Uscita al Parco
Ci siamo recati subito alla stagno, e durante il percorso mi hanno chiesto
più volte di parlare di catene alimentari ma, sotto sotto, la
loro intenzione era principalmente quella di raccontarmi quelle che
avevano affrontato in classe.
Infatti ne sono emerse due (di catene alimentari) che tutti si ricordavano.
E' emersa subito la voglia di andare a cercare i componenti di queste
catene direttamente dal vivo e questo ha creato lo spunto per ragionare
su diverse cose:
- la stagione attuale, che ci ha permesso di vedere alcuni animali e
alcune piante ma che non ci ha consentito di vedere tutto quello che
sarebbe osservabile,
- la localizazione dello stagno, ovvero la sua vicinanza all'abitato
e quello che questo può comportare,
- il fatto che questo ecosistema è frutto di una ricostruzione
da parte dell'uomo e non di un'evoluzione spontanea della natura.
Per cogliere i vari aspetti interessanti dello stagno, cinque gruppi
di alunni hanno percorso le rive alla ricerca di: animali -piante -situazioni,
che colpissero la loro curiosità e che potessero rientrare nel
discorso fatto in precedenza.
Grande rilievo hanno avuto i "pennuti" (le gallinelle d'acqua)
in questa ricerca, e poi i frutti dell'ontano, le galle della quercia,
i semi piumosi delle tife.
Terminata l'osservazione e dopo la merenda abbiamo raccolto i resoconti
di ciascun gruppo, faticando un po' a tenere buoni tutti gli aspiranti
relatori.
Terminata questa fase consuntiva ci siamo spostati nell'altro stagno,
più giovane, dove abbiamo aperto il discorso con un bel numero
di domande.
A queste non abbiamo voluto dare rispostre definitive lasciando aperto
l'argomento per la prossima volta.
Le impressioni dei bambini erano comunque concordi nel ritenere questo
stagno "più povero" rispetto al primo stagno, al quale
è stata attribuita "piť vita" e quindi più cose
da osservare.
Ci siamo quindi salutati con la promessa di riparlare di tutte queste
cose la prossima volta e quindi di dare anche un po' di risposte alle
questioni da loro sollevate.