Il
microteaching prevede la simulazione di una lezione di breve durata, per
essere analizzata successivamente e avere l'occasione di sottolineare e,
eventualmente, perfezionare i comportamenti docenti ritenuti non adatti. |
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Il breve filmato (296
Kb in formato avi)
è presentato come esempio tratto
dall'attività svolta durante il laboratorio. |
Se viene
osservato con maggiore attenzione, saranno notate le mani piuttosto
agitate
durante la "lezione". Ciò è assolutamente comprensibile,
considerando la situazione costruita artificialmente e con un gruppo di
"alunni" coetanei. Nel contesto del laboratorio, però, non
interessava una lettura comportamentale da un punto di vista psicologico,
bensì la sottolineatura e la valenza dei linguaggi non verbali che
mettiamo in atto per la maggior parte inconsapevolmente. |
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La lettura della figura
a fianco, tratta da A. Mehrabain, conferma la supposizione che la
maggioranza dei messaggi comunicativi umani provenga dal modulo analogico.
Da ciò consegue che, per l'insegnante, diventa imprescindibile un
allenamento alla sensibilizzazione per i linguaggi non verbali. |
La nostra piccola
esercitazione aveva lo scopo di suscitare le reazioni non verbali dell'
"insegnante" attraverso la "collaborazione" degli
alunni che assumevano volontariamente un comportamento preordinato dal
conduttore. Nella fattispecie gli "alunni" dovevano dimostrarsi
insofferenti e disattenti nei confronti della lezione, al fine di
osservare gli atteggiamenti comunicativi scelti di conseguenza dall'
"insegnante" |
(293 Kb in formato avi) |