Detesto le confutazioni, rispose Maria Livia

Nudo seduto sul divano - Modigliani


Detesto le confutazioni - rispose sorridendo Maria Livia. E rituffò la mano sotto la tovaglia per impugnare di nuovo il mio scettro, dando prova, questa volta, di un eccezionale virtuosismo: dapprima lo tenne un po' stretto con applicazione ostinata; quindi prese a scandagliarne la radice, astutamente indugiò sui testicoli, risalì piacevolmente verso la ghianda scarlatta spremendola tra le dita, ne stuzzicò abilmente l'orifizio con la punta del mignolo, lo riafferrò tutto a guisa di leva o di manico, lo scosse un po' di qua e un po' di là, ne titillò il frenulo, mosse più volte il prepuzio facendolo andare su e giù, lo molestò con un'unghia, me lo lisciò col polso, me lo schiacciò sul ventre, riguadagnò lo scroto, mi spinse un dito fin quasi nel buco del culo, rigiocò con le pallette, diteggiò sul gambo come su un clarinetto, vi eseguì dei trilli e alcune acciaccature, lo riacciuffò come il collo di un fiasco, ne ricinse il pomo porporino, lo torse come un cordone, lo sbattè e lo ribattè, ne rimolcì la cocuzza e infine lo mollò dopo un'ultima gagliarda strizzatina.

Ruggero Guarini - Parodia. Metamorfosi di Alcimadura.

“Limitate sono le combinazioni dei corpi, illimitate quelle delle parole ...”


«Mexicana», Roberto Di Marino, clicca qui se vuoi leggere lo spartito


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