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Le Calende dei Contadini
per il 2024
Fontana ghiacciata

COSA SONO? Sono un metodo empirico dei vecchi contadini della mia zona (e non solo)  per fare le previsioni stagionali del tempo che farà, non c'è niente di scientifico, eppure,  loro sostengono che nella maggior parte dei casi si ha un riscontro positivo con la realtà.

Secondo la credenza popolare dei contadini della mia zona, (entroterra campano Sannio) il tempo (meteo) che farà nell'anno successivo rispecchierà quello che ha fatto nei giorni delle calende: dal 13 dicembre al 24 dicembre (le diritte),  pausa il giorno del Santo Natale, poi dal 26 dicembre  al 6 di gennaio (le rovesce).  Le diritte rappresentano la 1^ parte del mese, le rovesce la seconda metà, poi si fa anche  una specie di media tra le due fasi per avere una previsione meteo dell'intero mese, l'interpretazione dei fenomeni è la parte più importante.

Verificare non costa nulla, personalmente ci sto provando, con la collaborazione del  mio amico Ing. Mario Fonzo già da qualche anno,  e sembra che la previsione ha un 70 – 75 % di corrispondenza, questo ci ha ancora più incuriosito, può darsi che c'è qualche ciclicità dei fenomeni che nessuno ha mai preso in considerazione.  Prova a farle anche tu, queste sono quelle che ho rilevato io nella mia zona nel periodo dicembre 2022 e gennaio 2023.

(Una precisazione, le calende vengono stilate anche in altre regioni d'Italia, pure del Nord, viene utilizzato un periodo diverso e in un unica fase,  per la raccolta dei dati meteo: dal 1° gennaio al 12 gennaio, quindi,  ogni giorno rappresenta un mese dell'anno, il 1° giorno è gennaio, il 2 gennaio è febbraio...  e così via di  seguito, l' interpretazione dei fenomeni resta uguale, non so altro in quanto non conosco le  tradizioni popolari di quelle zone.)

LE CALENDE del 2024

                OSSERVAZIONI meteo rilevate dal 13 DICEMBRE 2023- al 6 GENNAIO 2024

Per consultare la tabella, ogni giorno indicato sul lato sinistro (13, 14,  15 e così via) rappresenta la prima metà del mese indicato nella tabella (fondo giallo) per il  mese corrispondente indicato sulla penultima colonna con la  previsione in sintesi sull'ultima;  poi  la tabella con fondo azzurro rappresenta la seconda metà del mese.




CALENDE 2023 - 2024

giorno mattina mezzogiorno pomeriggio sera II parte del mese
13/12 molto nuvoloso nuvoloso nuvoloso nuvoloso gennaio
14/12 pioggia nuvoloso pioggia pioggia febbraio
15/12 coperto pioggia poco nuvoloso pioviggine marzo
16/12 coperto freddo coperto coperto nuvoloso aprile
17/12 quasi sereno poco nuvoloso nuvoloso poco nuvoloso maggio
18/12 sereno brina sereno sereno sereno giugno
19/12 sereno sereno sereno sereno luglio
20/12 sereno sereno sereno sereno agosto
21/12 nuvoloso sereno sereno sereno settembre
22/12 nuvoloso sereno sereno sereno ottobre
23/12 sereno sereno poco nuvoloso sereno novembre
24/12 sereno sereno poco nuvoloso sereno dicembre
25/12 pausa


II parte del mese
26/12 sereno sereno sereno sereno dicembre
27/12 sereno sereno sereno sereno novembre
28/12 sereno sereno sereno sereno ottobre
29/12 nuovoloso nuovoloso nuovoloso nuovoloso settembre
30/12 nuovoloso nuovoloso nuovoloso poco nuovoloso agosto
31/12 nuovoloso nuovoloso coperto pioviggine luglio
1/1 coperto coperto pioggia nuovoloso giugno
02/01 sereno poco nuvoloso poco nuvoloso sereno maggio
03/01 nuvoloso poco nuvoloso poco nuvoloso poco nuvoloso aprile
04/01 cooerto nuvoloso nuvoloso nuvoloso marzo
05/01 poco nuvoloso poco nuvoloso nuvoloso nuvoloso febbraio
06/01 coperto coperto pioggia pioggia gennaio

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Interpretazione per la previsione  stagionale  2024
Dall'interpretazione dei fenomeni rilevata  con le seguenti probabili caratteristiche:

l'inverno: dovrebbe proseguire all'insegna della variabilità con poche precipitazioni e poco freddo.

la primavera: sarà probabilmente all'insegna della variabilità e con precipitazioni scarse.

l'estate: nel complesso dovrebbe essere buona e siccitosa, in particolare nei mesi per eccellenza luglio ed agosto,  con qualche episodio di pioggia nella seconda parte del mese di agosto.

l'autunno:dovrebbe essere poco  piovoso e con temperature nella media del periodo
.

Questa è l'interpretazione degli agricoltori secondo la tradizione popolare contadina, ripeto niente di scientifico, però è come un gioco e verificare non costa niente.

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Curiosità
Pochi sanno cosa sono le calende (le calenne in dialetto meridionale). I “più grandi” sicuramente avranno sentito parlare qualche vecchietto (soprattutto se si trattava di un contadino) delle calende, da non confondere con le “calende greche” che sono tutt'altra cosa.
Le calende dei vecchi contadini, che tramandavano di padre in figlio la cultura, le tradizioni e tutti quegli usi locali che ancora oggi nel mondo rurale sono in auge, anche se forse solo  per una forma di rispetto,  sono utilizzate in agricoltura  per prevedere il tempo nella propria zona per ogni periodo dell'anno(un pò come fa Frate Indovino nel suo calendario ad ogni cambio di fase lunare). 
Quando ero un bambino (oggi sono un cinquantenne) passavo molto tempo con i miei nonni, essendo un unico nucleo familiare, e capitava spesso di sentire i loro discorsi sopratutto in quei pomeriggi invernali piovosi, quando, non  potendo andare in campagna, organizzavano il lavoro per i giorni successivi; ricordo come se fosse ieri quell'esclamazione della nonna verso i presenti: "aeee oggi è luglio e chiove a cussì da stamattina, spiriamo che almeno domani è meglio". Al sentire queste parole, io, seduto al tavolo mentre studiavo (frequentavo allora le scuole elementari), alzavo la testa dai libri e con aria stupita guardavo perplesso mia madre che senza lasciarmi il tempo di chiedere cosa intendesse con quelle parole, capiva subito la mia espressione e mi spiegava per sommi capi che la nonna stava parlando delle calende. Tranquillizzatomi continuavo nel mio studio senza dare più importanza a quello che avevo ascoltato ritenendo la cosa in qualche modo normale per i contadini e senza minimamente capire cosa fossero le calende.
A distanza di una quarantina d'anni sentendo parlare alcune persone delle calende è ritornato alla mia mente il ricordo di quel giorno in cui erano stati i miei nonni a  parlarne. All'epoca non me ne curai ma la situazione col tempo era cambiata: dunque chiesi subito chiarimenti ed istruzioni sull'argomento a mia madre, che mi ha  spiegato il metodo in cui è possibile fare previsioni con le calende: si tratta di una sorta di previsione stagionale, da fare a dicembre, che descrive la situazione meteorologica che si avrà in estate(in linea di massima). In qualche modo è assimilabile a quelle che oggi la scienza riesce a fare anche se in via del tutto sperimentale, in quanto la probabilità che siano giuste è un po' bassa. Insomma i contadini favevano le calende per prevedere il tempo delle future stagioni dell'anno. Riguardo le ipotetiche basi scientifiche, cui facevano riferimento, ho chiesto di nuovo a mia madre, la quale ha risposto che la scienza non c'entra niente, trattandosi di una tradizione popolare tramandata da generazioni; lei sa soltanto che ogni qual volta sono state fatte, hanno sempre avuta una discreta percentuale di successo ed è per questo che i contadini se ne servivano ed ancora oggi se ne servono.
In genere sono molto rispettoso delle tradizioni,  ma quando si esula dalla scienza a dir la verità mi sembra di cadere nella creduleria popolare. Tuttavia affascinato dal   mistero che avvolge le calende, seppur consapevole della loro “non scientificità”, ho iniziato una piccola inchiesta tra gli anziani della mia zona, con l'unica accortezza di scegliere solo contadini, visto che operai o impiegati ne sapevano quanto me. Mi è bastato domandare per ricevere subito tante indicazioni e sopratutto interpretazioni. Sì, perchè saper interpretare è la parte più difficile, ai fini di stilare il "bollettino meteo stagionale" da consultare poi per le proprie attività nel corso dell'anno. Dalla mia piccola inchiesta è scaturito che le calende si chiamano in questo modo perchè le condizioni meteo di ogni singolo giorno venivano annotate su di un calendario  sopratutto dalle donne: non è un caso che le vecchiette siano state le più informate e che mi abbiano risposto con maggiori dettagli e particolarità di interpretazione.
Inoltre ho scoperto che questa delle calende non è solo una tradizione della Campania ma anche di altre regioni italiane, sia del Sud che del Centro o del Nord. Venivano calcolate in Toscana in Liguria in Friuli: è da considerarsi quindi una tradizione popolare rurale nazionale. Unica variazione: il periodo  di raccolta dei dati, mentre le modalità sono più o meno le stesse ovunque.
Da una ricerca sulla rete ho appreso che si conoscevano già nel 700 e di sicuro, se sono arrivate ai nostri giorni, qualche motivo ci sarà.
(quando avrò acquisito altre informazioni le pubblicherò)