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Particolare
di uno degli ingressi - © M.Spiluttini
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Progetto: 1992
completamento lavori: 1993
Cliente: H.P.Richterich, a.d. Ricola AG,
Laufen/Svizzera
Project team: Jacques Herzog - Pierre
de Meuron - Andrþ Maeder.
Testi di Luisa Catucci
Effettivamente i due architetti rimpiangono di non aver avuto la possibilitš
di conoscere personalmente questo artista, perchþ la sua capacitš
di dare nuova vita, tramite la trasformazione, a immagini e materiali
assolutamente comuni ú proprio uno dei temi principali di ricerca
di H&deM, al fine di arrivare a costruire un edificio che "appaia
come una vecchia e tradizionale casa, ma contemporaneamente sia qualcosa
di completamente nuovo".
Questa bivalenza non puÖ nascere da gesti eclatanti e vistosi, ma
dalla diversificazione, intesa come sensazione subconscia. Il comfort
non ú visto come l'apporto tecnologico atto sveltire e supportare
le azioni dell'uomo, ma come la sensazione di benessere naturale che
ti fa sentire, inconsciamente, in armonia con l'ambiente circostante,
qualsiasi esso sia: il museo d'arte moderna, l'ufficio, l'appartamento,
il centro sportivo, l'edificio industriale. L'architettura non ú pià
un'entitš a se stante, ma ú inscindibilmente legata alla vita e a
tutti gli aspetti di essa. Il naturale si fonde all'artificiale, il
meccanico al biologico, al fine di coinvolgere tutti i cinque sensi,
diventando cosñ imprescindibile dall'arte che, per condizione, ú atta
a soddisfare il piacere estetico.
L'interesse, poi, dei due architetti per la genesi delle cose li porta
a ripercorrere, nell'immaginario, il mondo visivo, esplorando epoche
e stili, invenzioni e incidenti della natura. Cosñ qualsiasi oggetto,
un libro, una foto, un gioco, delle pietre, diventano fonte di ispirazione,
formando un modello percettivo di quel mondo che H&deM abitano e cercano
di cambiare. Nicholas Olsberg, direttore del CCA, Centre Canadien
d' Architecture, dichiara, in occasione dell'allestimento della mostra
HERZOG&DeMEURON: ARCHEOLOGIE DE L'IMMAGINAIRE, "E'
chiaro che H&deM percepiscono il mondo al confine della fantasia e
del rigore scientifico, del gioco e della deferenza, della metafisica
e della materialitš.
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