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Da Sofocle e Jilemnický alla realtà di oggi
Alla luce di quanto detto fino ad ora, possiamo abbozzare un’analisi del nostro mondo e quindi della società in cui viviamo, relazionata al racconto di Jilemnický (cultura del villaggio) e all’Edipo di Sofocle (l’uomo nuovo che torna).
La storia dell’uomo è sempre stata anche una storia di migrazioni, volontarie o forzate. Tutto questo movimento di popolazione da un capo all’altro della terra, ha portato, e porta tutt’oggi, inevitabilmente ad uno scontro-incontro di culture, di idee, di concezioni della vita differenti, che a loro volta, giustapponendosi o fondendosi le une alle altre, danno vita a nuovi ideali e a nuove realtà (sovvertimento della tradizione – acquisizione di nuovi valori). Il mondo in divenire è una realtà sociale che non può essere trascurata.
Se fino agli inizi del secolo scorso spostarsi da un paese all’altro poteva rappresentare un problema e, in ogni modo, richiedeva tempi dilatati (quindi anche il mutamento sociale richiedeva più tempo e permetteva un accomodamento dei nuovi valori in seno a una società), oggigiorno il fenomeno è maggiormente facilitato da mezzi di trasporto ultramoderni, dalla globalizzazione in atto e soprattutto dalla tecnologia sempre più avanzata (i vecchi valori cadono repentinamente e sono sostituiti da nuove forme di comportamento malamente assimilate e spesso in netto contrasto con la tradizione di un luogo).
L’interscambio di informazioni e pensieri in tempo reale porta a conoscere altre realtà e a mutare il proprio modo di vedere il mondo. Nell’andare incontro all’altro uscendo dalla propria quotidianità per scoprire il diverso, si entra quindi in un processo temporale che implica un continuo flusso in divenire caratterizzato da movimento, mutamento e trasformazione. Tutto questo porta a costruire una concezione nuova del mondo in cui si è abituati a vivere e del mondo che vive al di fuori dalle abitudini quotidiane.
Questo cambiamento, se da taluni può essere visto come un segno di progresso, spesso nasconde tra le sue trame un disegno ben diverso. Ne è una dimostrazione il cambiamento strutturale avvenuto nell’Europa dell’est dopo la caduta del muro di Berlino. Noi, proseguendo nel nostro lavoro, abbiamo potuto mettere a confronto il positivo e il negativo nei cambiamenti avvenuti in seno alla Slovacchia partendo da due domande ben precise.
2. Cosa è cambiato e cosa sta ancora cambiando?
Abbiamo intervistato parecchie persone adulte dentro e fuori la scuola per poter comprendere come si viveva prima della caduta del muro, durante gli anni del regime. In seguito, abbiamo sottoposto la seconda domanda ad un altro gruppo di persone miste: adulti e giovani per poter produrre un confronto e abbozzare un quadro di quel che è accaduto e che sta accadendo nel nostro paese.
Ecco i risultati:
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prima della caduta |
attorno alla caduta
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dopo la caduta
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aspetti
positivi |
La vita comunitaria era più
sentita: ci si incontrava più spesso tra amici dopo il lavoro (il lavoro finiva e non se
ne parlava più fino al giorno dopo).
Cera più tempo da dedicare alla famiglia e agli hobby.
Si organizzavano spesso feste della ditta.
La tradizione di paese era molto più sentita. Oggi molte persone sono
venute a vivere in città e quindi non hanno più tempo per seguire gli usi e i costumi
tipici della campagna.
I programmi televisivi per linfanzia erano fatti meglio e
vertevano ad un discorso più educativo. Oggi manca un po di censura.
Il regime faceva molto per linfanzia: colonie, campi estivi,
vacanze nei centri delle diverse ditte. Il tutto era gratuito o richiedeva un contributo
minimo da parte delle famiglie.
La criminalità era molto minore: la sera si poteva andare in giro
tranquilli. Poteva succedere qualcosa di spiacevole, ma le probabilità erano molto minori
di oggi. |
Con lavvicinarsi dell89 le cose miglioravano. Da
quando Gorbaciov è salito al potere si è sentita aria di cambiamento. Allinterno
del sistema cera più apertura. Qualcuno ha capito subito che stava per cadere il
muro e che la disgregazione dellURSS era vicina. Molti non credevano fosse
possibile: la propaganda ci aveva fatto credere che lURSS fosse un blocco
indistruttibile.
In Slovacchia, già durante il regime, la gente criticava abbastanza
apertamente i politici. La Sicurezza Statale (tátna Bezpecnost
TB) era abbastanza tollerante.
L89 ha segnato una grande euforia a livello popolare.
Le frontiere sono state aperte subito il giorno dopo la dichiarazione
della caduta del muro. Per viaggiare in Austria non serviva più un visto.
Ci si sentiva uniti: la gente ha iniziato a rendersi conto della
propria nazionalità (non nazionalismo, ma coscienza di sé in una nazione).
La libertà imprenditoriale ha aperto molte porte.
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La merce sul mercato è aumentata esponenzialmente e con essa
anche la varietà. La libertà di movimento ha permesso a molti di conoscere il mondo
esterno rendendosi conto dellas-surdità della propaganda.
È stato favorito lo studio di lingue straniere.
Cè stata data apertura verso il mondo occidentale.
Molti dei vantaggi apportati dalla caduta del muro sono ormai una
routine e quindi non ce ne rendiamo più conto.
(In linea di massima, tra le persone adulte, si riscontra una certa
titubanza. Qualcuno ha addirittura dichiarato che il cambiamento ha portato più lati
negativi che positivi al nostro paese).
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aspetti
negativi |
La mancanza di proprietà
pubblica non permetteva di apprendere il senso di responsabilità sul lavoro.
Mancava la motivazione (se lavoro o no, sono pagato ugualmente) per cui
si produceva il minimo senza voler produrre di più.
Durante il regime, alla gente è stata tolta la terra. Quando si è
parlato di restituirla, molti non lhanno voluta indietro poiché ci sarebbe stato
troppo lavoro da fare. Le cooperative che la lavoravano prima dell89, producevano il
necessario per tutta la popolazione.
Durante le cooperative molti operai rubavano per compensare gli
stipendi molto bassi.
Non si poteva praticare la propria religione anche se cera chi
andava in chiesa. I preti cerano ma erano pochi.
Gli insegnanti e i poliziotti non potevano andare in chiesa.
Cerano spie dappertutto che denunciavano chi andava in chiesa.
Durante il regime viaggiare liberamente era vietato. Anche nei paesi
del blocco si poteva viaggiare solo a gruppi organizzati. Da soli si poteva andare in
Polonia, |
I prezzi sono aumentati velocemente e con essi anche la
criminalità.
È aumentata velocemente anche la corruzione bassa. |
Il mercato è stato invaso da
una quantità maggiore di merce ma spesso di II o III categoria. Prima la merce era brutta
da vedere ma di buona qualità. Ora, invece, è il contrario.
I programmi televisivi sono pieni di violenza o raccontano storie da
telenovela. Il livello della lingua è molto basso e i contenuti sono deleteri.
La scelta di libri è aumentata, ma la qualità è scaduta. Le
traduzioni non sono più curate come un tempo e molti libri per bambini importati
dallOccidente e tradotti, hanno un livello di lingua bassissimo.
La criminalità è in aumento e con essa il consumo e la vendita di
droghe, la corruzione e la mafia.
Le grandi industrie e i grandi commerci occidentali entrano nel sistema
e distruggono i piccoli imprenditori.
Il consumismo distrugge i nostri vecchi valori tradizionali.
Le cooperative alimentari non funzionano più. Erano già poco efficaci
prima benché sovvenzionate dallo stato. Oggi non ci sono più sovvenzionamenti statali
per cui non vale più la pena produrre. |
aspetti
negativi |
Germania dellest,
Ungheria ma la Jugoslavia era vietata e per la Russia serviva un visto. In Romania non si
andava perché si rischiava di non trovare da mangiare. Anche in Bulgaria la situazione
era precaria: chi ci andava, si portava quasi tutto da casa. Si trovavano solo i generi di
primissima necessità.
Nei negozi mancava la merce. Bisognava fare delle code lunghissime
anche per prodotti banali. A volte si stava per dei periodi in cui mancava la carta
igienica o altro
Bisognava attendere molto tempo per avere un visto per lestero e
non si poteva partire senza una garanzia economica.
I modelli dei vestiti erano tanto brutti che spesso per vestirsi
decentemente era necessario modificarli da sé.
Le riviste di moda estere (es. Burda) erano vietate. Quando se ne
trovava una era come se fosse Natale.
I libri costavano poco e così anche i dischi, ma la scelta era
limitata a quello che la censura permetteva.
I dischi dei Beatles, per esempio, si potevano trovare, ma costavano
talmente cari che pochi se li potevano permettere. |
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aspetti
negativi |
I film occidentali arrivavano
solo dopo aver passato il taglio della censura e non erano molti.
La propaganda affermava che i capitalisti sfruttavano la gente, non la
pagavano abbastanza, che al di là del muro la disoccupazione era molto alta e che tutti
gli occidentali invidiavano il sistema russo. Era la negazione della libertà. |
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Volendo riassumere il pensiero dei tre strati principali di popolazione, ne risulterebbe che:
fascia anziana
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fascia adulta
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fascia giovane
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Nostalgia: sindrome del cane alla catena (tenuto per anni legato, una
volta liberato gode dei primi momenti di libertà e poi torna dal padrone per farsi
nuovamente legare).
Abituati a uno stile di vita con poche responsabilità perché lo stato
pensava a tutto, vedono il mondo di oggi come una specie di mostro che fagocita ogni
sicurezza.
Rimpiangono i vecchi valori e la tradizione perduta.
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Stimolo: sfruttare nuove occasioni e accettare la sfida della novità.
In generale sono contenti del cambiamento perché molti possono godere
del terreno fertile prodotto dal crollo del regime e quindi hanno la possibilità di
mettersi in affari e di diventare produttivi.
Vivono i nuovi valori anche se si trovano in bilico tra la vecchia
tradizione e la tradizione che si sta costruendo con il loro nuovo genere di vita.
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Confusione, indifferenza: per molti lombra del regime è solo un
capitolo di storia passata. Pochi lhanno vissuto sulla propria pelle (anche se per
un tempo limitatissimo) e subiscono semplicemente il riflesso portato dal vissuto dei
genitori.
La società consumistica ormai radicata ha permesso un accumulo di
ricchezza e quindi un maggiore mercato al quale questi ragazzi sono sottoposti. Molti di
loro si lasciano assorbire dal sistema e ne diventano vittime inconsapevoli. Altri si
rendono conto del pericolo, ma non hanno i mezzi per fronteggiarlo.
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Schematizzando il discorso in relazione al tema letterario analizzato
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