L'Istituzione dell'Eucaristia
"Venuta l'ora di tornare al Padre” che aspetta di vedere il suo rapporto, il Cristo vuol concludere la missione lasciandosi per sempre ai prediletti. “Ha amato i suoi “ di quell'immenso Amore che solo il Dio che dà gli impulsi al cuore sa esprimere con tutta la pienezza per rallegrar il batter di ogni vita. “Ha amato solo nell'amare l'uomo” fino a spezzarsi adesso dentro un pane e trasformare il vino nel suo Sangue. Non è più pane il pane della cena e non più vino il vino nella coppa che il Cristo passa al Tutto di se stesso. |
gaudiosi |
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luminosi | |
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Lavati i piedi ai Dodici prescelti che vuole ancor più accanto in quella notte, il Cristo "inventa” il massimo prodigio per iniziar con lui la nuova Pasqua. Non è il Mar Rosso ormai a dare scampo dall'oppressione antica dell'Egitto, ma il nuovo pane e il vino benedetto mutati dalla forza di un comando. Quel Dio che fa tornare vivi i morti e in un istante cambia l'acqua in vino può ben mutare il nulla nel suo Tutto. È in quell'”immenso anelito d'amore" che a tavola per l'ultima sua cena il Cristo si fa cibo ai commensali. |
dolorosi |
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gloriosi | |
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Bassano Jacopo 1542
L'ultima cena
Olio su tela
Galleria Borghese, Roma
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