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Il ritorno di Sofocle
Edipo, figlio di Laio e Giocasta e figlio di Tebe, è allontanato dalla sua realtà e portato a crescere in una realtà diversa. Sebbene, presumibilmente, molti dei valori tradizionali di Corinto fossero simili a quelli di Tebe, la lontananza, il contatto con una realtà diversa, porta sempre un cambiamento sostanziale nell’animo umano. Chi viaggia lo sa, al ritorno non si è più gli stessi… specialmente quando un viaggio è prolungato e la convivenza con culture e tradizioni diverse è estesa nel tempo. Così, con il suo ritorno a Tebe e col diventarne il sovrano, Edipo porta anche delle novità, le novità del suo essere interiore.
La sua lotta contro il destino, che si trasforma in tragedia soprattutto davanti all’evidenza che il destino non si può combattere, mette in evidenza un personaggio inizialmente orgoglioso e superbo (l’uccisione di Laio che lo umilia ne è una prova), che sa dare foggia di grand’umanità impegnandosi nella ricerca della liberazione dal male. Patisce i dolori del suo popolo e arriva a distruggere il proprio essere pur di riportare la speranza e la tranquillità.
Il ritorno di Jilemnický
Nel racconto di Jilemnický troviamo questa particolarità del cambiamento bene impresso nelle figure di Štefan e di Michal:
- tefan parte per un paese lontano
emigrazione e allontanamento dai propri
valori tradizionali con lintento di far sopravvivere la famiglia (umanità) e
ritorna al villaggio cambiato interiormente (trasformazione dellanima
accentuazione della propria umanità o scoperta dei propri valori intimi);
- Michal parte per lAmerica emigrazione e allontanamento dai propri valori
tradizionali con lintento di fuggire dalla propria frustrazione e dallo svilimento
del proprio sé (orgoglio, superbia) e ritorna al villaggio cambiato solo
esteriormente (i soldi gli permettono di acquisire una maschera differente da quella a lui
abituale prima della partenza; gli occhi della gente lo vedono diversamente; il suo cuore
è romantico, passionale Ricordi quando venivo da te? chiede a
Caterina dimostrando che bene o male lidea di sedurre era già presente in lui prima
della partenza e che le armi della seduzione gli appartenevano già).
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