Il Giappone, sempre meno condizionato dalla
Costituzione pacifista imposta dagli Usa alla fine della Seconda Guerra
Mondiale, ha varato il 27.08.2015 la seconda portaerei della classe Izumo (solo
formalmente definita un 'cacciatorpediniere porta-elicotteri' per rispettare i
vincoli costituzionali), la più grande nave da guerra dalla fine della Seconda
Guerra Mondiale.
E proprio nella scelta del nome di questa seconda unità Tokyo ha commesso una
gaffe: si chiamerà 'Kaga', come l'omonima portaerei che partecipò all'attacco a
tradimento del Giappone alla flotta Usa a Pearl Harbour (7 dicembre 1941).
Portaerei poi affondata alla battaglia delle isole Midway (4 giugno 1942), la
prima grande sconfitta della Marina imperiale che ribaltò le sorti della guerra
nel Pacifico.
La Kaga entrerà in servizio nel 2017 per contribuire con il resto della flotta
giapponese (che usa ancora la stessa bandiera del 'Sole Nascente' impiegata
della Marina imperiale 70 anni fa) a far fronte alle dispute territoriali con il
colosso cinese nel Mar Cinese Meridionale. Come la gemella Izumo, è lunga 248
metri con un dislocamento di 27.000 tonnellate, ed è simile per dimensioni alla
nave ammiraglia della flotta italiana, la 'portaerei' (incrociatore-portaeromobili)
'Cavour'.
La Kaga ha un equipaggio di 470 marinai: è previsto che al momento trasporti
elicotteri e convertiplani (aerei dotati di due grandi eliche che li fanno
decollare ed atterrare come elicotteri per poi inclinarsi per passare al volo
orizzontale con un normale aereo) come l'americano Osprey. Nel prossimo futuro
trasporteranno i caccia-bombardieri stealth Usa, F-35. Nel 2017, il Giappone
potrà così contare, oltre alle due unità della classe Izumo, due più piccole
portaelicotteri della classe Hyuga da 18,300 tonnellate di dislocamento, con un
ponte d'atterraggio e decollo lungo 197 metri.
La messa in servizio di queste due nuove
portaerei (Izumo e Kaga) potrebbe rivelarsi fondamentale per difendere il
Giappone dalla crescente minaccia navale cinese, in un periodo in cui gli USA,
sotto la Presidenza Trump, potrebbero ridurre gli aiuti ai vecchi alleati e
quindi diminuire lo schermo difensivo costruito dai tempi della Guerra Fredda
contro l'influenza comunista cinese (Shinano).
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nave |
JS Kaga |
Tipo |
Incrociatore portaelicotteri |
Varo |
7.10.2013 |
Entrata in servizio |
27.08.2015 |
Lunghezza |
m 248,00 |
Larghezza |
m 38,00 |
Immersione |
m 7,50 |
Dislocamento standard |
t 19.800 |
Dislocamento a pieno carico |
t 27..000 |
Apparato motore |
4 gruppi turbine, 2 caldaie |
Velocità |
nodi 30 (56 Km/h) |
Armamento |
3 x Phalanx CIWS, 2 x SeaRAM
CIWS |
Aerei |
28 |
Elicotteri |
7 ASW e 2 SAR |
Equipaggio |
470 |
STORIA
Il 27 agosto del 2015 il Giappone ha varato
la seconda portaeromobili della classe Izumo (formalmente cacciatorpediniere
porta-elicotteri) battezzandola come previsto con il nome di una delle portaerei
che prese parte all’attacco a Pear Harbour del 7 dicembre 1941: Kaga.
La notizia ha suscitato scalpore perché il nome della nave
(che si riferisce a un’antica provincia del Giappone ora prefettura di Ishikawa)
evoca la guerra dell’Impero del Sol Levante tra gli anni ’30 e ’40 del secolo
scorso e per la rinnovata consuetudine della Marina Giapponese (Forze di
autodifesa marittime) di battezzare le navi con gli stessi nomi utilizzati nel
passato, prassi corrente in tutte le forze navali inclusa quella nipponica che
schiera molte navi che portano lo stesso nome di quelle che combatterono 70 anni
fa nel Pacifico.
La polemica appare quindi pretestuosa (il nome della
seconda unità classe Izumo era noto da tempo) e legata al forte dibattito
interno al Giappone dopo la decisione del governo di Shinzo Abe di modificare la
Costituzione per potenziare militarmente il Paese e riprendere a esportare
tecnologia militare.
Un ritorno al ruolo di “potenza militare” contestato da
alcuni a Tokyo e che desta qualche preoccupazione all’estero.
La vecchia Kaga, 38 mila tonnellate di dislocamento, venne
affondata alla battaglia delle isole Midway il 4 giugno 1942 mentre la nuova
Kaga entrerà in servizio nel 2017 per rafforzare la flotta giapponese impegnata
a far fronte alle dispute territoriali con la Cina nel Mar Cinese Meridionale.
Come la gemella Izumo, è lunga 248 metri con un dislocamento di 27.000
tonnellate (come l’italiana Cavour).
La Kaga ha un equipaggio di 470 marinai ed è previsto che
imbarchi elicotteri e convertiplani MV-22 Osprey ( 5 ordinati negli Stati Uniti)
mentre al momento non sono previsti velivoli da combattimento poiché il Giappone
non ha finora ordinato la versione Stovl del Joint Strike Fighter, l’F-35B.
Nel 2017, quando la Kaga sarà operativa, il Giappone potrà
contare su 4 portaeromobili: 2 Izumo e 2 più piccole portaelicotteri della
classe Hyuga da 18.300 tonnellate di dislocamento e un ponte di 197 metri. Dopo
queste due classi di unità è ipotizzabile che Tokyo punti a dotarsi di una
“vera” portaerei anche se il ministero della Difesa giapponese ha negato di
volere utilizzare le unità classe Izumo per trasportare velivoli ad ala fissa o,
in generale, per scopi d’attacco.
La Kaga può ospitare sette elicotteri anti-sommergibile,
velivoli in grado di rilevare la presenza dei sottomarini più sofisticati. Le
navi classe Izumo aumenteranno la capacità del Giappone “di affrontare i
sottomarini cinesi che sono diventati più difficili da individuare” aveva detto
lo scorso marzo un ufficiale delle forze armate di Tokyo al quotidiano Asahi. I
7 elicotteri anti-sommergibile saranno gli SH-60J/K prodotti da Mitsubishi – una
variante del Sikorski S-70 – imbarcati con 7 AgustaWestland MCH-101 per la
difesa antimine e compiti di ricerca e soccorso.
La nave può ospitare fino a 28 velivoli, o 14 velivoli
più grandi. Tuttavia, solo 7 di guerra anti-sommergibile elicotteri e 2 di
ricerca e soccorso gli elicotteri sono previste per il complemento aeronautica.
Per altre operazioni, 400 soldati e 50 camion da 3,5 tonnellate (o
apparecchiatura equivalente) possono anche essere trasportati. Il ponte di volo
ha 5 punti di atterraggio per elicotteri che permettono atterraggi simultanei o
decolli.
Nel 2010, Forecast International ha riferito che alcune
caratteristiche del progetto sono stati destinati a sostenere aeromobili ad ala
fissa, come il Bell-Boeing V-22 Osprey e Lockheed Martin F-35 Lightning II ; anche se né il Ministero della Difesa , né il giapponese Maritime Self -Difesa
Forza hanno menzionato la possibilità di introdurre velivoli ad ala fissa . La
nave non ha né un "trampolino" né una catapulta , caratteristiche tipiche per il
lancio di aeromobili ad ala fissa. [10] Se Izumo di classe navi dovevano operare
velivoli ad ala fissa, sarebbe limitato a STOVL (short decollo , atterraggio
verticale) dell'aeromobile, come l'F-35B. [11] |