In viaggio per Siena

Da mesi aspetto questo momento... e finalmente eccoci tutti quanti davanti il piazzale della scuola. È il 6 maggio e dopo l’alzataccia delle 5:00 mi trovo davanti la mia scuola con quasi tutti i miei compagni entusiasmati dall’idea della gita. La partenza del pullman è prevista alle 6:00 ma di esso non c’è traccia; aspettiamo con la paura di non partire più, ma dopo 40 minuti, finalmente arriva. Sistemiamo i bagagli, salutiamo i genitori e appena saliti, partiamo. Le classi presenti sono: la seconda D, la seconda L, la seconda B e la prima B, ma di quest’ultima ci sono solamente 4 alunni. Viaggiamo per circa quattro ore con una sosta in autogrill a Roma. Il viaggio è un po’ noioso, perché devo stare tutto il tempo seduto e posso comunicare soltanto con il compagno di sedile. Verso mezzogiorno arriviammo a Siena, dove incontriamo anche la figlia della nostra accompagnatrice prof. Saddò che, insieme alle altre insegnanti Lena, Combatti e De Rubeis, ci fa da guida. La nostra prima tappa è Piazza Duomo, dove vi si trovava il Duomo di Siena, una struttura di stile romano-gotica, maestosa ed imponente che fu fino al 913 la residenza del Vescovo. In origine possedeva quattro torri di cui una è l’attuale campanile e la sua cupola fu completata nel 1263. Vi rimaniamo per circa mezz’ora, facendo foto e compere. Poi proseguiamo per il Battistero, struttura di stile gotico, realizzato tra il 1316 e il 1325 con marmo, bronzo e smalto ed abbiamo l’opportunità di visitarlo all’interno. Dopo una lunga camminata e un lungo shopping, arriviamo alla fortezza di Siena, un piccolo parco dove pranziamo e giochiamo. Nel pomeriggio raggiungiamo il luogo più noto e famoso: Piazza del Campo, dalla sua forma a conchiglia, ove sostiamo oltre un’ ora, passeggiando e facendo altri acquisti. In questa piazza ogni anno si svolge l’attesissimo Palio di Siena, una corsa di cavalli che coinvolge tutte le contrade della città e attira moltissimi turisti . Lasciata Siena raggiungiamo Monteriggioni, un piccolissimo paesetto, molto suggestivo, circondato da mura. Lo giriamo per tre quarti d’ora in lungo e largo , ma possedendo solo quattro stradine, passiamo il tempo a percorrerle più volte. Ormai è quasi sera e finalmente ci dirigiamo verso Chianciano, città termale dove si trova il nostro albergo, il “Macerina”. All’arrivo ci consegnano le chiavi della stanza, posiamo i bagagli e ceniamo. Non siamo l’unica scolaresca in l’hotel ce n’è anche un’altra di cui non sappiamo la provenienza. Dopo aver incontrato tutti i compagni girando per varie stanze, a mezzanotte andiamo a dormire. La mattina seguente, dopo aver fatto colazione e preparato i bagagli, ci dirigiamo verso Pienza, conosciuta anche per il suo pecorino. Essa, fino al 1462 era nota con il nome di Corsignano, ma tutto cambiò con la nascita di Enea Silvio Piccolomini che 53 anni dopo divenne papa Pio II. In questa città ci danno l’opportunità di visitarla per conto nostro e scopriamo che all’inizio di ogni stradina c’è scritto, su un blocco di marmo, il nome della via: Via della Fortuna, Via dell’Amore, Vicolo Stretto... ci incontriamo in piazza e con il pullman proseguiamo per Montepulciano, cittadina posta in cima ad una salita; lì, raggiungemmo la piazza principale. Il paese non ci entusiasma molto, per questo ce ne andiamo subito. Raggiungiamo il “Macerina” per pranzare e ripartire in direzione di Cassino. Lungo il percorso, dopo tre ore di viaggio, sostiamo ai giardini di Bomarzo, visitando il parco dei mostri e giocando con i compagni. Purtroppo verso le 17.00 ripartiamo e dopo qualche ora di viaggio ci fermiamo all’autogrill di Roma per cenare. La cena è molto bella perché ci riuniamo tutti in due tavoli e ci divertiamo molto. Risaliamo in pullman... ed eccoci di nuovo davanti il piazzale della scuola ansiosi di raccontare tutto alle nostre famiglie.

Cristian Francescone - II D Scuola Media “Di Biasio”  Cassino

Precedente Home Su Successiva

In questo numero

Ci sono portici e portici

...a Cassino...

...a Innbruk e...

...a Bolzano

Siena e dintorni in due giorni

In viaggio per Siena

E per finire... Ciao, cara scuola