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Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d'orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi........osservare tra frondi il palpitare lontano di scaglie di mare mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi..............mentre scendo e salgo per queste antiche scale ripenso spesso a questi versi di Montale per chiedermi ogni volta se sia mai stato qui o se esistono altri posti come questo che possano averlo ispirato. Roventi muri d’orto, aride piane, antiche scale, e il mare: un paradiso semplice per pochi eletti, quelli che hanno la voglia e la costanza di arrivare sino qua. Il sentiero che conduce al persico è una antica scala che ad ogni curva ti offre un regalo, uno scorcio indimenticabile ora sullo scoglio ferale, ora sulle isole e nelle giornate di tramontana sino alla Corsica e alle isole toscane, ma il è silenzio, sono i profumi di antico, sono le emozioni a farla da padrone. E non vorresti risalire per non uscire dalla magia, una magia che in questi luoghi si rinnova ogni giorno, poi  la sera e la notte avanzano e bisogna risalire.......        


Campiglia - Persico (antico sentiero 11) circa 2000 scalini 45 minuti 1 ora in discesa - 1ora e mezzo/2 in salita


Da Campiglia si può scendere al mare e ad un piccolo paese chiamato Persico raccolto intorno ad un gelso, il sentiero è bello con scalini ben tenuti sino alle case Persico e solo dopo diventa ripido e franoso, ma il dislivello è molto forte e anche in autunno il sole è sempre rovente e la risalita è molto faticosa. Dunque dalla Piazza della Chiesa di Campiglia si svolta a destra, in Via Tramonti e si scende sino al ristorante la Lampara, superate le  case “Sotto la chiesa” si continua a scendere e non è più possibile sbagliare. In pochi metri il paesaggio cambia e la macchia mediterranea, le viti si sostituiscono alla folta vegetazione del versante spezzino, anche il clima è diverso, qui la tramontana  non arriva e i muretti mantengono il calore e lo diffondono nelle stagioni meno calde.  Si scende tra i rovi, erbe selvatiche e le viti ammirando l’isola delTino e nei giorni di tramontana Gorgona, Capraia e la Corsica. Il sentiero  scende dolcemente tra i vigneti fiancheggiato da una monorotaia che permette ai contadini di trasportare l’uva dall’Albana sino al piazzale  della Chiesa, sulla destra si incontrano due viottoli, non ci sono cartelli o segnali, una volta scendevano sino al mare, ma le frane li hanno interrotti, il sentiero principale scende sino al Chioso e ancora oltre sino ad un grappolo di case tra gli olivi. Il profumo dei finocchi selvatici accompagna la discesa e sembra di attraversare lo scenario  di una poesia di Montale....Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, ......Poi si giunge  vicino ad una casa ristrutturata recentemente su di una piana dalla quale si gode una splendida vista sull’isola del  Tino e si cambia pendenza, il sentiero si trasforma in una scalinata che corre ripida tra muretti a secco, vigneti e fichi d’india, e si arriva al  Persico, un piccolo nucleo di case, casette semplici costruite con tanta fatica dove ancora oggi non arriva l’energia elettrica. Da qui si  può scendere ancora sino al mare, siamo nella zona dello scoglio Aradi e scendendo possiamo scorgere in lontanza lo scoglio Ferale, ma la discesa richiede molta attenzione. Il tempo necessario per arrivare da Campiglia al mare varia secondo le vostre capacità da un minimo 40 minuti ad un’ora ma la risalita è impegnativa può richiedere molto tempo in più quindi attenzione alle ore di luce, perchè la zona non è  illuminata, non ci sono ripari in caso di pioggia e una volta scesi al mare non ci sono sentieri alternativi, traghetti ecc.ra.