QUESTA E' GIA' ORA LA MIA CASA...
14 Febbraio 2004
"Potro' entrare qui solo dal primo novembre, ma questa e' gia' ora la mia
casa, la mia famiglia".
Stralci dell'intervento di Romano Prodi. "Si puo' fare dell'ironia''
sull'impegno per la lista unitaria, ma mentre altri si dividono noi
camminiamo insieme, per costruire una nuova classe di governo".
Il presidente della Commissione europea Romano Prodi, nel suo intervento
alla convention della lista unitaria di centrosinistra, sollecita per il
governo del Paese ''proposte e impegni seri e veri'' e ''non false promesse
con cui si possono anche vincere le elezioni, ma si inganna il paese''.
Romano Prodi, parlando dell' introduzione dell' euro, definito ''un
messaggio politico di nuova sovranita' e il segno visibile della nuova
realta''' del continente, ricorda le ansie di quanti, prima dell'
introduzione della moneta unica, chiedevano ''E' vero che spariranno il
franco, il marco...'' e, con una punta di ironia, aggiunge: ''Sulla lira non
ho ricevuto domande''. Il presidente della Commissione Europea ricorda un
incontro con il presidente cinese, Jiang Zemin, che, nell'elogiare l'
introduzione della moneta unica, gli aveva detto che il suo Paese ''avrebbe
cercato di accrescere le riserve in euro fino a pareggiare quelle in
dollari, perche' - mi ha spiegato - 'non voglio vivere in un mondo unipolare,
voglio vivere in un mondo multipolare'''.
Prodi difende la scelta dell'euro fatta dal governo dell'Ulivo e ricorda che
dal '96 in poi l'Italia fu risanata senza ''artifici ne' condoni''. Un
chiaro riferimento, quello del presidente della Commissione europea durante
l'intervento alla Convenzione della Lista Uniti nell'Ulivo, alle politiche
economiche adottate dal governo di centrodestra.
''L'euro ha segnato la fine delle svalutazioni competitive, che hanno
influito per tanti anni sulla nostra economia e che ci ha obbligato ad
azioni coerenti anche se molto dolorose. In pochi anni abbiamo risanato il
bilancio pubblico, senza artifici e senza condoni -ha detto scandendolo e
ripetendolo per tre volte- e quando e' stata l'ora di fare sacrifici,
l'abbiamo fatto chiamandoli con il loro nome. E quando abbiamo imposto una
tassa l'abbiamo chiamata imposta per l'Europa, perche' questo era il prezzo
del nostro risanamento. Solo grazie all'euro -ha concluso Prodi- possiamo
ridare fiducia all'Italia, solo grazie all'euro potremo dire che possiamo
risvegliare la Cina che c'e' in noi''.
"Ricordo come, nel periodo di preparazione all'euro, in momenti difficili il
ministro del tesoro americano venne a Roma per aiutare l'Italia in modo
concreto".
"Noi possiamo rimettere indietro i prezzi che sono scappati".Prodi torna
sulla polemica sui prezzi che lo contrappone a Silvio Berlusconi. "Il
mercato - dice - per essere libero non può essere senza controlli". Il
presidente della Commissione Ue sottolinea che "certo, rimettere indietro i
prezzi che sono scappati è un po' come riportare il dentifricio dentro al
tubetto". Poi aggiunge: "Ma noi lo possiamo fare, perché sappiamo che esiste
il mercato, ma che esiste anche il Governo".
"E' triste constatare che per la prima volta la politica europea non può
contare sull'Italia e che nemmeno l'Onu può fare affidamento sull'appoggio
della tradizione multilaterale italiana. Si sta cercando di insinuare un
veleno antieuropeo per essere filo-americani - ha aggiunto Prodi - ma io
dico che senza dignità non c'è alleanza".
''Non basta coltivare relazioni personali per supplire alla mancanza di
visione e di ruolo della nostra Italia'': Romano Prodi, parlando del ruolo
dell' Italia in Europa, sottolinea che il nostro paese ha perduto ''una
linea di politica estera non sostituita da un' altra linea che guardi al
futuro''. ''Il 12 giugno si votera' per l' Europa e sull' Europa: da una
parte ci saremo noi europeisti e dall' altra gli euroscettici, tra cui molti
che pretendono di essere gli eredi di De Gaspari, Schumann e Adenauer''.
Servono regole al mercato. E' questa la ferma convinzione di Romano Prodi.
''Sapremo dire dei si' e dei no -dice il presidente della Commissione
europea alla convention della Lista unitaria- Perche' esiste il mercato, ma
esiste anche il governo''.
''Il Paese e' con noi. Sono con noi quelli che vogliono costruire insieme il
futuro -prosegue Prodi- noi non nascondiamo le sofferenze delle famiglie, ma
ci mettiamo fianco a fianco alle famiglie per risolvere i loro problemi''.
"Per la prima volta la politica europea non puo' contare sull'Italia". Prodi
torna a ribadire la necessita' del multilateralismo nel governo del mondo:
"Quando lo sostenevamo non eravamo vecchi, ma saggi: nessun da solo puo'
portare pace e democrazia, questa e' la lezione che viene dall'Iraq".
Ora sappiamo che il multilateralismo non era frutto della saggezza dei
vecchi, ''ma della lungimiranza, perche' ora emerge con chiarezza che
nessuno da solo, anche se puo' vincere la guerra, puo' portare la pace e la
democrazia. Questa e' la lezione che ci viene dall' Iraq''.
Far scendere i prezzi schizzati in alto, ad un Livello piu' basso e' un po'
"come cercare di rimettere il
Dentifricio dentro al tubetto". Dal palco del palalottomatica il Presidente
della commissione europea, trova anche Modo di rintuzzare le critiche che il
governo della cdl gli ha Mosso in tema di euro. Prodi ironizza: ben
difficile ora, dopo Non avere governato i prezzi, cercare di tornare
indietro. Ma Non e' tutto. Prodi ricorda che l'euro ha obbligato il suo
Stesso governo ad "azioni coerenti", ha risanato il bilancio Senza artifici
e senza condoni". Prodi lo ripete due volte e Scandisce bene le parole tra
gli applausi: "senza condoni", Dice. Ci tiene a sottolineare poi che il suo
governo "quando e' Stato necessario ha chiesto sacrifici" e li ha chiamati
proprio Cosi': "sacrifici", senza finzioni. Il suo governo ha chiesto agli
Italiani di pagare "la tassa per l'europa, e il paese, intero, ha Risposto
positivamente". "e solo grazie all'euro- ribadisce- Possiamo ridare fiducia
al paese. Solo grazie all'euro possiamo Risvegliare la cina che c'e' ancora
in noi. Lo ripeto: solo in Due paesi d'europa l'euro ha fatto lievitare i
prezzi. Ma solo In un paese questo fenomeno si e' accompagnato alla
stagnazione Economica. Questo paese e' l'italia. Dove non ci sono stati
Controlli solo perche' non si vuole capire che il mercato per Essere libero
ha bisogno di controlli".
La coalizione di centrosinistra "deve dotarsi di un programma forte, onesto
e vero. Non una falsa promessa con cui si vincono le elezioni ma si inganna
il Paese". E' questo l'auspicio di Romano Prodi. Prodi ha poi ringraziato
Giuliano Amato per essersi assunto il compito di scrivere il programma.
''A questa Europa noi portiamo il contributo di un impegno serio. Un impegno
che io per primo sono chiamato a onorare fino in fondo'': Romano Prodi
spiega cosi' il perche' della sua decisione di non candidarsi alle Europee.
''Per questo, pur di fronte a tante amichevoli e motivate pressioni ho
deciso di rispondere no'' ad una mia candidatura alle Europee.
Il voto delle elezioni europee di giugno sara', secondo Romano Prodi, un
voto di scelta tra uno schieramento europeista e un altro antieuropeista.
''Per la prima volta la politica europea non puo' contare sull'Italia -dice
Romani Prodi alla convention della Lista unitaria- perche' sull'europa siamo
divisi. A giugno si votera' per l'europa e sull'europa. Loro -dice rivolto
al centrodestra- sono euroscettici e lo sono molti tra quelli che pretendono
di essere eredi di Adenauer e De Gasperi''.
C'e' bisogno di un programma, "un programma forte, Ma onesto e vero. No ad
una falsa promessa con cui si possano Eventualmente vincere le elezioni ma
si inganna il paese".
Si dice ''indignato'', Romano Prodi, dal ''sottile veleno che si si sta
cercando di insinuare tra gli italiani''. Un veleno, che vuol far credere
che: ''per essere filoamericani si deve essere antieuropeisti. Questo non e'
vero e ne e' convinta anche la parte piu' illuminata degli americani''.
''Chi dipinge scenari a tinte fosche e contrapposizioni da guerra fredda fa'
una descrizione di fantasia. Una fantasia malata. A chi predica la chiusura
di nazioni ripiegate in se stesse, il rifiuto delle regole di buona finanza,
il disinteresse per il malessere dei meno fortunati noi rispondiamo che le
nostre proposte sono diverse''.
La mobilitazione comune a tutti i paesi dell'Unione contro la guerra in Iraq
e' stata, secondo Romano Prodi, uno dei primi segnali della nascita di un
popolo europeo: ''la mobilitazione contro la guerra e' stata la stessa a
Roma, a Parigi, a Berlino, a Bratislava - dice il presidente della
Commissione europea alla Convention della Lista unitaria- E' stata la stessa
sebbene i governi dei vari paesi avessero linee diverse, se non opposte, in
merito alla guerra in Iraq. E' stato un fatto impressionante. Il segno della
formazione del popolo europeo. Come dico io, piano piano, si va formando e
noi dobbiamo aiutare alla formazione di questo grande popolo europeo''.
''Si puo' fare dell'ironia'' sull'impegno per la lista unitaria, ''ma mentre
altri si dividono noi camminiamo insieme, per costruire una nuova classe di
governo''. A queste parole di Romano Prodi la platea dell'Eur gli tributa
una standing ovation, cosi' come quando Prodi dice: ''Potro' entrare qui
solo dal primo novembre, ma questa e' gia' ora la mia casa, la mia famiglia''.
"Restero' fino all'ultimo giorno del mio mandato, fino al 31 ottobre, a
Bruxelles, per mantenere fede al giuramento fatto. analogo, spero, sara' il
comportamento dei capi degli esecutivi nazionali. di tutti i capi". il
presidente della commissione europea, non fa nomi, ma il suo messaggio e'
chiaro. lui ha rinunciato a guidare la lista unitaria nonostante le
pressioni "politicamente motivate", nonostante le pressioni amichevoli. la
stessa cosa facciano gli altri: "lo facciano tutti i capi dgeli esecutivi
nazionali (silvio berlusconi compreso, ndr), per il rispetto che e' dovuto
alle loro istituzioni nazionali e, lasciatemelo dire, ai cittadini".
Una pioggia di coriandoli verdi, rossi e blu e' caduta sul catino del
Palasport al termine del discorso di Romano Prodi, che ha concluso la
convention della Lista Unica. A fine discorso, durato 50 minuti, tutti i
leader della Lista sono saliti sul palco, dove sventolavano gia' tutte le
bandiere della nuova Unione Europea a 25, mentre risuonavano le note dell'
Inno alla gioia di Beethoven.
(dalle agenzie di stampa)