Lavoro in classe
In classe, prima dell'uscita al Parco, la classe Azzurra ha realizzato
alcuni disegni rappresentanti il bosco ordinato e disordinato.
Uscita al Parco
Oggi è una bella giornata di sole, ma fredda e umida.
Brina per terra, ghiaccio sulle pozzanghere.
Cinciallegre, cinciarelle e cincie more cantano, alcuni verdoni sono
in abbeveraggio.
Iniziamo il sentiero dicendo che c'é un po' da camminare, ma
che bisogna tirare fuori le orecchie per ascoltare i suoni degli uccelli:
gliene faccio notare qualcuno che vola qua e là, gliene faccio
ascoltare qualcuno.
Riprendiamo il cammino: facciamo attenzione alla strada piena di fango
e di ghiaccio e notiamo come cambia quando entriamo sulla strada asfaltata.
Utilizziamo i sensi dei piedi per avere informazioni sul tipo di strada.
Dura morbida, liscia, senza legni, con le foglie, con l'acqua, senza
acqua.
Notiamo i grandi occhi sulla corteccia dei pioppi bianchi: li riconosciamo
come i guardiani del bosco che danno il benvenuto ai bambini.
Arriviamo alla rotonda dei tassi dove i bambini riconoscono le piante
con le quali hanno giocato l'anno scorso: l'albero casa attraverso il
quale passare.
Si guardano i loro disegni: ci sono due libri quello dei disegni del
bosco dell'ordine e del disordine.
Mi sembrano molto belli, suggeriti dalla loro esperienza con la loro
casa bosco.
Entriamo
nel bosco.
I bambini sono molto in dispersione, cerco di giocare tutto sull'esplorazione
e sulla conoscenza sensoriale: la corteccia con il muschio morbido -
sensazione di carezza .
Poi alcuni bambini prendono a calci una piantina: sollecito una osservazione
sul fatto che quella piantina é viva ed é collegata alla
terra e sta solo dormendo anche se é spoglia.
Ne notiamo tantissime altre, alcune alte come loro altre più
piccole, poi notano un ramo di betulla tagliato e lo indico: colgo l'occasione
per fare notare che quella pianta é morta perché non é
più collegata a terra; e i bambini ne notano tante altre, anche
il pino Himalayano, anche se ha le foglie é morto.
Su questi rami e ramoni troviamo vari tipi di funghi di tutte le dimensioni
e colori e forme.
Ci chiediamo come mai... a cosa servono i funghi.
Notiamo che sono solo sui rami morti e sui tronchi tagliati: spiego
che non bisogna distruggerli o strapparli perché sono molto importanti,
e parlo delle trasformazioni.
Questa parola a loro fa venire in mente il mago e la magia.
Continuiamo il sentiero.
Risentiamo la differenza della terra e osserviamo una grossa cornacchia
che vola tra le piante; poi chiedo un attimo di silenzio per ascoltare
i rumori del bosco: sentiamo una cinciarella da lontano.
Intanto che chiedo loro di raccogliere delle foglie diverse tra loro
per colore e forma, mi allontano con una maestra per posizionare il
loro rotolone-sentiero verso l'albero che avrebbero dovuto trovare.
Dopo un breve cercare i bambini hanno trovato il sentiero, e camminando
in fila indiana siamo arrivati fino al nostro albero .
Abbiamo riconosciuto i segnali e abbiamo trovato il semino con i messaggi:
i bambini sono stati molto impressionati da questa cosa e hanno voluto
cercare subito un loro albero (un altro olmo vicino alla strada).