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E' la Liguria una terra leggiadra,       il sasso ardente, l'argilla pulita,      s’avvivano di pampini al sole.         E' gigante l'ulivo.                          A primavera appar dovunque la mimosa effimera.                   Ombre e sole s'alternano per quelle fonde valli che si celano al mare,     per le vie lastricate,che vanno in su, fra i campi e rose,                        pozzi e terre spaccate,                    costeggiano poderi e vigne chiuse.                 V. Cardarelli


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Le Cinque Terre che tutti conoscono, un paesaggio decantato nelle poesie di Montale e Cardarelli, oggi Parco Nazionale e cinque borghi da visitare via mare o a piedi lungo la Via dell’Amore e gli altri sentieri che le collegano: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso

Camminare su aspri sentieri per respirare l’aria di questi luoghi da sempre impregnata di salsedine, tra gli intonaci rosa e gialli sgretolati delle case costruite le una attaccate alle altre, tra i muretti e le ringhiere ornate di bouganville.
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Tramonti di Biassa e di Campiglia, un territorio aspro che gli antichi abitanti hanno sottratto al mare con grande fatica e terrazzato per renderlo produttivo. Un paesaggio ancora oggi selvaggio e ancora cinque terre: Monesteroli, Fossola, Schiara, Persico e Navone

Il golfo dei Poeti si estende da Lerici e Tellaro, sino a Portovenere e alle isole Palmaria, Tino e Tinetto. Portovenere e le isole formano il Parco dei Promontori e delle isole di Levante, isole che nonostante la vicinanza alla terraferma hanno conservato intatto ad oggi il loro habitat.  

Oltre le Cinque terre ancora piccoli borghi, Levanto e Bonassola nelle omonime baia orlate da grandi spiagge divise dal Parco dal promontorio del Mesco e ancora Framura aspra e scoscesa ma ricca di fascino con le sue piccole frazioni Anzo, Setta e Costa dominate da torri genovesi e la piccola splendida baia di Porto Pidocchio-