Il Karate, parola che letteralmente significa “mani nude”, è un’arte di combattimento che iniziò ad essere praticata in Giappone a partire dagli anni venti e che deriva da un’antica arte marziale cinese. Nel Karate vengono razionalmente impiegate tutte le parti del corpo umano per l’autodifesa. Notevoli sono i benefici che si possono trarre da questa disciplina: forza, agilità, prontezza di riflessi, coraggio, decisione, rispetto verso il prossimo sono qualità che vengono migliorate praticando costantemente Karate.

La consapevolezza delle proprie risorse, l’accettazione dei propri limiti, il desiderio di migliorarsi accettando l’insegnamento di chi ha maggiore esperienza, la capacità di mettersi in gioco nell’affrontare le difficoltà, rappresentano obiettivi che ogniuno di noi vorrebbe raggiungere.

La disciplina sportiva, in questo caso il karate, diventa la metafora del vivere; il dojo dove si consuma, solo in modo figurato, il rito del combattimento, diventa il luogo dove si apprende che affrontare il prossimo significa prima di tutto rispettarlo, comprenderlo e accettarlo.

La pratica del karate porta ad una migliore conoscenza di sé. La consapevolezza dei propri limiti, dei propri bisogni, dei propri difetti è l’obiettivo della “cultura” del dojo perché permette di conoscere meglio il prossimo per crescere insieme.