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Questa vicenda, si svolge in tre sequenze poste in tre luoghi diversi: la prima sequenza è ambientata in cucina, dove sono Chichibio e Brunetta. I personaggi, il luogo e il linguaggio denotano un basso livello sociale; la seconda sequenza è ambientata nella dimora di Currado Gianfigliazzi, davanti a una tavola imbandita e allietata da ricchi commensali; la terza infine è ambientata in uno spazio all'aria aperta, all’alba: servo e padrone cavalcano insieme, anche se continua ad esserci, da parte del servo, una subordinazione nei confronti del padrone, dettata dalla paura delle quasi certa punizione.

Questi tre luoghi però non sono descritti in modo minuzioso, ma sono piuttosto delle cornici d'ambiente, perché dominante è la dimensione scenica, nella quale agiscono i personaggi. Dai dialoghi soprattutto traspaiono le caratteristiche dei personaggi e della società di allora: nella prima sequenza ad esempio Chicchirio risponde in veneziano alla serva Brunetta, richiamando anche tratti tipici del parlato di basso livello sociale;

nella seconda sequenza il padrone non alterca con il servo davanti ai propri commensali, per non perdere la propria sovranità, ma  gli promette una punizione esemplare; infine nella terza sequenza, l’apparente posizione di simmetria per quanto concerne la relazione interpersonale, suggerita dalla cavalcata, è spezzata dalla paura del servo, che confida comunque nella magnanimità del padrone nell’uso del suo potere. (Margherita Cavallari)