Tratto da "ECO DE TANDIL" del 14/11/2003
Fino a ieri è rimasto a Tandil (città a circa 350 Km a sud di
Buenos Aires) l'attore Fernando Lùpiz, insieme agli altri attori ed alla troupe
del programma TV "Il Club di Zorro", che prossimamente sarà nei titoli di questa
trasmissione che si vedrà in tutto il Paese. (Fernando Lùpiz cavalca nella sigla
iniziale, come faceva Guy Williams nella serie Disney).
Intervistato riguardo a cosa significa per lui il personaggio
di Zorro, lo spadaccino ha dichiarato: "Per me è un vanto poterlo realizzare,
dato che da molti anni vengo associato a Guy Williams con questo. Prima Zorro
era l'eroe che vedevo alle 5 del pomeriggio e poi è diventato parte della mia
vita. Per me fu una fantastica sorpresa poter tirare di scherma con Guy
Williams, Zorro in persona, e poi nella mia carriera ci furono molti personaggi
ed opere, fino a ritornare al personaggio del "Figlio di Zorro", spettacolo con
il quale percorremmo (con Guy Williams) l'Argentina da punta a punta ed il
Centroamerica, facendo 750 spettacoli. Così nacque con lui un'amicizia tale che
lo sentii come un secondo padre".
Riguardo l'attualità e la validità di questo
personaggio e della sua storia, l'attore ha replicato: "Zorro possiede la magia
del classico. Credo che nel momento che stiamo vivendo attualmente, nel quale
grazie a Dio stiamo mettendo ordine nelle cose recuperando molti valori - di ciò
si aveva bisogno - per ottenere svago, il fatto di avere una serie tanto
classica, con valori molto marcati, potrà collaborare anche con questa
nuova tappa del Paese. Tutti noi adulti abbiamo visto "Zorro", molte
generazioni, di modo che il personaggio non è per nulla nuovo, io credo che sia
come incorporato nel dna del bambini, perciò vediamo bimbi di 2 o 3 anni vestiti
da Zorro e ci chiediamo come mai lo amano tanto, è per quella speciale magia di
cui parlavo".
Parlando del suo lavoro in teatro, Lùpiz ha puntualizzato:
"Per noi è stato meraviglioso realizzare un'opera teatrale di tale prestigio,
con molti attori, scenografia, coreografie di scherma, combattimenti quasi
reali... e ciò ha conquistato tanto i piccoli come i grandi, in definitiva il
bambino che tutti abbiamo dentro. Magari potremo venire qualche volta a Tandil
anche per rappresentare il nostro spettacolo. Per ora siamo molto contenti
perché si sta aprendo una nuova fase che non è solo teatrale, e la TV possiede
una grande portata".
(Traduzione dall'argentino a cura di
Annamaria)
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Tratto da "EL CLARÍN" del 01/12/2003
Non è che a Fernando Lùpiz accade di essere un attore di
serie televisive che incarna esclusivamente e unicamente con ripetitività
lo stesso ruolo. Ascoltandolo e conoscendolo la sua storia sembra il contrario:
come se le sue interpretazioni in sceneggiati e serie fossero solo una
deviazione per uno che fosse affascinato da un unico ruolo, quello
dell'aristocratico Diego De La Vega. A partire da oggi, Lùpiz condurrà un
proprio programma per bambini: "Il Club di Zorro", che sarà su Canal 13 dal
lunedì al venerdì alle 11.30 ed il sabato alle 12.30.
In ogni trasmissione ci sarà una parte di cartoni animati di
"Zorro". Ma ci saranno pure dei giochi: "Liberare il prigioniero", "Bernardo non
ti capisco" (prova di mimica) e "Luce, camera, azione!" (prova di
realizzazione). Zorro sarà affiancato da Bernanrdo, il Sergente Garcia,
Monastario ed il Caporale Reyes.
"Da tempo sto curando questa idea - racconta felice Lùpiz -
ciò che mi affascina è poter giocare davvero, è fin da bambino che gioco a Zorro".
L'attore si sforza di sottolineare che non è estraneo
all'argomento. La prima volta che Guy Williams visitò l'Argentina, nel 1973,
Lùpiz fu convocato (come Campione Argentino di Scherma) per essere il suo partner
nelle presentazioni dell'"autentico Zorro". Da allora in poi lo accompagnò in
tutte le sue realizzazioni nel Paese, fino al 1983. Il che comportò 750
esibizioni nel Circo Real Madrid, facendo "il figlio di Zorro". Per 750 volte
Williams gli domandò se possedeva "sentimiento de hierro" (il "senso della
spada"...), prima di consegnargli il mantello, la maschera e la spada. "Lo
ripeté così tante volte - assicura Lùpiz - che è stato come se me lo fossi
guadagnato!".
Quando nel 1989 Guy Williams morì, Lùpiz ne sentì la mancanza
come di un padre. Il suo, Enrique Lùpiz, suo maestro di scherma, era scomparso
molto prima, nel 1974.
(Traduzione dall'argentino a cura di
Annamaria)
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