INTRO
Questa è la mia terza fanfic; l'ho iniziata a scrivere prima che
terminasse la battaglia tra Kenshin e le 10 spade, perciò non sapevo
cosa sarebbe accaduto dopo, così la mia fic si discosta da quello
che poi realmente è il prosieguo del manga; beh, sennò che
fic sarebbe! ^__^
La storia che voglio narrare mi sembra piuttosto bella, spero di riuscire
bene però a cimentarmi con uno stile che non è proprio mio
(perchè, avresti uno stile tuo? NdTutti! ^^;;; ndShinta)
Buona lettura, fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! agres2000@tiscalinet.it
CAPITOLO 1
TIEPIDI RAGGI DI SOLE
Ah, ah, ah!!! Ti ho sconfitto di nuovo!!! Sei solamente un moccioso,
ritirati!
Maledetto hai barato!!! Mi hai fatto la scianghetta!! >_<
>_< Cooosa!!! Io non utilizzo questi sporchi trucchi!! Ritira subito
quello che hai detto!!
Non ci penso proprio!!! :op
Kaoru: Yahiko! Yutaro! Smettetela e tornate ad allenarvi!!
Yutaro: Sì, ma di a questo moccioso di impegnarsi di più,
così non mi diverto!!
Yahiko: >_> Ma sentilo
Finalmente la pace era tornata.
La primavera colorava tutto il paesaggio intorno alla palestra Kamiya
Kasshin, con i suoi ciliegi e mandorli di nuovo in fiore; la fresca brezza
serale allietava le giornate dei due allievi della scuola, che non facevano
altro che bisticciare e starnazzare come due oche!
Nonostante ciò la voce della natura aveva la meglio sui due piccoli
spadaccini, col cinguettio degli uccelli e lo stridere ritmico delle cicale
a fare da piacevole colonna sonora ai loro allenamenti;
Lo sguardo attento di Kaoru seguiva i due discepoli, che le facevano sì
perdere la calma ogni volta, ma che in fondo erano gli unici due allievi,
ed anche se non paganti, ormai facevano parte della famiglia!
Yutaro era finalmente tornato dalla Germania, dove era andato per far
rimettere a posto il suo braccio malandato; purtroppo i medici non hanno
potuto fare miracoli, tuttavia l'articolazione del giovane era tornata
a livelli più che accettabili grazie ad un operazione ed alle innumerevoli
cure di riabilitazione alle quali era stato sottoposto;
Una volta tornato in condizioni fisiche decenti Yutaro decise ben presto
di tornare in Giappone, per continuare a praticare l'arte del kenjutsu,
visto che in Germania non era possibile, e fu costretto così a
lasciare il padre, che aveva trovato un buon impiego in Europa al quale
non poteva rinunciare;
Tutti, compreso Yahiko, lo accolsero a braccia aperte al suo ritorno.
La differenza tra i due spadaccini però si vedeva eccome; Yahiko
si era sempre tenuto in allenamento, mentre Yutaro aveva quest' handicap
del braccio che lo limitava molto; il primo però sembrava accorgersi
di questa disparità ed evitava di impegnarsi al massimo contro
l'amico - rivale.
Sanosuke era tornato alla solita vita di prima! Sempre a bighellonare
o in cerca di risse per ricavare qualche soldo, andava in giro per il
paese con Kenshin ricordando ogni volta le sue gesta eroiche nella faccenda
di Shishio.
Anche se in realtà, egli continuava ad allenarsi nel vicino bosco,
per non perdere la micidiale potenza del suo colpo e cercare di superare
ogni volta il suo limite; sono innumerevoli le volte che Kenshin è
stato costretto a riportarlo in spalla a casa perché la nostra
"testa di gallo" era svenuta per la troppa fatica
Già Kenshin
che fine ha fatto?
Dopo la faccenda di Tokyo egli aveva intenzione di lasciare il gruppo
e ritornare al suo vagabondaggio; i sapere che molti dei suoi amici hanno
rischiato la vita per causa sua non rispecchiava le ambizioni della sua
spada a lama invertita, usata non per uccidere, ma per difendere la gente;
ma se poi questa gente doveva essere difesa da un pericolo che, anche
se non direttamente, era causato da lui?! Sicuramente Kaoru non avrebbe
corso nessun pericolo se un giorno non avesse ospitato in casa sua uno
sconosciuto samurai vagabondo
Tuttavia Kenshin era rimasto assieme agli altri; le sue riflessioni erano
in netto contrasto con i suoi sentimenti di amicizia verso il gruppo;
e specialmente verso una persona
### flashback ###
Tutto intorno era silenzio; la prima sera adombrava i contorni delle
case e anneriva le piccole finestre; Il grande sole, nascosto per metà
dai rosei monti, spargeva i suoi ultimi tiepidi raggi color porpora, sulle
cime delle alture, sui tetti delle abitazioni e si andavano a perdere
lontano, verso il mare.
Nel silenzio generale risuonavano più forte che mai i veloci passi
del samurai, che di ritorno dalla battaglia, fu subito scosso da una brutta
notizia;
Entrò di corsa nella semibuia stanzetta del casolare dove sapeva
esserci Kaoru, accompagnato da uno degli Oniwabanshu;
Ken: Cos'è successo alla signorina Kaoru??
Oniwabanshu: Non lo so, purtroppo il suo avversario era molto più
forte
La signorina Kaoru giaceva in un vecchio futon al centro della stanza,
pallida in volto; accanto a lei, una cassa di legno capovolta a mò
di comodino reggeva una candela ormai consumata dal tempo;
Lo spadaccino la guardò per un attimo, poi corse verso di lei,
si piegò sulle ginocchia e le toccò la fronte;
Ken: Maledizione
Signorina Kaoru! Si svegli!
Kenshin prese tra le braccia la ragazza, poi, scoprendole un braccio
le tastò il polso
Ken: E' molto debole, ma per fortuna è ancora viva!
Oniwabanshu: la signorina Kaoru è una donna forte
io vi lascio
soli; mi raccomando se ne prenda cura.
- la strinse più forte tra le sue braccia, mentre un ultimo raggio
di sole si faceva spazio tra le spaccature della finestra di legno, illuminando
solo il viso dei due ragazzi -
Oh signorina Kaoru
non avrei mai potuto perdonarlo
non mi
sarei mai potuto perdonare se fosse morta in questa battaglia
lei
non c'entrava niente, ed anche se il mio obiettivo era proteggerla alla
fine non ho fatto altro che metterla sempre nei guai
mi perdoni
- con un lento gesto della mano le scostò i capelli dalla fronte
e stette un po' lì a guardarla; il rischio appena passato di perderla
per sempre la faceva apparire più bella; Ken sapeva che la presenza
al suo fianco avrebbe potuto portare altri problemi a lei ed ai suoi amici,
ma ormai non voleva abbandonarli. Non voleva abbandonarla. -
Dagli occhi umidi una lacrima cadde sulla guancia della signorina.
Kaoru: Ken
Kenshin
sei tornato
Dopo un lungo sonno Kaoru aveva riaperto gli occhi e come per magia aveva
trovato davanti a sé la persona che più desiderava vedere;
Ken: Sì, signorina Kaoru, come le avevo promesso
Il sorriso dolce di Kenshin, illuminato dal poco sole che adombrava la
stanza, fu la miglior medicina per Kaoru che rispose a quel sorriso con
altrettanta dolcezza;
La ragazza stette un poco a guardarlo, nel silenzio che c'era, e che veniva
rotto di tanto in tanto dall'abbaiare dei cani e dal vento, che faceva
stormire le fronde degli alberi ai piedi delle vicine colline;
Kaoru: Ken
promettimi che sarai sempre insieme a me
promettimelo..
Ken: Sì.
Con un ultimo sorriso Kaoru si lasciò cadere tra le braccia del
samurai e si riaddormentò.
### fine flashback ###
Una mano sulla spalla la risvegliò dai suoi pensieri; era Kenshin,
appena tornato dal villaggio insieme a Sanosuke, dove erano andati a fare
delle compere;
Ken: A cosa pensava signorina Kaoru?
Kaoru: Ah! Finalmente sei tornato!! Ce ne hai messo di tempo!
Ken: Mi scusi, ma Sano si è fermato a mangiare al ristorante di
Tsubame
Sanosuke: Non voglio certo rischiare un' avvelenamento dal tuo cibo
°° e poi non è di Tsubame il ristorante, lei ci lavora
solamente!°°
Kaoru: >_< COME TI PERMETTI BRUTTO SCROCCONE!!! Sono mesi che mangi
il mio prelibato cibo a sbafo!!! °° Sei soltanto un parassita,
ecco quello che sei!!! °°°
Sano: °° Strega! °°
Ken: ^^ Si calmi signorina
Kaoru: >_> Kenshin
Ken: Gasp!
Kaoru: ...non mi dirai che hai mangiato anche tu da Tsubame!?
Ken: Ehm
ecco
non mi sembrava bello farlo mangiare da solo
# BONK!! # Impugnando la shinai per l'asta, Kaoru diede al "traditore"
il manico della spada in testa!
Ken: @_@ Ah
ma se vuole
io non ho mangiato poi così
tanto
sarei contento di mangiare anche i suoi deliziosi manicaretti
^^
Kaoru: lo spero bene per te! Ci ho messo tutta la mattinata per preparare
un pasto a voi perdigiorno!!!
Yahiko! Yutaro! L'allenamento per oggi finisce qui!
" Bleah!!!! E tu vorresti veramente che mangiassimo questa schifezza
qui!?"
Kaoru: grrrr
se non ti sta bene puoi anche non mangiare!!! Il fatto
è che ti piace, ma non vuoi darmi la soddisfazione!!
Sano: Mi piace?! Prova a chiedere agli altri!
Kaoru: Yahiko! Che te ne pare?
Yahiko: -_-
passo!
Kaoru: Yutaro
Yutaro: glom! Passerei anche io..
Kaoru: Ma..ma
Kenshin tu cosa ne pensi? Anche tu passi???
Kenshin: Eh-ehm
^_^ E' veramente ottima signorina Kaoru!
Sano: Tsk
figurati!
# TOC, TOC, TOC #
Kaoru: Sanosuke, non fai niente, almeno renditi utile e va ad aprire
la porta!
Sano: Come vuoi tu racchia!
Kaoru: °° Come mi ha chiamato?!?! >_< °°
Ken: °° Su, su! Si calmi! ^_^ °°
Sano apre la porta; di fronte a sé si ritrova un uomo di mezz'età,
i capelli brizzolati che scendevano dal suo strano cappello, vestito bene,
una specie di damerino di corte.
Sano: cosa vuole?
Uomo: c'è il signor Himura? Dovrei consegnargli una lettera.
Sano: Ken, questo pinguino vuole te!
Uomo: °° pinguino? -_- °° Tenga signor Himura; da parte
di un amico. La saluto.
L'uomo fece per tornare alla sua carrozza, ma il samurai lo fermò.
Sano: Allora Kenshin
chi ti scrive? E' una delle tue ammiratrici?
Kenshin: Guarda questo kanji: è una lettera di sfida!
POSTFAZIONE AL CAPITOLO
Non mi sembra che questo primo capitolo sia venuto male! All'inizio l'avevo
scritto in un certo modo, poi ho sviluppato di più alcuni punti,
come il flashback, rendendo un po' più particolareggiate alcune
descrizioni dell'ambiente;
Da come avevo pensato all'inizio questa storia Tsubame doveva avere un
ruolo un po' più importante
il suo negozio doveva andare a
fuoco..^^ Ma "non è così, non è più così!"
Capitolo 2 >>>
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