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La Chiesa delle Croci


Dichiarato monumento nazionale, il complesso architettonico sorge nell'omonimo quartiere costruito nel post-
terremoto del 1731 (Borgo Croci),non distante dal vecchio centro medievale, . La Chiesa delle Croci è senza dubbio uno dei più suggestivi esempi di barocco povero. Un complesso architettonico unico in quanto rappresenta una originale interpretazione dei canoni barocchi 
Ricavato dal tenero tufo che ben si prestava ad essere modellato, il complesso delle Croci è caratterizzato da un impianto composto da cinque cappellette con cupole sorrette da quattro colonne, più una chiesetta.
Tutte sono precedute da un portale con arco trionfale la cui facciata è impreziosita da motivi decorativi tra cui spicca una raffigurazione del sole e della luna: una rappresentazione simbolica dell'inizio e della fine, dell'alfa e dell'omega.
La nascita del complesso delle Croci è fatto risalire al 1693 a seguito di uno degli episodi storici tra i più significativi, descritti dalla storiografia locale.
Sembra infatti che le costruzioni siano il frutto della volontà popolare che intendeva così proteggere le sette croci impiantate sul terreno da
Padre Antonio de Olivado o de Olivadi, un monaco in missione a Foggia negli anni in cui la città e la sua popolazione erano stremate da una terribile carestia.
La singolare quanto suggestiva successione delle cappelle e della chiesa lungo tutto il percorso del complesso delle Croci rispecchia simbolicamente la storia della passione di Cristo: il gallo che canta tre volte, la spugna imbevuta d'aceto, la corona di spine, le tenaglie, i chiodi e la Veronica.
Dietro la serie delle cappellette c'è la chiesetta costruita in tardo stile barocco, ad una sola navata, con due cappelle laterali e sulla cui volta una tela rappresenta la "Salita al Calvario", di scuola napoletana. All'interno è racchiusa una cripta (oggi sede di un piccolo museo di religiosità popolare)  nella quale, secondo racconti tramandati dalla tradizione popolare, avevano luogo segrete riunioni di Carbonari foggiani che cospiravano per l'Unità d'Italia

 
 
 
 
 
       

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