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Modulo 3      L'identità in rete

La trilogia dei fratelli Wachowski ricerca con ben più complessa metodologia l’idea di spazio virtuale. I due registi ambientano la trilogia in un futuro prossimo in cui gli uomini sono prigionieri del mondo delle macchine e resi incoscienti della loro condizione dall’immersione nella realtà virtuale della Matrice (locus tipico della letteratura Cyberpunk), programma creato per illudere il genere umano sulla propria esistenza. Il primo capitolo della saga è quello che, necessariamente, approfondisce il tema della realtà alternativa: degno d’attenzione è il fatto che il conflitto contro le macchine non si svolge nella realtà, bensì all’interno della matrice stessa: il luogo irreale diventa lo sfondo necessario per concepire il sé reale. La presa di coscienza, la conoscenza, avviene solo abbandonando il mondo sensibile. Ancora una volta ritroviamo il tema della realtà alternativa da vivere per la comprensione di sé, concepita non come ambito in cui le cose si dispongono ma come mezzo in virtù del quale la posizione delle cose diviene possibile:
 le nuove tecnologie divengono un luogo di interazione molto più concreto che, nonostante non sia inscrivibile in alcune leggi fisiche, permette il diritto alla piena coscienza. La possibilità di diventare netizen, abitanti “condivisi” della rete, è alla nostra immediata portata. Ridisegnando un mondo completamente deformato dalla sola immagine virtuale che di esso rimane, i registi tentano di mostrare i rischi della globalizzazione digitale dei new media. Paventando i pericoli derivanti dalla fusione, sempre più stretta, tra identità umana e digitale, Matrix narra della derivante perdita di umanità e dell'artificializzazione del mondo naturale, sempre più svuotato dei suoi reali connotati di "luogo" e ridotto ormai ad un "non luogo". Allo stesso tempo Matrix ci mostra come potrebbe essere il futuro della Rete, un futuro carico di utopia negativa anche se, per certi versi, non molto distante dalla nostra realtà di tutti i giorni. Avalon (2001), invece, è ambientato in un mondo immaginario, un mondo in bianco e nero, i cui abitanti passano la loro vita a partecipare ad un videogioco totalmente immersivo. Ci si collega mediante un casco e si è nel gioco, in Avalon appunto, una sorta di gioco di ruolo militare con il quale viene messa in scena una guerra in piena regola. Ma passando di livello in livello non è più chiaro quale sia la realtà e quale il gioco, fino a che alla fine, il concetto stesso di realtà perde di qualunque importanza in un esistenza costruita dentro scatole cinesi virtuali.

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Intro

Tra rete e realtà

Unità 1   
Unità 2 
Unità 3       
Bibliografia
Video