Castel
Fiorentino
Castel
Fiorentino, o Fiorentino, è noto alla storia
per essere stato il luogo dove morì l’imperatore
Federico II
il 13 dicembre 1250.
Il sito, ridotto oggi a poche ruderi, è situato al
centro delle campagne dell’alto
Tavoliere,
sulla collina dello “Sterparone” a 9 KM da Torremaggiore.
Le origini di
Fiorentino sono riconducibili all’epoca
della dominazione bizantina
della regione. La città rappresentava uno dei baluardi di frontiera della
Capitanata dei
bizantini costantemente minacciati dai Longobardi a nord
e dagli arabi a sud.
Per attuare questo piano
di difesa i
Catapani fondarono
nella prima metà del XI sec (1018-1040)
numerose città di frontiera tra le quali si distinsero,
oltre a Fiorentino, i centri di Troia, Dragonara,
Civitate, Montecorvino, Tertiveri e Devia.
In
epoca normanna Fiorentino divenne contea e
successivamente, in epoca sveva, entrò a far parte del
demanio statale.
I
ruderi di Fiorentino, riconoscibili oggi nel vasto
orizzonte dell’agro di Torremaggiore, testimoniano di
un insediamento ad alta densità abitativa.
La città era dotata di mura che delimitavano un fitto assembramento di
case edificate lungo un dedalo di vie e viuzze che
confluivano tutte sulla strada principale: la “magna
platea”.
Fiorentino, fu uno dei luoghi della Puglia preferiti da
Federico II.
In questo sito l’imperatore fece erigere una
cattedrale ed una delle sue dimore imperiali, nella
quale tuttavia lo “Stupor Mundi”, contrariamente al
Palatium di
Foggia, scelto quale quartier generale della sua corte, amava trascorrere maggiormente i suoi periodi di
svago (i “loca sollacciorum” – i luoghi di svago) da
dedicare al suo passatempo preferito:
la caccia.
Gli studi sui reperti ritrovati della domus federiciana
di Fiorentino testimoniano la fastosità tipica delle
dimore imperatore. Di sagoma rettangolare (29m X 17m)
il palatium era molto probabilmente costituito da 2
piani e delimitato da un grande “fossatum”
Come
detto, nel sito venne eretta una cattedrale, la cui
pianta era a navata unica e monoabsidale, intitolata al
santo patrono dei longobardi:l’Arcangelo Michele.
L’abbandono di Fiorentino è fatto risalire dagli storici alla metà XIII secolo (1255) a seguito delle devastazioni
perpetrate dalle truppe del Papa
Alessandro IV in quanto
la città rimase sempre fedele all'imperatore
svevo.
Parzialmente ricostruita dagli Angioini, a soli fini di
protezione militare, la città cominciò a conoscere il
suo lento declino che la condusse alla sua definitiva
estinzione.
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