BATTAGLIA NAVALE DI MIDWAY
VISTA DAI GIAPPONESI
(U.S. NAVY 4 - MARINA IMPERIALE 1)
PROLOGO
Tratto dal libro
MIDWAY: The Battle That Doomed Japan di Mitsuo Fuchida Masatake Okumiya.
pubblicato da U.S. Naval Institute. Annapolis. Maryland. U.S.A.
La mattina del 26 maggio 1942, la squadra Nagumo lasciò Hashirajima. Le 21 navi che la componevano avanzarono verso sud-est, in formazione da crociera.
Niente lasciava supporre che fossero state avvistate da sommergibili nemici. Raggiunsi la mia cuccetta con la piacevole sensazione che tutto andasse bene. Purtroppo, non avrei tardato a provare una brutta delusione.
Mi ero appena addormentato, quando fui svegliato da violenti dolori addominali. Il dottor Tamai, capo medico dell' Akagi, dichiaro che si trattava di appendicite e che bisognava operare immediatamente. Sarei, dunque, diventato un semplice spettatore degli importanti avvenimenti che si preparavano ?
L 'appendicectomia fu praticata nel corso della notte stessa.
Il giorno dopo, un infermiere mi annunciò che, a mezzogiorno, ci saremmo trovati a 430 mg a sud di Tokyo e che, a quel. punto, avremmo fatto rotta verso est.
Nel frattempo, come previsto dal progetto, presero il mare altre forze navali.
Nella notte tra il 28 e il 29 maggio, le squadre giapponesi in rotta verso i loro obiettivi
incontrarono una sola difficoltà: la nebbia.
Ma, durante la giornata del 31 maggio, continuarono a succedersi i rapporti, lasciando
intendere che l'avversario sapeva già, o quanto meno sospettava fortemente, che la flotta
giapponese avanzava verso Midway. Intercettammo 180 messaggi, dei quali 72 « urgenti »; una quantità veramente eccezionale.
A 500 mg a nord-nord-est di Wotjie, un nostro aereo da ricognizione scambiò alcune raffiche di mitragliatrice con un idrovolante americano.
Era la prova che l'avversario spingeva le sue pattuglie aeree fino a 1.000 km dalla propria costa.
Sommergibili nemici furono avvistati a circa 500 mg a nord-est e a nord-nord-est di
Wake, e questo ci permise di concludere che doveva esistere uno sbarramento a circa 600 mg a sud- ovest di Midway.
Il 1° giugno, la squadra Nagumo, che precedeva di circa 600 mg il grosso della flotta, e cioè la squadra
Yamamoto, entrò in una zona dalla visibilità molto scarsa. Le nubi sembravano incollate al mare; dal cielo scendeva una pioggerella sottile.
Già le navi non si vedevano piu tra loro.
A bordo dell' Akagi, l'ammiraglio Nagumo non era certo meglio informato sui movimenti e le intenzioni del nemico di quanto fosse lo Stato maggiore della flotta. Anzi, doveva esserlo ancor meno, perché le deficienze delle sue installazioni radio-telegrafiche non gli permettevano di intercettare i messaggi americani.
Di conseguenza, non possedeva nessuna delle informazioni che avevano indotto l'ammiraglio Yamamoto a sospettare che il nemico fosse al corrente del nostro arrivo. Questa era appunto l'eventualità più temuta dal contrammiraglio Kusaka, capo di Stato maggiore di Nagumo.
Prima di salpare, infatti, aveva insistito a più riprese perché la Yamato trasmettesse all' Akagi almeno le informazioni più importanti.
Ma, non essendo sicuro al cento per cento che il nemico ci avesse scoperti, lo Stato maggiore della flotta continuava a sperare di poter sfruttare ancora il prezioso vantaggio della sorpresa, e di conseguenza manteneva il silenzio radio.
Il 2 giugno, all'alba, la foschia incontrata il giorno prima dalla squadra Nagumo si era ormai mutata in nebbia molto densa, Neanche i proiettori più potenti riuscivano a lacerare quella coltre opaca.
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