L'ATTACCO A PEARL HARBOR
(7 DICEMBRE 1941)
"Tora! Tora! Tora!"
L'ARIZONA | LA CALIFORNIA |
L'ATTACCO A PEARL HARBOR VISTO DAGLI AMERICANI
I SOMMERGIBILI TASCABILI
(TRATTO DA "LA GUERRA DEL PACIFICO" DI B. MILLOT)
Dei 28 grandi sommergibili giapponesi che incrociavano da alcuni giorni allargo dell'arcipelago delle Hawaii, 5 del tipo I, 16 erano stati attrezzati per poter trasportare ciascuno un sommergibile tascabile.
L'idea risaliva al 1936 e si basava sul principio che un sommergibile piccolissimo sarebbe stato in grado di insinuarsi ovunque.
Quando la guerra con gli Stati Uniti divenne probabile, l'ammiraglio comandante della flotta sottomarina nipponica escogitò un piano aggiunto all'operazione di Pearl Harbor.
I sommergibili tascabili dovevano completare con i loro siluri l'opera distruttrice degli aerei.
In un primo momento, l'ammiraglio Yamamoto limitò il loro compito in ultimo,
però, lo accettò sulla base di un'attività di ricognizione e di
attacco, ma soltanto dopo l'azione degli aerei, per non compromettere
l'effetto della sorpresa.
Sebbene l'ammiraglio Yamamoto avesse insistito affinchè si prevedesse il
ricupero degli equipaggi dei sommergibili tascabili, nulla fu fatto in tal
senso e quegli uomini partirono, deliberatamente e ufficialmente senza troppe
speranze di fare ritorno.
Gli scafi avevano una lunghezza di circa 13 metri ed erano azionati
esclusivamente da un motore elettrico che assicurava loro una scarsa
velocità e un breve raggio d'azione. Avevano un equipaggio di due uomini e
trasportavano due siluri da 45° millimetri.
I 5 grandi sommergibili che li avevano a bordo giunsero nel punto in cui dovevano metterli in mare, a sole 8 miglia da Pearl Harbor, verso le 3 del mattino del 7 dicembre ora delle: Hawaii. Si vedevano chiaramente le luci sulla costa, le insegne al neon, i fari delle automobili, e a volte si udivano, pianissimo, battute di musica jazz proveniente da un dancing.
Alle 3.30 i cinque piccoli sommergibili fecero sganciare i chiavistelli dei
ganci di fissaggio e abbandonarono gli scafi-madre.
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