Lavoro in classe
In classe, prima dell'uscita al Parco, la 3a ha preparato alcuni disegni
e scritti sul bosco ordinato e disordinato.
Uscita al Parco
Purtoppo piove: decidiamo di andare verso la cascina per ripararci.
Sotto il portico iniziamo a lavorare a partire dai loro disegni e dall'idea
di bosco che i bimbi si sono fatti attraversandolo velocemente.
I disegni sono stati fatti, a scelta, sul bosco ordinato oppure su
quello disordinato: in linea di principio il bosco ordinato è
pulito, senza rifiuti abbandonati dall'uomo, mentre quello disordinato
è sporco.
Immagini di un luogo "naturale" si alternano a quelle di un
ambiente parco vissuto dai bambini.
Gli alberi sono variamente rappresentati - non secondo i soliti stereotipi
- segno di un certo lavoro svolto in classe sulle modalità di
rappresentazione dell'albero stesso.
Bosco disordinato con bimbo: "Quando vado in un bosco lo vedo tutto
disordinato con sacchetti buttati per terra, rami rotti, foglie ammonticchiate
- avrei voglia di pulirlo"
Bosco ordinato, con segnaletica numerica: "Io ho scelto di fare
un bosco in ordine perché così sembra più curato:
senza rali rotti, cartacce buttate per terra"
Un bosco disordinato: "Io ho disegnato questo bosco disordinato
perché molta gente sporca il bosco e lo rovina, non ci tiene,
però a me piace molto di più il bosco ordinato"
Bosco ordinato "tipo parco": "Ho voluto disegnare un
bosco ordinato perché mi piacerebbe vederlo sempre così
nella realtà"
La pioggia continua: ora la discussione si sposta su come sarà
in questo momento il bosco, su quali elementi del bosco stesso sono
"favoriti" da questa pioggia continua.
Il fungo: sicuramente crescerà abbondante (da domani?)
e potrà svolgere il suo importantissimo compito di bioriduttore
- compito molto "ordinato".
Decidiamo alla fine quali saranno i messaggi da lasciare nel sentiero: