

SEZIONE LAVORO - Sentenza del 19 febbraio 1998, n. 174
(Rif. Normativi: Art.13, comma 3, della legge 638/1983)

Periodo cure termali - Riconoscimento quale malattia - Esigenze terapeutiche e riabilitative - Necessità anche di motivata prescrizione.

Sintesi: La possibilità di riconoscere il periodo di godimento delle cure termali quale malattia è subordinata non soltanto alle effettive esigenze terapeutiche e riabilitative, ma anche a motivata prescrizione del medico della USL o degli Istituti di Previdenza che avviano alle cure stesse.
(Fonte Sole 24 ore- Guida Normativa)