BATTAGLIA NAVALE DEL MAR DEI CORALLI
(BATTLE OF CORAL SEA)
(4-8 MAGGIO 1942)
STORIA DELLA BATTAGLIA NAVALE DEL MAR DEI CORALLI
(HISTORY OF THE NAVAL BATTLE OF CORAL SEA)
L'OPERAZIONE MO
(TRATTO DA "LA GUERRA DEL PACIFICO" DI B. MILLOT)
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il progetto Mo non costituiva un'improvvisazione. I suoi molteplici obiettivi figuravano già nel piano iniziale del 1938, anche se, relativamente a essi, non era stata stabilita alcuna data.
Questa eventuale espansione dipendeva da troppi risultati ottenuti in occasione delle conquiste della prima e della seconda fase, perchè lo stato maggiore generale giapponese avesse potuto fissarne la scadenza.
Nella seconda metà d'aprile, i piani definitivi furono accettati dagli stati maggiori dell'esercito e della marina.
L'operazione Mo si suddivideva in quattro azioni distinte. Anzitutto, un piccolo corpo di spedizione avrebbe occupato, il 3 maggio, il modesto porto di Tulagi, 25 miglia appena a nord di Guadalcanal, nelle Salomone meridionali, per stabilirvi una base aeronavale vicina al nuovo teatro di operazioni.
Questa base avrebbe fatto sì che la maggior parte del Mar dei Coralli venisse a trovarsi nel raggio d'azione degli idrovolanti da ricognizione con base a Tulagi.
Il piccolo corpo di spedizione avrebbe avuto inoltre il compito di occupare anche le isole Nauru e Ocean, ricche di giacimenti di fosfati poi, a una squadra più importante, sarebbe stato affidato il compito d sbarcare, il 7 maggio, truppe dell'esercito e della marina a Port Moresby, mentre un'unità di appoggio avrebbe stabilito un'altra base di idrovolanti nelle isole Louisiade.
In ultimo, a una forza d'urto sarebbe toccata la missione di intercettare e distruggere ogni opposizione aerea navale americana.
Per realizzare questo programma, le forze giapponesi si sarebbero suddivise come segue: il gruppo di occupazione di Tulagi, comprendente posamine Okinoshima, il trasporto ausiliario di idrovolanti Kiyokaw Maru, i 4 cacciatorpediniere della 228 divisione, Kikuzuki, Minazuk e Yuzukt, 2 cargo e vari piccoli mezzi navali ausiliari, si sarebbe riunito in prossimità dell'isola Florida, non lontano da Guadalcanal.
La forza di occupazione di Port Moresby si sarebbe concentrata a Rabaul all'inizio del mese dì maggio; essa sarebbe stata costituita da 11 trasporti di truppe e materiale, dalla 6° flottiglia di cacciatorpediniere condotta dall'incrociatore leggero Yubari e raggruppante il Mutsuki, lo Yayoi, l'Uzuki, l'Asanagi, l'Oite e lo Yunigi, nonchè dragamine e navi.
Il piccolo gruppo di appoggio ravvicinato, che doveva stabilire una base idrovolanti nelle Louisiade, si sarebbe costituito intorno alla nave trasporto ausiliaria di idrovolanti Kamikawa Maru e al posamine Tsugaru e avrebbe anch'esso raggiunto Rabaul.
Nell'isola Shortland, a sud di Bougainville, il contrammiraglio Aritomo Goto avrebbe aspettato con la sua flotta di copertura comprendente la portaerei leggera Shoho, i 4 incrociatori pesanti Aoba, Kinugasa, Kako e Furukata della 6° divisione, i 2 incrociatori leggeri Tenryu e Tatsuta e il cacciatorpediniere Sazanami. .
Tutte queste unità avrebbero formato la quarta flotta nipponica agli ordini del vice ammiraglio Shigeyoshi Inouye, comandante in capo del settore del Pacifico sud-occidentale, con la responsabilità dell'operazione Mo.
Per consentire però all'ammiraglio Inouye di fronteggiare un'eventuale reazione americana, l'ammiraglio Yamamoto gli avrebbe inviato, da Truk nelle Caroline, una forza d'urto comprendente la 5° divisione del contrammiraglio Chuiki Rara con le grandi portaerei Shokaku e Zuikaku, la 5° divisione di incrociatori pesanti Myoko e Haguro del vice ammiraglio Takeo Takagi, che avrebbe assunto d'altro canto il comando superiore di questa forza, essendo il più anziano nel grado più ' elevato, la flottiglia di 6 caccia torpediniere Asashio, Arashio, Arare, Kagero, Shiranuki e Kasumi, e alcune navi ausiliarie.
Questa flotta sarebbe discesa da Truk passando ad est delle Salomone, avrebbe girato intorno a esse da sud, e si sarebbe portata ad ovest per intercettare il nemico e bombardare in seguito le città costiere australiane di Coen, Cooktown e Townsville, punti terminali della vitale linea di comunicazione Stati Uniti-Australia, e, in ultimo, l'isola Thursday a nord.
Inoltre, l'ammiraglio Inouye avrebbe potuto disporre della venticinquesima flotta aerea, comandata da Sadayoshi Yamada e forte di 60 caccia zero, di 48 bombardieri tipo 96 Nell e di 26 idrovolanti da ricognizione, che si sarebbero suddivisi tra le basi di Rabaul, Lae, Salamaua e Buna.
Questa forza aerea avrebbe effettuato bombardamenti su Port Moresby il 5 e il 6 maggio allo scopo di preparare il terreno allo sbarco previsto per il giorno 7.
Lo schema essendo stato definito, nulla sembrava potersi opporre a questo nuovo balzo in avanti del Giappone. L'ammiraglio Inouye nu- triva però qualche apprensione.
La nuova offensiva non sarebbe potuta essere una ripetizione delle precedenti operazioni di sorpresa, perchè, da un canto, l'aviazione australiano-americana, valutata a circa 200 apparecchi, era attivissima e sorvolava spesso le basi nipponiche, rendendo impossibile ogni sorpresa, e, dall'altro, alcune informazioni segnalavano la presenza, nel Mar dei Coralli, di una portaerei americana che i giapponesi supponevano essere la Saratoga.
Per l'ammiraglio nipponico, tutto ciò era assolutamente logico. Sarebbe stato inconcepibile, infatti, che gli americani rimanessero indifferenti di fronte a un attacco che minacciava in modo così diretto l'Australia.
In assenza della sorpresa, il vantaggio sarebbe consistito nella superiorità materiale e tecnica, e soprattutto nella prontezza di chi avrebbe scoperto per primo l'avversario.
Nonostante tali apprensioni, l'ammiraglio Inouye rimaneva ugualmente ottimista, perche sapeva che avrebbe disposto di una sufficiente superiorità tanto in navi quanto in aerei, così come in equipaggi super-addestrati, mentre agli americani, all'opposto, sarebbe ancora mancata l'esperienza di questo genere di combattimento. L'ammiraglio Inouye si aspettava quindi una reazione americana.
Pensava che quest'ultima avrebbe avuto luogo lungo una direttrice nord-sud, che avrebbe potuto intercettarla e distruggere le forze nemiche in proso simità del parallelo dal quale erano attraversate l'isola Rennel e l'isola Deboyne, grazie alla tenaglia formata dalle forze di Goto a ovest e da quelle di Takagi a est; ciò avrebbe consentito al gruppo di invasione di insinuarsi, attraverso il passaggio Jomard, fino a Port Moresby.
Questo era il dispositivo giapponese, e si aspettava soltanto l'ordine di esecuzlone.
In campo americano, si paventava, sin dall'inizio del mese di aprile una nuova spinta nipponica e l'ammiraglio Nimitz (CINCPAC) riteneva esservi molte probabilità che essa dovesse prodursi nella direzione di Port Moresby, posizione difensiva chiave, e futuro punto di partenza offensivo alleato; ma questa era allora soltanto una supposizione.
Doveva dimostrarsi esatta. Il 17 aprile i servizi informazione americani intercettarono numerosi radiotelegrammi giapponesi e, grazie alla conoscenza loro codice, riuscirono a decifrarli stabilendo che un'operazione aeronavale era imminente, che avrebbe avuto luogo il 3 maggio, e che vi avrebbero partecipato 3 portaerei.
L'informazione era importante, ma rimaneva da indovinare l'obiettivo.
La portaerei Yorktown dell'ammiraglio Fletcher era allora la sola nave questo tipo presente nel Mar dei Coralli, e costituiva, con la sua scorta la Task Force 17.
La portaerei Lexington, del contrammiraglio Fitch, salpò da Pearl Harbor il 16 aprile e raggiunse, il 10 maggio, la Yorktown nel punto di riunione stabilito a ovest delle Nuove Ebridi.
Un terzo gruppo doveva venire a rafforzarle: si trattava della Task Force 44 del contrammiraglio inglese J.C. Crace, formata da 5 incrociatori, 4 dei quali australiani.
Questa forza dipendeva direttamente dal comando locale del vice ammiraglio Herbert F. Leary e del generale MacArthur.
L'ammiraglio Nimitz non poteva fare di più, stava preparando, d'altronde, lo scontro che avrebbe avuto luogo nei paraggi delle Hawaii.
Il 1° maggio, alle 6.15, le 2 portaerei americane si riunirono, circa 250 miglia a ovest di Spirito Santo, e passarono agli ordini del contrammiraglio Fletcher.
Le navi furono rifornite di nafta in mare dalle petroliere Neosho e Tippecanoe e si prepararono al combattimento.
Contrarily to how much it could be thought, the project Mo didn't constitute an improvisation.
His manifold objectives already showed up in the 1938 initial floor, even if, relatively to them, some date had not been established.
This possible expansion depended on too many results gotten on the occasion of the conquests of the before and of the second phase, because the state most greater Japanese general had been able to fix its expiration.
In the second halves April, the definitive plans were approved from the most greater states of the army and the harbor.
The operation Mo was divided in four actions lists. Indeed, a small expeditionary force would have occupied, on May 3, the modest one I bring of Tulagi, 25 miles as soon as to north of Guadalcanal, in the southern Salomones, to establish you a near air-sea base to the new theater of operations.
This base would have done yes that the most greater part of the Sea of the Corals came to be himself/herself/themselves in the ray of action of the recognition hydroplanes with base to Tulagi.
The small expeditionary force would have had besides the assignment to also occupy the islands Nauru and Ocean, rich of layers of phosphates then, to a team more important, the assignment would have been submitted d to disembark, on May 7, troops of the army and the harbor to Port Moresby, while an unity of support would have established another base of hydroplanes in the islands Louisiade.
In last, to a strength of bump the mission would be touched to intercept and to destroy every opposition aerial naval American.
To realize this program, Japanese strengths would be divided as it follows: the group of occupation of Tulagi, comprendente posamine Okinoshima, the auxiliary transport of hydroplanes Kiyokaw Maru, the 4 destroyer of the 228 division, Kikuzuki, Minazuk and Yuzukt, 2 freighters and launchings small auxiliary naval means, would be gathered in proximity of the island Florida, not away from Guadalcanal.
The strength of occupation of Port Moresby would be assembled to Rabaul to the beginning of the month day May; it would have been constituted by 11 transports of troops and material, from the 6° flotilla of destroyer conducted by the light cruiser Yubari and raggruppante the Mutsuki, the Yayoi, the Uzuki, the Asanagi, the Oite and the Yunigi, as well as mine-sweeper and ships.
The small group of brought closer support, that had to establish a base hydroplanes in the Louisiades, would be constituted around the ship transport auxiliary of hydroplanes Kamikawa Maru and to the posamine Tsugaru and it would also have it reached Rabaul.
In the island Shortland, to south of Bougainville, the rear-admiral Aritomo Goto would have waited with his/her fleet of coverage comprendente the light aircraft carrier Shoho, the 4 heavy cruisers Aoba, Kinugasa, Kako and Furukata of the 6° division, the 2 light cruisers Tenryu and Tatsuta and the destroyer Sazanami. .
All these unities would have formed the fourth fleet nipponica to the orders of the deputy admiral Shigeyoshi Inouye, commander in head of the sector of the south-western Pacific, with the responsibility of the operation Mo.
To allow however the admiral Inouye to face a possible American reaction, the admiral Yamamoto would have sent him, from Truk in the Carolines, a strength of massive comprendente the 5° division of the rear-admiral Chuiki Rara with the great aircraft carriers Shokaku and Zuikaku, the 5° division of heavy cruisers Myoko and Haguro of the deputy admiral Takeo Takagi, that would have assumed of other song the superior command of this strength, being the most elderly in the most elevated degree, the flotilla of 6 fighters torpediniere Asashio, Arashio, to Plough, Kagero, Shiranuki and Kasumi and some auxiliary ships.
This fleet would be come down by Truk passing to east of the Salomones, you/he/she would have turned around them from south, and to west would be brought for intercepting the enemy and to bomb subsequently the Australian coastal cities of Coen, Cooktown and Townsville, aims terminal of the vital line of communication States United-Australia, and, in last, the island north Thursday.
Besides, the admiral Inouye would have been able to have the venticinquesima you/he/she aerial, commanded by Sadayoshi Yamada and strong of 60 fighters zero, of 48 bombardiers type 96 Nells and of 26 recognition hydroplanes, that would be divided among the bases of Rabaul, Lae, Salamaua and Buna.
This aerial strength would have effected bombardments on Port Moresby 5 and on May 6 to the purpose to prepare the ground to the anticipated unloading for the day 7.
The scheme having been defined, nothing seemed to be able him to oppose to this new leap in before of Japan. The admiral Inouye nu - triva however some apprehension.
The new offensive would not be been able to be a repetition of the preceding operations of surprise, because, from a song, the Australian-American aviation, valued to around 200 instruments, it was active and thick sorvolava the basic nipponiches, every surprise making impossible, and, from the other, some information signalled the presence, in the Sea of the Corals, of an American aircraft carrier that the Japanese supposed to be the Saratoga.
For the admiral nipponico, all of this was absolutely logical. You/he/she would have been inconceivable, in fact, that the Americans remained in front of an attack that threatened in so direct way Australia indifferent.
In absence of the surprise, the advantage would have consisted in the material superiority and technique, and especially in the promptness of whom would have discovered for first the adversary.
Despite such apprehensions, the admiral Inouye remained equally optimist, because he knew that you/he/she would have had an enough superiority so much in ships how much in airplanes, as in super-trained crews, while to the Americans, to the opposite one, the experience of this kind of fight would be missed still. For the admiral Inouye was waited therefore an American reaction.
He/she thought that this last would have taken place along a manager north-south, that would have been able to intercept her/it and to destroy the hostile strengths in proso simità of the parallel from which the island Rennel and the island Deboyne was crossed, thanks to the pliers formed by the strengths of Goth to west and from those of east Takagi; this would have allowed the group of invasion to insinuate himself/herself/themselves, through the passage Jomard, up to Port Moresby.
This was the Japanese device, and for the order of esecuzlone was waited only.
In American field, he feared, since the beginning of the month of April a new push nipponica and the admiral Nimitz (CINCPAC) it held to be you a lot of probabilities that it had to take place himself/herself/themselves in the direction of Port Moresby, position defensive key, and future point of departure offensive allied; but this was only then a supposition.
It had to prove himself/herself/themselves exact. On April 17 the services information American they intercepted numerous Japanese radiotelegrammi and, thanks to the knowledge their code, succeeded in deciphering establishing them that an air-sea operation was imminent, that would have had place on May 3, and that 3 aircraft carriers would have participated you.
The information was important, but he/she remained to guess the objective.
The aircraft carrier Yorktown of the admiral Fletcher was then the only ship this present type in the Sea of the Corals, and it constituted, with his/her escort the Task Force 17.
The aircraft carrier Lexington, of the rear-admiral Fitch, it set sail from Pearl Harbor on April 16 and it reached, on May 10, the Yorktown in the point of reunion established to west of the New Ebridis.
A third group had to come to strengthen her: it dealt with the Task Force 44 of the rear-admiral English J.C. Crace, formed by 5 cruisers, 4 of which Australians.
This strength directly depended on the local command of the deputy admiral Herbert F. Leary and of the general MacArthur.
The admiral Nimitz could not do more, you/he/she was preparing, of however, the clash that would have taken place in the parts of the Hawaii.
On May 1°, at 6.15 o'clock, the 2 American aircraft carriers gathered him, around 250 west miles of Spirit Saint, and they passed to rear-admiral Fletcher's orders.
The ships were supplied of naphtha in sea from the oil-tankers Neosho and Tippecanoe and they prepared him to the fight.
BATTAGLIA NAVALE DEL MAR DEI CORALLI (NAVAL BATTLE OF CORAL SEA)
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