L'Istituzione dell'Eucaristia

"Venuta l'ora di tornare al Padre”

che aspetta di vedere il suo rapporto,

il Cristo vuol concludere la missione

lasciandosi per sempre ai prediletti.

“Ha amato i suoi “ di quell'immenso Amore

che solo il Dio che dà gli impulsi al cuore

sa esprimere con tutta la pienezza

per rallegrar il batter di  ogni vita.

“Ha amato solo nell'amare l'uomo”

fino a spezzarsi adesso dentro un pane

e trasformare il vino nel suo Sangue.

Non è più pane il pane della cena

e non più vino il vino nella coppa

che il Cristo passa al Tutto di se stesso.

gaudiosi
I
II
III
IV
V
luminosi
I
II
III
IV
V

Lavati i piedi ai Dodici prescelti

che vuole ancor più accanto in quella notte,

il Cristo "inventa” il massimo prodigio

per iniziar con lui la nuova Pasqua.

Non è il Mar Rosso ormai a dare scampo

dall'oppressione antica dell'Egitto,

ma il nuovo pane e il vino benedetto

mutati dalla forza di un comando.

Quel Dio che fa tornare vivi i morti

e in un istante cambia l'acqua in vino

può ben mutare il nulla nel suo Tutto.

È in quell'”immenso anelito d'amore"

che a tavola per l'ultima sua cena

il Cristo si fa cibo ai commensali.

dolorosi
I
II
III
IV
V
gloriosi
I
II
III
IV
V

Bassano Jacopo 1542
L'ultima cena

Olio su tela
Galleria Borghese, Roma
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