Ingredienti:
Orzo perlato 1 pacchetto - cotenne di maiale o altre parti non utilizzate
della bestia, in quantità disponibile e necessaria - burro gr. 50
- aglio 2 spicchi - formaggio parmigiano-reggiano grattugiato gr. 150.
Ricetta:
In una pentola il cui fondo č stato spalmato di aglio, si mettano,
in acqua sufficiente per la minestra, il burro e le cotenne (o altre parti
del maiale) gią portate vicine alla cottura e tagliate a piccoli pezzi.
Si sali e si porti a bollore. Insaporire ancora con aglio tritato e si
lasci bollire piano per pochi minuti. Quindi, versare a pioggia l'orzo
(precedentemente ammollato in acqua per 12 ore), lasciandolo cuocere per
quarantacinque minuti. Servire cospargendo con formaggio grattugiato.
L'urgiąda, dumčga o orząda e la minestra che, in passato, confezionavano
i contadini bene che potevano permettersi di macellare il maiale. Tutte
le parti del suino che non erano utilizzate per la preparazione dei salumi
(orecchie, muso, coda, ossa e, in parte, le cotenne) venivano messe in
una grossa pentola e fatte bollire per l'intera giornata con l'aggiunta
di orzo depilato. Essendo notevole la quantitą degli "scarti", la minestra
era cosģ abbondante che era necessario consumarla anche nei giorni seguenti.
Al primo pasto, nel giorno stesso dell'abbattimento del maiale, venivano
invitati in casa gli amici e i vicini. Poi, quotidianamente, per venti
e pił giorni, la minestra rimasta, circa la metą di quella consumata,
veniva riposta in mastelli; da questi, dopo una rimescolata (raffreddandosi,
i grassi affioravano), se ne prendeva quel tanto che serviva e si faceva
nuovamente bollire. A parte la monotonia del cibo, č certo perņ che la
minestra era sempre pił saporita ogni qualvolta la si riscaldava.
|