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BUENOS AIRES 09-17 giugno 2003: SULLE TRACCE DI GUY WILLIAMS... IN COMPAGNIA DEL SUO EREDE IDEALE. (Resoconto di viaggio di Annamaria e Luisella)
L'Argentina, e la sua capitale, hanno rappresentato per noi una meta "mitica" fin dall'infanzia, attraverso i racconti di nostro nonno (scomparso purtroppo quando eravamo ancora troppo piccole per approfittare meglio dei suoi ricordi...) che era vissuto laggiù dal 1905 al 1921, lasciandovi anche alcuni familiari (e relativi discendenti...) dei quali, però, abbiamo ormai perso traccia. Per tale motivo (oltre al resto...) ci aveva sempre interessato approfondire il periodo trascorso laggiù da Guy Williams (...e, se possibile, anche le motivazioni che lo attirarono in Sudamerica), una fase della sua vita che spesso viene - più o meno volontariamente - trascurata ed ignorata (per "pudore"... o per disinteresse a ciò che non è a "stelle e strisce"?) dalle biografie ufficiali e dai fans statunitensi. Alcune testimonianze dirette le avevamo già potute avere dall'amica francese Elise (che aveva trascorso parecchio tempo con Guy nel 1988/1989, durante i suoi soggiorni presso uno zio che risiedeva nello stesso quartiere) e, dopo l'incontro sulla Walk of Fame di Los Angeles, non ci è sembrato vero di poter entrare in contatto anche con Fernando Lúpiz "in persona"! Inizialmente pensavamo di parlare soprattutto di Guy Williams e delle loro tournées sudamericane nei panni di Zorro... ma ben presto la nostra corrispondenza è divenuta di carattere personale, cosicché si è diventate delle "amiche" più che delle "fans"... e con tale spirito si è andate a Buenos Aires per rincontrarlo. Contrariamente al viaggio a Los Angeles del 2001, questa volta non abbiamo avuto problemi con l'Agenzia di Viaggio, ma ha rappresentato un notevole ostacolo il clima di angoscia creato dai mass-media paranoici che non cessavano di allarmare parlando di SARS, attentati e situazione precaria dell'Argentina... Tutti problemi che si sono rivelati infondati, dato che nell'aeroporto milanese di Malpensa non esisteva alcun tipo di emergenza... ed a Buenos Aires (a parte la crisi economica) si vive meglio che qui: non si è mai "sentito nominare" ne la SARS ne il terrorismo islamico (!), non si è invasi da delinquenti e clandestini "intra ed extracomunitari" come da noi, regnano l'ordine e la pulizia (...nonostante la vastità della città e delle aree verdi), le stazioni della metropolitana e gli edifici pubblici sono ornati da mosaici ed eleganti decorazioni... e non da scritte e disegni ignominosi, non si vive con il terrore di essere derubati o assaliti per strada ed in casa, esiste meno delinquenza e "barbaria" che qui... Ovunque si respira una grande dignità e compostezza nella comune situazione di crisi economica, la gente - già per natura più calorosa, spontanea e disponibile che qui, meno "nevrotica", egocentrica e superficiale... - è molto solidale e generosa, si aiuta vicendevolmente (attraverso, per esempio, la diffusissima pratica del baratto e dello scambio di prestazioni professionali per ovviare alla scarsità di denaro) e riserva sempre qualcosa per coloro che non hanno nulla (gli scarti alimentari, per esempio, vengono gettati in modo che rimangano puliti, per chi eventualmente li andasse poi a recuperare...); non esistono come qui falsi mendicanti che "assalgono" i passanti - spesso con arroganza - finché non hanno ottenuto ciò che chiedono, ma persone veramente bisognose che mendicano con grande compostezza... ed anche le associazioni che raccolgono per strada fondi per la beneficenza, rilasciano regolari Ricevute (... e non gadgets, come alcune sedicenti "Comunità" & Co. nostrane!). Senza dubbio il Paese è afflitto da gravi difficoltà economiche, tuttavia non evidenzia quelle situazioni di degrado e squallore che ci si immaginerebbe di trovare e, perlomeno da quanto abbiamo visto ed abbiamo potuto apprendere parlando con le persone incontrate laggiù, la vita continua a scorrere con "normalità" e - pur adeguandosi alle ristrettezze - la gente cerca di mantenere il consueto decoro ed abitudini di vita in stile europeo, con una grande laboriosità e desiderio di ripresa.
Siamo partite con il "volo-bus" per Milano-Malpensa verso le 17 di un torrido pomeriggio di questa folle annata già infuocata a fine primavera (...ma fortunatamente sia le sale d'attesa che il pullman erano provvisti di aria condizionata!) e dopo circa 11.000 km e 14 ore di viaggio (...sempre al buio e quindi senza poter osservare le meraviglie che sorvolavamo) siamo atterrate a Buenos Aires-Ezeiza verso le 7, con una differenza di fuso orario di -5 ore rispetto all'Italia. Siamo subito state accolte da Viviana, la nostra referente turistica, che ci ha accompagnate all'Hotel "Torre Cristoforo Colombo", posto nell'elegante e verdeggiante quartiere di "Palermo", proprio accanto alla Sociedad Rural, una grande area espositiva dove Guy Willams, Fernando Lúpiz & co. portarono in scena il loro "Zorro" negli anni '70 (...che coincidenza!!). Inoltre, per soli 60€ al giorno (!) la nostra "suite" non solo comprendeva un grazioso salotto con angolo-cucina... ma anche la TV satellitare che, oltre a permetterci di rimanere informate su quanto accadeva in Italia attraverso RAI-International, ...trasmetteva tutte le notti lo "Zorro" Disney in spagnolo! Il primo giorno abbiamo avuto qualche problema per cambiare la valuta (solo sul luogo si possono avere i Pesos... e le "Case di Cambio" prospicienti l'Hotel avevano problemi informatici!) e quindi per effettuare telefonate, dato che i "Locutorios" (locali diffusissimi dove è possibile telefonare e servirsi di Internet a bassissimo costo... tanto che la popolazione locale ne fa larghissimo uso, spesso facendo a meno di possedere apparecchi telefonici e/o computers e di servirsi delle costose e scomode Poste locali) accettano solo moneta nazionale... Ma poi, nel giro di pochi giorni, abbiamo preso la necessaria confidenza, anche con i mezzi di trasporto e la topografia cittadina, tanto da poterci muovere agevolmente... e ci siamo trovate talmente bene che non avremmo più voluto rientrare in Italia!! (Oltretutto, pur essendo all'inizio dell'inverno australe, c'era un tempo bellissimo, con un clima per noi "primaverile" e luce fino oltre le 18... tutto il contrario delle fredde e buie giornate che si hanno qui alla metà di dicembre). Abbiamo visitato le principali attrattive della città (dapprima con un "City Tour Bus" e poi per conto nostro), abbiamo viaggiato con il "Treno della Costa" fino alle eleganti cittadine di S.Isidro e Tigre (dove trascorrono i week-end gli abitanti di Buenos Aires) ed abbiamo poi fatto un escursione in battello anche sul Delta del Paranà, sui cui isolotti si alternano eleganti residenze e circoli sportivi ad oasi naturalistiche e coltivazioni di giunco. Inoltre abbiamo trascorso un pomeriggio all'"Unicenter-Shopping" (il centro commerciale più grande dell'Argentina), presso il villaggio di Martinenz, dove vive la nostra amica Maria del Carmen (cugina di alcuni amici italiani), che ci ha ospitato per il pranzo domenicale offrendoci un superbo "asado" (la tipica grigliata mista... la carne argentina non è solo una leggenda, provare per credere!). E poi, naturalmente, abbiamo visitato accuratamente il quartiere della "Recoleta", dove Guy ha risieduto a lungo e dove amava passeggiare, soffermandoci nella suggestiva Chiesa settecentesca di Nuestra Señora del Pilar e relativo museo (nello stile tipico delle Missioni francescane che ricorda quello di S.Luis Rey, dove è stato girato "Zorro"...) ed il Cimitero Monumentale, dove è sepolta Evita Perón (...e dove a Guy piaceva soffermarsi per ammirare le imponenti sculture). Abbiamo poi pranzato a "La Biela", il Café preferito da Guy, e passeggiato fra le eleganti vetrine del quartiere... percorrendo la via Ayacucho fino al "fatidico" N. 1964, l'edificio in cui abitò e morì Guy Williams, incontrando anche il "tristemente celebre" portinaio che per primo ne scoprì il corpo in uno degli appartamenti del 2° piano... Molto cortesemente ci è stato chiesto se desideravamo entrare... ma non ce la siamo proprio sentita, la commozione era troppo forte (benché minore, ora che si era sul luogo, di quando avevamo immaginato da lontano ed in passato...) e ci siamo limitate esclusivamente a scattare qualche fotografia ed al formulare una piccola preghiera... In compagnia di Fernando (che ci ha accolte con grande calore e familiarità, ospitandoci più volte in casa propria con la massima naturalezza... nonostante sia davvero un "VIP", molto conosciuto in Sudamerica per i suoi trascorsi di campione di scherma e per la lunga carriera in TV ed in teatro!) abbiamo visitato i vari quartieri della città, raggiungendo poi la "Sala di Scherma" di sua proprietà, dove Fernando tiene attualmente lezioni per atleti e principianti e dove lo stesso Guy prese lezioni presso suo padre, Enrique Lúpiz (1913-1974, allievo dei fratelli Nadi come Guy e campione/maestro di scherma, oltre che allenatore di calcio in patria ed in Spagna). Inoltre abbiamo avuto il privilegio di assistere alle prove del nuovo spettacolo "Zorro e le monete d'oro" (che sarebbe debuttato il 21/6 al Teatro Astral di Avenida Corrientes, la via dei più celebri locali della capitale), accolte con grande cordialità da tutto il cast e dal regista, che hanno voluto conoscere le nostre impressioni sulla rappresentazione (...molto divertente!) e, nella pausa, ci hanno offerto il "mate", la tradizionale "bevanda dell'amicizia" preparata sul momento mettendo in infusione le foglioline nella tipica zucchetta provvista di una particolare cannuccia/filtro ("bombilla"). Oltre a ciò Fernando ci ha mostrato (...e lasciato indossare, anche se il risultato è stato decisamente "indegno" rispetto all'originale!) il costume indossato da Guy Williams durante le sue ultime tournée in Argentina: il mantello nero, il cappello, la fascia e la mitica spada e maschera (che Fernando conserva in cassaforte, come una reliquia "sacra", sia per il valore commerciale che potrebbe acquistare sul mercato del collezionismo... sia per l'inestimabile valore affettivo che tale ricordo rappresenta per lui!). Abbiamo inoltre conversato a lungo con lui e, benché non si sia appreso quasi nulla di nuovo su Guy (...si sono ricordati più o meno gli stessi aneddoti che già si conoscevano e che sono riportati nei vari siti e biografie), è stato davvero molto bello ascoltare Fernando parlare di lui come di una persona di famiglia e non come di un semplice collega di lavoro... Guy infatti fu per Fernando veramente come un secondo padre dopo la scomparsa di Enrique (morto improvvisamente proprio nel 1974, quando Fernando aveva appena 21 anni...) e lo stesso Guy - probabilmente - trovò nel giovane un figlio "ideale", forse anche più vicino a lui per carattere, interessi, cultura e mentalità (latina) rispetto al proprio figlio, inevitabilmente cresciuto in quell'ambiente (statunitense) il cui modo di vivere era probabilmente diventato per Guy sempre più stretto con il passare degli anni, tanto da indurlo a stabilirsi a Buenos Aires dopo i primi viaggi in Argentina (...ed alcuni dissapori familiari forse già preesistenti). Anche noi comunque non siamo rimaste immuni al fascino della "Capitale Federale"... e ci è costato moltissimo il dover ripartire, separandoci dagli amici e dalla calorosa e serena atmosfera della città, per ritornare alla nostra solita vita anonima e stressante (... e non ci è stato di grande sollievo neanche la fortunata opportunità di sostare in aeroporto e viaggiare in compagnia della "gloria nazionale" Roberto Baggio... comunque molto carino e spiritoso!) Alcune foto da Buenos Aires (giugno 2003):
cartolina
Davanti al Café "La Biela", il locale prediletto da Guy Williams nel quartiere Recoleta.
L'edificio in cui risiedeva Guy Williams. Il suo appartamento è quello segnalato con la freccia gialla.
Panoramica della Sala di Scherma di Fernando Lúpiz. La pedana in fondo, davanti alla vetrina dei trofei, è quella su cui si allenava Guy.
Lella e Fernando durante la loro lezione ed incontro di scherma nella Sala.
Con Fernando in Hotel.
Fernando aiuta Lella ad indossare la maschera di Guy.
Le prove del nuovo spettacolo teatrale su Zorro. In primo piano Fernando Lúpiz (Zorro) e Diego Mariani (Monastario), intorno alcuni degli altri personaggi.
La locandina di "Zorro e le monete d'oro" al Teatro Astral.
PER SAPERNE DI PIU' SU GUY WILLIAMS IN ARGENTINA: un'interessantissimo sito argentino (in lingua inglese ma ben comprensibile) con straordinarie fotografie http://www.whitefoxdomain.com/index.htm ***
PER CONOSCERE MEGLIO FERNANDO LÚPIZ:
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