La
programmazione di Zorro
Come il “Mickey Mouse Club”, Zorro
più tardi ritornò ad essere programmato ad iniziare con la stagione 1965/1966.
Il corso originale della serie aveva attratto circa 35.000.000 di spettatori ed
ora si era innalzato il tasso demografico delle fasce d’età interessate,
rendendo quindi piuttosto facile per la Disney piazzare il programma sul
mercato.
Pianificando di contenere al minimo i
costi, lo Studio usò lo stesso principio delle “pellicole a rotazione” che
aveva adoperato per la programmazione del “Mickey Mouse Club”, dividendo
nuovamente le stazioni in tre siti di stampa A, B e C. Per fare ciò dovettero
eliminare i primi due episodi (“Presenting Señor Zorro” e Zorro’s Secret
Passage”), dato che quelle stazioni che erano partite con la serie di stampa B
o C avrebbero confuso gli spettatori se avessero mostrato le origini di Zorro
nel mezzo della stagione. La lacuna fu riempita prendendo due episodi dalla
seconda stagione dello show, “Señor China Boy” e “The Iron Box”, ed
utilizzandoli nel gruppo A delle trasmissioni.
Oltre
a questo scambio, allo Studio necessitò fare poco lavoro, dato che
principalmente i 13 episodi della prima stagione erano stati divisi in tre
gruppi dai network. Un totale di 43 stazioni si prenotarono per la serie, che
cominciò ad andare in onda l’8 settembre 1965 e Disney la riunì per la
promozione del programma. Oltre alla stampa tradizionale ed alla pubblicità
televisiva lo Studio riuscì sia a commercializzare la serie sia ad essere
pagato per questo allo stesso tempo!
Crearono
un nuovo personaggio, “Little Zorro”, e lo utilizzarono nella quotidiana
striscia a fumetti di Mickey Mouse che appariva su più di 100 giornali sparsi
per tutto il Paese. Il primo anno di programmazione andò bene e Zorro ritornò
il secondo anno nel 1966. Gli episodi della seconda stagione che erano stati
utilizzati per completare la prima stagione di programmazione furono sostituiti
da un episodio antologico suddiviso
in due parti, ed ancora una volta la serie fu molto proficua per lo Studio
Disney. Si pensò infatti seriamente di produrre nuovi episodi, ma uno sguardo
ai costi soffocò quest’idea.
La
vita dopo Zorro
Dopo
che gli ultimi episodi dell’antologia di Zorro furono andati in onda, Walt
Disney perse interesse al personaggio e nel 1967 lo Studio decise di non
rinnovare la sua opzione e di lasciare i diritti a Gertz.
Completata
la programmazione, Zorro divenne un’altra delle serie tv cancellate.
Successivamente al ruolo di Zorro, Guy Williams apparve solo in un altro
progetto Disney, “The Prince and The Pauper”. Lo studio cercò di trovare
altri ruoli adatti a Williams, ma infine decise di non rinnovargli il contratto.
Dopo ave lasciato il libro-paga della Disney, Williams lavorò in alcuni ruoli
cinematografici televisivi.
Per
un certo periodo fu chiamato a sostituire Pernell Roberts in “Bonanza”
quando questi lasciò la serie per cercar fortuna nel cinema, e Guy Williams
apparve in diversi episodi per saggiare il personaggio. Quando tale tentativo
non ebbe successo, lavorò sporadicamente finché fu scritturato per vestire il
ruolo di protagonista nella serie di fantascienza “Lost in Space” nei panni
del Professor John Robinson.
Dopo
alcuni anni di riprese, diminuendo sempre più il ruolo in quella serie Williams
lasciò lo show-business e Los Angeles. Diversi anni prima egli si era recato in
Argentina per promuovere Zorro e là aveva goduto della stima del pubblico ed
aveva apprezzato lo stile di vita locale. Andò a Buenos Aires ed acquistò una
proprietà di campagna costruendo un ranch per l’allevamento del bestiame.
Ritornò raramente negli USA, sebbene nel 1975 sembrò che egli potesse
ritornarvi per indossare ancora la maschera di Zorro.
I
giornalisti reclamarono affinché Williams fosse il protagonista di un nuovo
film, “Grandson of Zorro”, ma il progetto non venne mai realizzato. Nel 1982
circolò nuovamente la voce che egli interpretasse Zorro. Gli Studios stavano
iniziando la lavorazione di una version-comedy, “Zorro ad Son”, ed erano
molto interessati ad ottenere Williams per rivalutare il suo ruolo di Diego/Zorro.
Inizialmente Guy Williams si mostrò davvero interessato, ma quando vide il
copione decise di abbandonare il progetto. “Zorro ad Son”, fu comunque
realizzato, ma senza Williams che era ritornato nella sua casa di Buenos Aires.
Fu là che egli morì solo, in un periodo compreso fra la fine di aprile e
l’inizio di maggio 1989, all’età di 65 anni. I vicini di casa notarono di
non averlo visto per diversi giorni e la Polizia lo trovò morto nel proprio
appartamento per cause naturali. La sua scomparsa per contro ricevette negli USA
maggior riscontro giornalistico, ad indicare l’apparente fine di un’era.
Comunque Zorro non era finito. Oltre a “Zorro and Son”, il vendicatore
mascherato guadagnò nuovi spettatori quando gli episodi originali furono
ripetutamente trasmessi sul “Disney Channel”.
Dopo
diverse repliche dell’originale (formato bianco e nero) la serie guadagnò una
nuova generazione di spettatori quando la Disney colorizzò con successo la
serie, rendendola così maggiormente appetibile alla moderna audience.
Trent’anni
dopo la prima cavalcata di Zorro per combattere l’ingiustizia, egli continuò
ad attrarre nuovi fans, che ancora una volta amarono tracciare “The mark of
the Z” ed ancora oggi, e per sempre, Guy continuerà a vivere nei nostri
cuori.
<<<Precedente