Le mani possono aiutarci ad esplorare le potenzialità comunicative del nostro corpo. All'inizio del 3° modulo il relatore ha invitato le studentesse a "parlarsi" con le mani.

Inizialmente ad occhi aperti...                                                    ...per cominciare a valorizzare l'espressione "manuale".

 

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Successivamente a occhi chiusi... ...per concentrare maggiormente le attenzioni sul canale comunicativo aperto dalla sensibilità tattile.

 

 

Che cosa può significare questo esercizio per un insegnante? Dalla riflessione scaturita in seguito è emersa l'importanza di sperimentare forme comunicative differenti, al fine di "allenarsi" e sensibilizzarsi a "richieste" non verbali provenienti dagli alunni. Il secondo punto importante è stato quello di "vedere" i propri atteggiamenti non verbali per consapevolizzarsi maggiormente sui messaggi che l'insegnante invia continuamente attraverso il proprio corpo.

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