Geologia

Carta Geologica Sardegna

L’area dell’Arcipelago di La Maddalena costituisce un frammento del basamento cristallino sardo-corso e deve la sua strutturazione all’orogenesi ercinica, che ha determinato in tutta la Sardegna intense deformazioni, metamorfismo durante il Siluriano e magmatismo durante il Devoniano e il Carbonifero. Gli eventi metamorfici hanno determinato, nella Sardegna settentrionale, la formazione di tre distinti complessi metamorfici affioranti in fasce dirette circa NW-SE (Carmignani et al.,1982). Il Complesso Metamorfico di Basso e Medio Grado comprende la facies a scisti verdi di pressione intermedia affiorante nella Nurra e nel Goceano, e la facies anfibolitica di pressione intermedia affiorante nella Nurra e nell’Anglona. Il Complesso Metamorfico di Alto Grado affiora in lembi isolati dai graniti lungo la costa nord-orientale (Arcipelago di La Maddalena, Costa Smeralda, Olbia, San Teodoro). Si tratta di un complesso migmatitico in facies anfibolitica di pressione intermedia, costituito in prevalenza da migmatiti e gneiss migmatitici. Al parossisma ercinico segue la costruzione del batolite sardo-corso, con la messa in posto, generalmente, a livelli altocrustali di numerosi plutoni e stock, delle dimensioni più diverse; nel basamento sardo occupa una superficie di circa 6000 Kmq, affiorando nella parte centro-orientale dell’isola, lungo una fascia di direzione NNW-SSE (Gallura, Anglona, Goceano, Baronia, Barbagia, Ogliastra e Sarrabus). È caratterizzato da un’estrema variabiltà composizionale essendo rappresentati gabbri, dioriti, tonaliti, granodioriti, monzograniti s.s. e monzograniti a tendenza marcatamente leucocrata (Cherchi & Musumeci, 1992). Su basi geologiche, composizionali e tessiturali si distinguono le plutoniti sintettoniche antecedenti o grossomodo contemporanee all’ultima fase deformativa dell’orogenesi; le plutoniti tardo tettoniche messe in posto dopo l’acme parossistico, ma mostranti caratteri giaciturali e strutturali che suggeriscono il persistere di un regime compressivo e costituiscono circa il 74% del batolite; infine le plutoniti post tettoniche posteriori ad ogni movimento di deformazione compressiva (Ghezzo e Orsini, 1982).
.: Torna Su! :.