Zorro
incontra i fans
Proprio come Fess Parker ed i
Mouseketeers girarono il Paese per promuovere il loro show, così Guy Williams
montò in sella per promuovere Zorro. Uno dei luoghi dove apparve più spesso
furono i rodei, dove riceveva 2.500$ per cavalcare nell’arena nei panni di
Diego. Williams però trovò che il pubblico era incostante quando apparve nel
1958 nel Portland Rose Parade nelle vesti di Grand Marshal: egli si rifiutò di
cavalcare lungo l’itinerario della Parata, affermando di non montare mai un
cavallo se non ne conosceva il temperamento, e lo percorse in auto, deludendo i
fans lungo la via. Un giornale locale pubblicò allora la foto di un bambino di
5 anni sopra un cavallo e Williams imbarazzato replicò che aveva rifiutato di
cavalcare non perché temesse per la propria sicurezza personale ma perché era
più preoccupato della reazione del cavallo di fronte alla folla. Più tardi
venne riportato che Williams aveva affermato di essere prudente con i cavalli da
quando si era rotto una spalla cercando di imparare a montare Tornado, ma altri
articoli attribuirono l’incidente al 1953, prima che egli approdasse al ruolo
di Zorro. Fortunatamente Williams superò questa controversia minore e la sua
popolarità rimase intatta.
In
tipico stile Disney, Walt utilizzò il cast di Zorro in promozioni di successo
mediante una serie di apparizioni dal vivo a Disneyland. Inserzioni su un
giornale pubblicizzarono la presenza al Parco di Guy Williams, Henry Calvin,
Gene Sheldon e Britt Lomond, con la prima esibizione il 26-27 aprile 1958 ed una
seconda uscita dal 30 maggio al 1 giugno. Oltre alle parate giornaliere le star
apparivano anche in 4 spettacoli quotidiani, tre dei quali inscenavano un
inseguimento tra Zorro e Monastario sui tetti di “Frontierland” con gli
avversari che finivano nel fiume. Il quarto show invece era tenuto nel
“Magnolia Park” di Frontierland,
con Williams nei panni di Diego.
La
reazione fu così positiva che una terza serie di apparizioni fu tenuta dal 27
al 30 novembre per il week-end del
Giorno del Ringraziamento, ma senza Lomond impossibilitato a partecipare.
Williams ritornò a Disneyland anche per un’altra serie di apparizioni
personali in occasione del Natale 1958 Zorro godette di una stagione molto
fortunata, raggiungendo il 35,7% dell’audience tv ogni sera e circa 35.000.000
di spettatori videro il programma settimanalmente.
Ogni
serie che venne contrapposta a Zorro quell’anno si ritrovò cancellata: sulla
CBS sparirono “Harbor Master” e “Richard Diamond”, sull’NBC “You bet
your life”. Il successo di Zorro indusse lo Studio a sottrarre una pagina al
suo libro di “Davy Crockett”. Parti dei primi 13 episodi di Zorro furono
montati nel lungometraggio “The Sign of Zorro”. Il film ebbe sono un modesto
guadagno nazionale, ma quando venne commercializzato oltremare, dove la serie
non era ancora andata in onda, realizzò un altro successo per la Disney.
La
seconda stagione
Dato
il successo della prima stagione non fu una sorpresa che Zorro venisse rinnovato
per un secondo anno. Come per molte altre serie sarebbero stati apportati
cambiamenti nel look, per riflettere le opinioni del pubblico e la realtà
economica. Uno dei primi cambiamenti fu l’allontanamento dal rigido schema di
13 episodi per ogni storia della prima serie. Come affermò l’editore Lowell S. Hawley: “Ora possiamo scrivere storie per quel che
valgono; se uno scrittore ha materiale sufficiente per tre, quattro, cinque
episodi… lo lasciano fare”. Ciò permetteva di avere a disposizione un gran
numero di storie e nello stesso tempo risolveva il problema consueto della
serializzazione. Se uno spettatore avesse perso uno dei primi episodi della
prima stagione era possibile che si rifiutasse di seguire la storia avanzata.
Invece frammentare la stagione in più storie brevi consentiva ai telespettatori
di perdere anche una settimana e riuscire ancora a comprendere ciò che stava
accadendo negli episodi successivi.
Per la seconda stagione lo Studio fece
anche un cambiamento nel casting, nella speranza di attrarre maggiormente le
telespettatrici. Una delle critiche alla prima stagione era stata la mancanza di
interesse di Diego per il sesso opposto dato che era sempre più interessato ad
inseguire l’ennesimo malfattore piuttosto che correre dietro alle donne.
L’attrice Jolene Brand fu assunta per la parte di Anna Maria Verdugo, una
ricca señorita locale, ed Anna Maria fu destinata ad apparire in 9 dei 13
episodi iniziali, permettendo allo Studio di saggiare la reazione del pubblico
senza doversi impegnare ad assumere la Brand per tutta la stagione.
Evidentemente però l’impatto sugli spettatori non aumentò dal momento che il
personaggio venne accantonato e Diego tornò alla sua condizione solitaria. Un
altro cambiamento avvenne con la nuova sequenza d’apertura dell’episodio del
22 gennaio 1959. Invece di utilizzare un pezzo di apertura settimanale per
collegare una puntata all’altra come avevano fatto fino ad allora, ogni show
utilizzava scene tratte dall’episodio della settimana stessa, nel tentativo di
attirare gli spettatori che potevano imbattersi nella trasmissione girando i
canali del televisore.
Dick Tufeld, annunciatore della serie
antologica, forniva sia la narrazione introduttiva delle nuove scene
d’apertura sia dell’anteprima dell’episodio della settimana successiva.
Tutti i cambiamenti consolidarono il successo, i contributi aumentarono e Zorro
progredì fino ad ottenere il 38,9% dell’audience per serata. Il 1959 vide la
cancellazione di due fra le più famose serie della NBC, “ Ed Wynn” e
“Steve Canyon”, e Zorro spodestò stabilmente anche “December Bride”
della CBS. In complesso Zorro sconfisse ben cinque delle sette serie andate in
onda allora. Lo Studio mise in commercio anche un altro lungometraggio composto
da diversi episodi. “Zorro The Avenger” venne commercializzato solo oltre
oceano e non fu visto negli USA finché non venne trasmesso dal “Disney
Channel”. Un’altra curiosità Disney riguarda alcuni episodi della seconda
stagione. Come molte altre giovani donne, Annette Funicello manifestò una cotta
per Guy Williams, ma diversamente da tutte le altre poté realizzare il suo
desiderio. Come regalo per il suo sedicesimo compleanno Walt Disney la inserì
nel cast di alcuni episodi nel ruolo di Anita Cabrillo, una nuova arrivata nel
Pueblo con un misterioso passato.
Comincia
la battaglia con l'ABC
Sfortunatamente Zorro dovette combattere
anche contro un nemico che non aveva speranza di sconfiggere, il sistema legale
americano. Come riportato nel terzo paragrafo, Disney e l’ABC rimasero
coinvolti in un’amara serie di dispute legali riguardanti il possesso delle
serie antologiche del “The Mickey Mouse Club” e Zorro. Incapaci di venire ad
una conclusione, la Disney decise di eliminare Zorro dal palinsesto, nonostante
gli alti contributi che la serie avrebbe sicuramente ricevuto se fosse ritornata
per una terza stagione. Mentre le manovre legali continuavano, la Diney trasmise
un 4 ore non-stop di episodi di Zorro per tenere vivo l’interesse del pubblico
per il personaggio. Walt utilizzò nuovamente Annette Funicello in uno di
questi, “The Postponed Wedding”, nello sforzo di trarre profitto dalla sua
popolarità.
Walt Disney continuò anche a mantenere
per due anni Williams a pieno salario, ma nel frattempo le pratiche legali si
conclusero e lo Studio pensò che il pubblico si fosse indirizzato altrove e non
ci sarebbe stato motivo di far rivivere Zorro. Nonostante questa decisione
Disney mantenne i diritti su Zorro pagando a Gertz 3.500$ all’anno, solo nel
1967 lo Studio rinunciò ai propri diritti su Zorro.
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