Non è una favola, ma comunque ha un lieto fine 

L'orco Shrek conquista tutti 

Un successo di Spielberg anche nel film di animazione 

Il film, dal titolo Shrek, uscito nel 2001, per la regia di Andrew Adamson e Vicky Jenson, è ispirato al libro illustrato di William Steig ed è stato realizzato dalla Dreamworks e dalla PDI che hanno stabilito, grazie a tre anni di duro lavoro, un nuovo standard per i film di animazione. Questa la trama: Shrek, un orco verde dai modi poco raccomandabili che vive da solo in una palude, e soprattutto solo vuole restare, vede un bel giorno la sua dimora invasa dai personaggi delle favole (Cenerentola, Pinocchio, fatine e gnomi ...) scacciati dal malvagio Lord Farquad. Quest'ultimo promette di restituirgli la privacy perduta, se, in cambio, riuscirà a liberare la bella principessa Fiona tenuta prigioniera in un castello incantato da un terribile drago, in modo da poterla sposare e acquistare gli ambiti titoli nobiliari. Ad aiutare Shrek nell'ardua impresa ci sarà Ciuchino, un mulo parlante che diventerà anche il primo vero amico dell’orco. Inutile dire che i nostri eroi riusciranno a sottrarre dalle grinfie del drago la principessa; durante il tragitto verso casa, Shrek si innamora della compagna di viaggio ma, a causa di un sortilegio tanto inusitato quanto efficace di cui la rediviva principessa è vittima, l’amore tra i due sembra essere una chimera. Nel concitato e rocambolesco finale in cui la principessa si rivelerà essere una dolce orchetta, i due riescono, vincendo i rispettivi timori, a coronare il loro sogno d’amore festeggiando insieme all’allegra compagnia di vivaci amici "inanimati", con balli e canti scatenati, la loro tenerissima unione. I personaggi di Shrek sono spiritosi ed eccentrici e danno vita ad una favola-fiaba moderna fuori del comune. Infatti nel film vengono capovolti alcuni personaggi e alcune situazioni ritenuti "intoccabili" nelle storie tradizionali. Qui tutto accade al contrario: il principe azzurro è un ometto basso e senza cuore, capo di un governo totalitario i cui sudditi vivono a comando; la dolce principessa rutta in modo poco aggraziato; il drago è femmina per la prima volta e l’orco verde è irascibile e anche molto dolce. Alcune divertenti trovate poi come Geppetto che vende Pinocchio per pochi spiccioli, i tre porcellini ballerini di danza moderna, la principessa karateka che umilia Robin Hood dallo strano accento francese, fanno sì che il film si collochi in un clima più vicino a noi anche senza fare una vera e propria rivoluzione. Il linguaggio non è più raffinato e corretto ma piuttosto popolare e poco elegante. Ma allora perché ci piace questa storia? Perché ci fa accettare noi stessi e gli altri con tutti i difetti che possiamo avere, perché ci fa capire che non sempre chi è bello è anche buono e che tra "sembrare " ed "essere" c’è molta differenza. Insomma non dobbiamo farci condizionare dalle apparenze che in questa società sembrano tanto importanti.

Antonio D’Aguanno, Fabiola Dell’Olmo, Camilla Del Sordo, Serena Di Carlo, Giacomo Esposito, Valeria Mattia

E Caino disse:<<Non lo farò più>>
Il dono: l'importanza di un piccolo grande gesto
No, grazie!
Orco Shrek conquista tutti
La fame d'acqua
Reportage dall'Afghanistan
Un mondo da salvare

 

Precedente Home Su Successiva