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UMBERTO SALERNO ... E LA TINTURA MADRE DI PEPERONCINO | dalle mie parti | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Meteo a San Giorgio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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San Giorgio del Sannio | OpenOffice | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Foto San Giorgio del Sannio |
Le
Calende dei Contadini
per il 2024 |
Fontana ghiacciata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COSA SONO? Sono
un
metodo empirico dei vecchi contadini della mia zona (e non
solo) per fare le
previsioni stagionali del tempo che farà, non
c'è niente di scientifico,
eppure, loro sostengono che nella maggior parte dei casi si
ha un riscontro positivo con la realtà.
Secondo la credenza popolare dei contadini della mia zona, (entroterra campano Sannio) il tempo (meteo) che farà nell'anno successivo rispecchierà quello che ha fatto nei giorni delle calende: dal 13 dicembre al 24 dicembre (le diritte), pausa il giorno del Santo Natale, poi dal 26 dicembre al 6 di gennaio (le rovesce). Le diritte rappresentano la 1^ parte del mese, le rovesce la seconda metà, poi si fa anche una specie di media tra le due fasi per avere una previsione meteo dell'intero mese, l'interpretazione dei fenomeni è la parte più importante. Verificare non costa nulla, personalmente ci sto provando, con la collaborazione del mio amico Ing. Mario Fonzo già da qualche anno, e sembra che la previsione ha un 70 – 75 % di corrispondenza, questo ci ha ancora più incuriosito, può darsi che c'è qualche ciclicità dei fenomeni che nessuno ha mai preso in considerazione. Prova a farle anche tu, queste sono quelle che ho rilevato io nella mia zona nel periodo dicembre 2022 e gennaio 2023. (Una precisazione, le calende vengono stilate anche in altre regioni d'Italia, pure del Nord, viene utilizzato un periodo diverso e in un unica fase, per la raccolta dei dati meteo: dal 1° gennaio al 12 gennaio, quindi, ogni giorno rappresenta un mese dell'anno, il 1° giorno è gennaio, il 2 gennaio è febbraio... e così via di seguito, l' interpretazione dei fenomeni resta uguale, non so altro in quanto non conosco le tradizioni popolari di quelle zone.) LE CALENDE
del 2024
OSSERVAZIONI meteo rilevate dal 13 DICEMBRE 2023- al 6 GENNAIO 2024 Per consultare la tabella, ogni giorno indicato sul lato sinistro (13, 14, 15 e così via) rappresenta la prima metà del mese indicato nella tabella (fondo giallo) per il mese corrispondente indicato sulla penultima colonna con la previsione in sintesi sull'ultima; poi la tabella con fondo azzurro rappresenta la seconda metà del mese. |
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CALENDE 2023 - 2024
-------------------- Interpretazione
per la previsione stagionale
2024
Dall'interpretazione
dei fenomeni rilevata con le seguenti
probabili caratteristiche:
l'inverno: dovrebbe proseguire all'insegna della variabilità con poche precipitazioni e poco freddo. la primavera: sarà probabilmente all'insegna della variabilità e con precipitazioni scarse. l'estate: nel complesso dovrebbe essere buona e siccitosa, in particolare nei mesi per eccellenza luglio ed agosto, con qualche episodio di pioggia nella seconda parte del mese di agosto. l'autunno:dovrebbe essere poco piovoso e con temperature nella media del periodo. Questa è l'interpretazione degli agricoltori secondo la tradizione popolare contadina, ripeto niente di scientifico, però è come un gioco e verificare non costa niente. Se vuoi comunicarmi qualcosa vai nella HOMEPAGE e compila il form, grazie. |
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Curiosità
Pochi sanno cosa sono le calende (le calenne in dialetto
meridionale). I “più grandi” sicuramente avranno sentito parlare
qualche vecchietto (soprattutto se si trattava di un contadino) delle
calende, da non confondere con le “calende greche” che sono tutt'altra
cosa. Le calende dei vecchi contadini, che tramandavano di padre in figlio la cultura, le tradizioni e tutti quegli usi locali che ancora oggi nel mondo rurale sono in auge, anche se forse solo per una forma di rispetto, sono utilizzate in agricoltura per prevedere il tempo nella propria zona per ogni periodo dell'anno(un pò come fa Frate Indovino nel suo calendario ad ogni cambio di fase lunare). Quando ero un
bambino (oggi sono un
cinquantenne) passavo molto tempo con i miei nonni, essendo un unico
nucleo familiare, e capitava spesso di sentire i loro discorsi
sopratutto in quei pomeriggi invernali piovosi, quando, non
potendo andare in campagna, organizzavano il lavoro per i giorni
successivi; ricordo come se fosse ieri quell'esclamazione della nonna
verso i presenti: "aeee oggi è luglio e chiove a cussì da stamattina,
spiriamo che almeno domani è meglio". Al sentire queste parole, io,
seduto al tavolo mentre studiavo (frequentavo allora le scuole
elementari), alzavo la testa dai libri e con aria stupita guardavo
perplesso mia madre che senza lasciarmi il tempo di chiedere cosa
intendesse con quelle parole, capiva subito la mia espressione e mi
spiegava per sommi capi che la nonna stava parlando delle calende.
Tranquillizzatomi continuavo nel mio studio senza dare più importanza a
quello che avevo ascoltato ritenendo la cosa in qualche modo normale
per i contadini e senza minimamente capire cosa fossero le calende.
A distanza di una
quarantina d'anni
sentendo parlare alcune persone delle calende è ritornato alla mia
mente il ricordo di quel giorno in cui erano stati i miei nonni
a
parlarne. All'epoca non me ne curai ma la situazione col tempo era
cambiata: dunque chiesi subito chiarimenti ed istruzioni sull'argomento
a mia madre, che mi ha spiegato il metodo in cui è possibile
fare
previsioni con le calende: si tratta di una sorta di previsione
stagionale, da fare a dicembre, che descrive la situazione
meteorologica che si avrà in estate(in linea di massima). In qualche
modo è assimilabile a quelle che oggi la scienza riesce a fare anche se
in via del tutto sperimentale, in quanto la probabilità che siano
giuste è un po' bassa. Insomma i contadini favevano le calende per
prevedere il tempo delle future stagioni dell'anno. Riguardo le
ipotetiche basi scientifiche, cui facevano riferimento, ho chiesto di
nuovo a mia madre, la quale ha risposto che la scienza non c'entra
niente, trattandosi di una tradizione popolare tramandata da
generazioni; lei sa soltanto che ogni qual volta sono state fatte,
hanno sempre avuta una discreta percentuale di successo ed è per questo
che i contadini se ne servivano ed ancora oggi se ne servono.
In genere sono molto rispettoso delle tradizioni, ma quando si esula dalla scienza a dir la verità mi sembra di cadere nella creduleria popolare. Tuttavia affascinato dal mistero che avvolge le calende, seppur consapevole della loro “non scientificità”, ho iniziato una piccola inchiesta tra gli anziani della mia zona, con l'unica accortezza di scegliere solo contadini, visto che operai o impiegati ne sapevano quanto me. Mi è bastato domandare per ricevere subito tante indicazioni e sopratutto interpretazioni. Sì, perchè saper interpretare è la parte più difficile, ai fini di stilare il "bollettino meteo stagionale" da consultare poi per le proprie attività nel corso dell'anno. Dalla mia piccola inchiesta è scaturito che le calende si chiamano in questo modo perchè le condizioni meteo di ogni singolo giorno venivano annotate su di un calendario sopratutto dalle donne: non è un caso che le vecchiette siano state le più informate e che mi abbiano risposto con maggiori dettagli e particolarità di interpretazione. Inoltre ho scoperto che questa delle calende non è solo una tradizione della Campania ma anche di altre regioni italiane, sia del Sud che del Centro o del Nord. Venivano calcolate in Toscana in Liguria in Friuli: è da considerarsi quindi una tradizione popolare rurale nazionale. Unica variazione: il periodo di raccolta dei dati, mentre le modalità sono più o meno le stesse ovunque. Da una ricerca sulla rete ho appreso che si conoscevano già nel 700 e di sicuro, se sono arrivate ai nostri giorni, qualche motivo ci sarà. (quando avrò acquisito altre informazioni le pubblicherò) |