L' amicizia per convivere con panico, ansia e depressione. | ||
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Respirare Pensare con calma. ‘E se crollo?’ ‘E se non c’è nessuno ad aiutarmi?’ ‘E se il cuore non ce la fa?’ Pensieri catastrofici alimentano il panico. Dato che questi pensieri di solito riguardano disastri futuri o attacchi passati, cercate di concentrarvi sulla situazione presente. "Concentrarsi sull’immediato calma all’istante". Alcuni suggeriscono di mettersi un elastico al polso. Quando passano per la mente pensieri catastrofici, fate scattare l’elastico e ditevi: "Basta!" Bloccate l’ansia prima che aumenti fino a diventare panico. Reagire con calma. Se siete presi dal panico, non combattetelo. È solo una sensazione, e le sensazioni non sono necessariamente nocive. Immaginate di essere al mare e di guardare le onde. Salgono, si increspano e poi si dissolvono. Il panico si comporta nello stesso modo. Invece di affrontare l’onda, lasciatevi trasportare. Passerà. Quando è passato, non drammatizzate né pensateci troppo. È passato, come una serie di starnuti o un mal di testa. Il panico è come un attaccabrighe. Provocatelo, e vi attaccherà; non provocatelo, e forse se ne andrà. Le tecniche di rilassamento "non servono a ‘combattere’ meglio il panico né a ‘eliminarlo’ all’istante. Consideratele invece un modo per passare il tempo mentre il panico cerca di attaccar briga con voi".
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