Testimonianze sul reverendo Moon
In onore del rev. Sun Myung Moon
Dr. Richard L. Rubenstein
Presidente
Emerito, Distinto Professore delle Religioni, Università di Bridgeport
Dr. Richard L. Rubenstein
Presidente Emerito, Distinto Professore delle Religioni, Università di Bridgeport
Quando penso al reverendo Sun
Myung Moon, mi rendo conto che nessun altro individuo al di fuori dei miei
famigliari più vicini ha avuto un impatto così grande nella mia vita adulta. é
sorprendente ma è così. Siamo nati in nazioni diverse, di culture molte
diversi. Quando ero studente che mi preparavo per il rabbinato al Seminario
Teologico ebraico alla fine degli anni 40' e inizio anni 50', la mia più
fervida immaginazione non avrebbe mai immaginato che il reverendo Moon avrebbe
avuto un effetto così profondo su di me. Per dire la verità, quando era
diventata evidente la sua influenza, molti dei miei colleghi professori e
rabbini l'hanno attribuita ad una mia instabilità emotiva o ad una presunta
debolezza da parte mia.
La storia della mia relazione con il reverendo Moon inizia a Firenze, in
Italia, nell’autunno del 1975. In quel periodo, insegnavo al Centro Studio
dell’Università dello Stato della Florida in quella città, e la Dr.ssa Betty
Rogers Rubenstein faceva la pendolare a Bologna per la sua tesi di laurea.
Mentre ero in Firenze, ho ricevuto un invito di partecipare alla Conferenza
Internazionale sull’Unità delle Scienze (ICUS) negli Stati Uniti nel novembre
del 1975. Sono rimasto colpito dal tipo di materiale, che era arrivato con la
lettera, che descriveva l’ICUS, ma sentivo che non potevo lasciare Firenze. Ho
scritto al segretario della conferenza di tenermi nella lista dei contatti per
la prossima ICUS. Non sapevo che sarebbe diventata una conferenza annuale. Né
io avevo letto o sentito parlare del reverendo Moon, il suo fondatore.
L’autunno successivo ero
all’Istituto Nazionale Umanitario all’Università di Yale, in New Haven invece
che a Firenze. Ho ricevuto l’invito a partecipare all’ICUS che si teneva al
Washington Hilton a novembre. Questa volta potevo accettare. Comunque, alcuni
miei colleghi della facoltà mi hanno avvisato di non partecipare. Io mi ero
incuriosito sul reverendo Moon e il movimento dell’Unificazione. Un influente
professore di Yale mi aveva invitato a pranzo per avvisarmi di non
partecipare, che ci potevano essere delle influenze negative sulla mia
carriera accademica. Era una minaccia diretta. Gli ho chiesto “perché?” Mi ha
risposto con un’altra domanda “non hai letto i giornali?”
Ho risposto che, come teologo storico delle religioni, ero meglio preparato a
valutare un movimento religioso che di un cronista di giornale. Ricordo ancora
quando ho preso il treno da New Haven per Washington. Eravamo curiosi ma anche
apprensivi. Intanto, avevamo letto molti giornali sfavorevoli al reverendo
Moon e l’ICUS. Anche davanti all’hotel c’erano dei picchetti che ci
avvertivano di non partecipare alla conferenza. Betty ed io siamo rimasti
impressionati dalla qualità della conferenza. È stata una delle migliori a cui
abbiamo partecipato. Ho preso parte alle sessioni multi disciplinari con
studiosi e scienziati di ogni campo a livello mondiale. Ho parlato con diversi
premi Nobel tra cui Sir John Eccles ed Eugene Wigner, che più tardi ho
conosciuto.
Ero molto curioso del reverendo
Moon. Non avevo avuto l’opportunità per una conversazione diretta
con lui all’ICUS, ma mi era molto chiaro che è un uomo di uno straordinario
carisma spirituale. E che
è la presenza autorevole in qualsiasi incontro è presente. Più
tardi ricordo di essere stato suo ospite per cena con quattro o cinque Premi
Nobel. Con la sua straordinaria personalità era quella dominante. Ricordo,
quando all’ICUS, ha cantato diverse canzoni in coreano. Anche se non capivo le
parole, la forza della sua personalità si manifestava. Ho anche notato che ha
un forte senso dell’umorismo che io ho preso come un segno molto positivo.
Nella primavera del 1977, sono
stato invitato a offrire la preghiera alla prima cerimonia di graduazione del
Seminario Teologico dell’Unificazione in Barrytown, NY. Poco prima dell’evento
stavo scendendo le scale, quando ho notato il reverendo Moon che guardava da
una finestra e sembrava che fosse in meditazione. Non ho voluto disturbarlo.
Non pensavo che sapesse chi io fossi e così ho deciso di continuare a
camminare. Mi ha visto passare e più tardi mi ha detto che aveva pensato
“Rubenstein ha fegato!”. Apparentemente, ha considerato la mancanza di
presentarmi – sicuramente non è stato un rifiuto testardo – come una atto di
indipendenza e coraggio da parte mia.
Alla fine degli anni 70’ e inizio 80’ gli americani stavano diventato
consapevoli del straordinario risveglio che stava avvenendo nel bacino del
Pacifico. Anche se ero giovane durante la Seconda Guerra Mondiale, la mia
educazione e la mia mente erano euro-centriche. Ho incontrato il reverendo
Moon e il movimento dell’Unificazione proprio quando ho iniziato a realizzare
le mie mancanze nella mia educazione e preparazione verso l’Asia. Oltre al
miracolo industriale asiatico, ho avuto anche una ragione in più per colmare
la mia mancanza. Il mio figlio più giovane stava corteggiando una ragazza
cinese di Hong Kong che poi ha sposato nel 1980.
Sono stato invitato a presenziare molte conferenze internazionali in Asia sponsorizzati dal movimento iniziando con la Nona Conferenza Internazionale sulla Pace Mondiale, sponsorizzata dalla PWPA in Corea nel 1979. Era il mio primo viaggio in Asia. Ho visto il dinamismo nella regione che ho paragonato al dinamismo che ho visto nel movimento dell’Unificazione.
Nel 1982 sono stato invitato a fare parte dell’editoriale del Washington Times. Di nuovo, molti amici mi hanno consigliato di non accettare. Mi dicevano che il giornale era solo un organo del movimento dell’Unificazione e non sarebbe mai stato preso seriamente a Washington. Ho detto a questi miei amici che non conoscevano il rev. Moon e che il progetto sarebbe stato un successo. Inoltre ho detto che The Washington Times sarebbe stato un giornale influente e che avrebbe riempito un vuoto a Washington. Naturalmente avevo ragione nel giudizio. Il reverendo Moon ha avuto il coraggio, l’immaginazione e l’audacia di realizzare che la capitale del Mondo Libero aveva bisogno di una voce responsabile conservativa in un momento cruciale della Guerra Fredda. Il giornale è largamente rispettato e ha dato a rev. Moon una elevata influenza con i leaders mondiali. Non ho dubbi, quando sarà detta la verità completa, che il reverendo Moon sarà compreso di aver avuto un ruolo costruttivo nel far terminare la guerra fredda e anche nello stabilire contatti tra gli Stati Uniti e il Nord Corea.
I discepoli del
reverendo Moon si trovano in ogni nazione. Alcuni hanno rischiato la loro vita
nei paesi comunisti per portare speranza e visione di un futuro migliore alle
persone. Con questa straordinaria rete di discepoli, il reverendo Moon è stato
uno dei più informati leader non governativi del mondo.
Nel 1985 l’Associazione dei Professori per la Pace Mondiale (PWPA)
ha organizzato una conferenza dal tema “La Caduta dell’Impero Sovietico”, a
Ginevra, in Svizzera. Quando ho sentito il tema della conferenza, ho esortato
alla prudenza, suggerendo che un titolo provvisorio sarebbe stato più
appropriato. Alcuni dei leaders della PWPA sono andati dal reverendo Moon
suggerendo titoli alternativi. Era estremo, pensavano predire il crollo
dell’impero sovietico e poter fare una conferenza con questo titolo. Tuttavia,
il reverendo Moon ha insistito sul titolo e con il senno di poi sapevamo che
aveva ragione! Aveva capito la situazione mondiale molto meglio degli esperti
di politica estera.
Ricordo anche la persecuzione inflittagli dal governo degli Stati Uniti. Dopo
aver dato milioni per sostenere istituzioni religiose, culturali e
caritatevoli americane, è stato trovato colpevole di evadere le tasse e
condannato per un periodo alla Prigione Federale di Danbury, in Connenticut.
Ho parlato con tutto me stesso dell’ingiustizia del verdetto al rally nel
Constitution Hall in Washington, D.C. In quel periodo ero residente in
Florida, uno stato pieno di soldi illegali provenienti dal traffico di droga.
Ho detto al pubblico lì presente che se il governo fosse veramente serio sulle
evasioni delle tasse, farebbe meglio a concentrare i suoi sforzi nello stato
della Florida invece che su di un leader religioso che aveva depositato soldi
apertamente e pubblicamente nella Chase Manhattan Bank di New York.
É stata una
persecuzione vera e propria.
Insieme ad altri leaders
della PWPA, ho visitato il reverendo Moon nella prigione federale di Danbury,
Connecticut. Era vestito con cura con una camicia kaki larga, rilassato e
radiava un buon umore. Abbiamo sentito che era un grande privilegio che ci
permetteva di fargli visita. Gli abbiamo riportato del lavoro della PWPA e
degli altri progetti del movimento. Come sempre, il suo carisma dominava la
nostra visita. Tutti noi sentivamo che eravamo i suoi ospiti sia che eravamo
casa sua, o ad una conferenza, o in Dambury. Era evidente che il suo morale
era eccellente, che lavorava duramente, pregava lunghe ore e aveva una potente
influenza sui suoi compagni di prigione.
Quella visita è stata
indimenticabile.
Spesso, quando siamo
invitati a grandi incontri in cui lui parlava, io andavo con sentimenti di
gioia e timore. Lui tendeva a stuzzicarmi durante i suoi discorsi, qualche
volta mi sfidava su alcune idee religiose, qualche volta chiedeva la mia
opinione. Ricordo in diverse occasioni al Manhattan center in New York e nella
Chiesa dell’Unificazione a Washington. In una di queste occasioni, mi ha
chiesto davanti a 2000 persone: “Ami Dio?” Era una domanda difficile per me da
rispondere. Semplice dire: “Si, naturalmente, io amo Dio!” sarebbe stato
troppo difficile. Sono troppo attento al timore Maestoso della Divinità per
dare una risposta facile. Quando mi ha rivolto qualche domanda nella Chiesa o
alla presenza di così tante persone, era molto difficile per me poter
rispondere. Io ero il suo ospite e non volevo esprimere un opinione
contraria. Mi conosce troppo bene. Forse, era il suo modo di terminare se
avessi ancora del “fegato”. Sapevo che non si aspettava o voleva che io
dicessi qualcosa solo per accontentarlo. Avrebbe perso il suo rispetto per me.
Io, d’altra parte non ho mai desiderato essere scortese con lui. La mia sfida
era di esprimere il mio punto sinceramente e rispettosamente. Ho capito
l’onore che mi dato in questi incontri e ho ricambiato il suo effetto e
rispetto con molta gratitudine.
Ricordo soprattutto un occasione quando un estate ero in Giappone. Sono stato informato che il reverendo Moon si trovava a Gloucester, Massachusetts, e voleva vedermi. Ho volato da Tokyo a New York e da lì a Gloucester, dove sono venuti anche il Dr. Nicholas Kittrie e il Dr. Morton Kaplan. In Gloucester mi ha detto che aveva un compito molto importante per me. Ero perplesso dal commento. Ero già stato presidente della PWPA-USA stavo agendo come Presidente dell’Istituto del Washington Times per i valori nella politica pubblica, un ramo della PWPA, e del Corpo Consultivo Editoriale del Washington Times. Non avevo nessuna idea di cosa avesse in mente. Alcuni anni più tardi mi ha affidato la leadership dell’Università di Bridgeport. Forse egli stesso non aveva ancora una chiara idea di cosa doveva essere il mio “compito maggiore”. La collaborazione della PWPA con l’università non era ancora all’orizzonte in quel periodo. Comunque, la leadership dell’Università di Bridgeport è stato il compito più importante che mi ha dato.
Sono stato presidente dell’università per cinque anni. È stata una responsabilità molto difficile e complessa, e sono grato al reverendo Moon per avermi affidato la leadership dell’istituto. Prima che il reverendo Moon aiutasse l’università dal collasso e dalla bancarotta nel 1992, l’istituzione ha sperimentato la più lunga e la più amaro sciopero di facoltà nella storia dell’alta istruzione americana. L’Accademia dei Professori per la Pace è entrata in collaborazione con l’università nel 1992.
Nonostante, proprio come un
transatlantico non può cambiare immediatamente direzione, il cammino
dell’università non era senza ostacoli. Una volta che si è saputo che
l’università e la PWPA hanno incominciato a collaborare, sia la stampa che una
parte importante dell’opinione pubblica nel Connecticut criticava con forza
l’accordo di collaborazione. Nonostante il fatto che la PWPA ha giurato che
rispetterebbe e manterrebbe lo statuto come istituzione non settaria, c’era un
diffuso sospetto e sfiducia nella motivazione del reverendo Moon. Comunque,
le critiche non comprendevano o non volevano comprendere che tutti i collegi e
università nella New England erano regolati pubblicamente. Ci fosse una
violazione degli accordi della PWPA di mantenere il carattere non settario
dell’università, la scuola avrebbe perso velocemente l’autorizzazione.
Sfortunatamente, alcuni della scuola preferivano vederla chiusa che riuscire
con la collaborazione della PWPA. Almeno quelle critiche erano motivate dalla
credenza sbagliata che la collaborazione sarebbe stata dannosa per la
comunità. C’erano altri motivati dall’avidità. L’università occupava ottanta
sei acri di beni immobiliari su Long Island Sound. Se l’università fallisse,
queste persone speravano di poter comprare la proprietà per pochi soldi.
Grazie alla dedizione del reverendo Moon all’università, non è fallita. Le
iscrizioni e i redditi sono aumentati ogni anno dal 1995. Quando sono
diventato Presidente nel 1995 c’erano 1900 studenti. Alla fine del 1999 quando
sono andato via erano iscritti 3000 studenti con un campus modernizzato e
migliorato, grazie soprattutto alla generosità della Federazione delle Donne
per un Mondo di Pace. La dedizione originale della PWPA all’università era di
50.5 milioni di dollari. Comunque, nell’era delle informazioni le università
sono imprese con molti capitali. Quindi, non c’è nessuna sorpresa che c’era
bisogno di più fondi. All’inizio del millenium, il reverendo Moon e i suoi
discepoli impegnavano più di 110 milioni di dollari all’università. Durante la
crisi finanziaria asiatica, era molto difficile trovare i fondi per la PWPA,
la Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo, e altre organizzazioni
fondate dal reverendo Moon. Nonostante ciò, la PWPA ha mantenuto i suoi
impegni con l’università. Senza la dedizione e l’impegno del reverendo Moon,
l’università avrebbe visto facilmente i suoi fondi scomparire nel crollo
finanziario asiatico.
Vorrei concludere questo breve tributo ricordando uno dei compiti più
rischiosi che il reverendo Moon mi ha affidato. Il 24 agosto 1992, avevo
l’onore di rispondere ad un discorso che il reverendo Moon avrebbe fatto nella
Scuola dei Piccoli Angeli in Seoul, Corea, prima che un’assemblea che
includeva leaders religiosi, filosofi, scienziati, leaders politici, leaders
dei media ufficiali governativi da tutto il mondo. Non ho avuto l’occasione di
leggere il discorso uno o due giorni prima.
Devo confessare che come storico delle religioni che ha ricevuto la
sua preparazione all’Università di Havard, la sua espicita e inequivocabile
condivisone con noi della sua comprensione di lei è, è uno dei momento più
straordinari della mia intera carriera. In verità, lei stesso ha descritto
l’annuncio della sua chiamata come “straordinaria e paurosa.” Per me e per
molti dei miei colleghi la cui vocazione è lo studio scientifico delle
religioni, l’ispirazione religiosa impressionante è qualcosa che succedeva, if
at all, tanto tempo fa. Noi ci sentiamo più a nostro agio a studiare le
descrizioni derivate dalle ispirazioni religiose e la rivelazione in libri e
manoscritti. Occupati
in questo lavoro, siamo interessati nel nostro argomento, siamo calmi;
imparziali e senza confusione. La situazione è completamente trasformata, è
veramente, come lei ha detto, “straordinario”, quando siamo confrontati da un
ispirato leader religioso la cui vocazione si sta manifestando nel nostro
tempo e proprio davanti ai nostri occhi. Non siamo abituati ad una tale
manifestazione di potere spiritual e carisma. La nostra preparazione
scientifica e professionale non ci ha preparati per questo incontro. Quindi,
ci proteggiamo contro di essa inventando categorie psicologiche per
neutralizzare la sua potenza e anche il nostro disagio davanti ad essa. Però,
sentiamo che il potere spirituale è lì, qualsiasi possa essere la nostra
tradizione religiosa nella quale siamo radicati. Una cosa riguardo la sua
visione messianica sono sicuro: tutte le sue attività, dalle quali il mondo ha
già beneficiato così tanto, sono scaturite dalla sua visione messianica. Senza
questa, non ci sarebbe stata l’ICUS, la PWPA, il Washington Times, l’Assemblea
delle Religioni Mondiali, la Scuola dei Piccoli Angeli, ravvivata l’Università
di Bridgeport, senza la sua visione messianica la sua piccola chiesa in Pusan
non sarebbe mai diventata una forza religiosa mondiale per il miglioramento
dell’umanità che lei adesso sta guidando.
Questa affermazione esprime molto di quello che io continuo a sentire sul reverendo Moon e la sua missione. Per concludere, nessuna persona al di fuori dei miei famigliari più vicini ha avuto un impatto così grande nella mia vita adulta. Il reverendo Sun Myung Moon è un leader religioso mondiale che ha eliminato la parola impossibile dal suo vocabolario. Egli ascolta sempre gli esperti che gli dicono quello che non può essere fatto e perché non può essere fatto. E allora va avanti e lo fa.