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Modulo 3      L'identità in rete

Erving Goffman

Notevole è anche l’interesse di Goffman per le regole di condotta del mondo sociale, egli ne individua diversi tipi: regole simmetriche che, contrariamente a quelle asimmetriche, implicano aspettative reciproche; regole regolative che forniscono linee guida comportamentali a seconda delle circostanze; regole costitutive che garantiscono il contesto in cui possono essere applicate le regole regolative; regole sostanziali che determinano la condotta nei riguardi di situazioni considerate significative per se stesse e regole cerimoniali che dirigono la condotta in ambiti che nella maggior parte dei casi hanno, di per se stessi, significato secondario. Quest’ultima tipologia è quella maggiormente approfondita dallo studioso che vi attribuisce una notevole importanza considerandola essenziale per sostenere il senso di tranquillità psicologica e fiducia reciproca. Le regole cerimoniali determinano la deferenza ed il contegno. La deferenza indica il modo in cui le persone assumono sicurezza e fiducia esprimendo apprezzamento nei confronti del destinatario attraverso i “rituali di discrezione” (volti a mantenere intatte le sfere ideali che circondano gli individui) ed i “rituali di presentazione” (utili per onorare gli individui tramite saluti, complimenti ecc.). Il contegno indica il modo in cui la gente presenta se stessa come affidabile, come individui su cui proiettare aspettative.

Concetto fondamentale nell’opera del Nostro è quello di “proprietà situazionale” che si riferisce al legame tra il significato di azioni o concetti ed il contesto nel quale essi hanno origine. Goffman, nell’esplicare tale concetto, evidenzia il fatto che gli esseri umani apprendono tale legame in maniera tacita e graduale e che, la proprietà situazionale è un concetto inscindibile da quello di “coinvolgimento” che a sua volta genera quelli di “accessibilità” e “civile noncuranza”. Il coinvolgimento si riferisce al modo in cui la gente presta o nega attenzione agli altri e, conseguentemente, l’accessibilità indica il grado di disponibilità nei confronti degli estranei e delle nuove situazioni, la civile noncuranza indica la nostra capacità di accettare la presenza di estranei pur senza prodigarci in segni di deferenza. Per meglio comprendere la proprietà situazionale possiamo pensare ad una situazione in cui essa non viene rispettata, come accade per molte malattie mentali che portano ad un contesto situazionalmente inappropriato.

La malattia mentale è legata ad un’altra opera del sociologo americano che ci permette di introdurre un altro aspetto delle sue ricerche. Tale aspetto è esplicitato in quello che probabilmente è il libro più noto di Goffman e cioè “Asylums”, scritto nel 1961. Asylums è basato su una ricerca empirica. Il manicomio è un’istituzione totale cioè un’istituzione in cui chi è internato è segregato dal resto del mondo. In situazioni del genere, la percezione che gli internati hanno di se è sottoposta a vincoli molto violenti e, di conseguenza, la loro identità è riorganizzata tramite regole imposte dall’istituzione stessa. Nel caso del manicomio, esso porta il paziente a vedere se stesso esattamente e solo come un malato di mente fissandosi così nell’identità patologica che invece andrebbe modificata.

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Intro
Unità 1   
Unità 2 

La rete come spazio sociale performativo delle identità

Unità 3       
Bibliografia
Video