IL FASCINO PARTICOLARE DEL SEGNO X (O DELLA LETTERA X?)

Forse non ce ne rendiamo conto, ma questa lettera, che neppure esiste nel vocabolario italiano, è sempre stata con noi, qualche volta per indicare qualcosa di sconosciuto. Basta pensare al 10 dei numeri romani, al simbolo dell'incognita o dell'operazione di moltiplicazione in matematica, ai raggi X, alla firma degli analfabeti, al pareggio nella schedina, alle taglie, XL, XXL, XXXL, tanto più "forti" quante più sono le X, X rappresenta nella fotografia il tempo della sincronizzazione del flash. E' entrata anche nelle più moderne forme di comunicazione dove sostituisce il testo "per" x cui "però" è diventato "xò", ma ancora xxx vuol dire "baci, baci, baci". Non dimentichiamo poi la X-box, concorrente della playstation, X-files, celebre serie televisiva fantascientifica, X-man, famoso eroe mutante, la rinomata Jaguar X e Malcom X, attivista nero americano che la scelse per ricordare che il suo vero nome era stato cancellato dalla schiavitù, in Astronomia il pianeta X è il nome di un ipotetico pianeta del sistema solare al di là di Plutone. Anche due uomini politici come Gordon Brown e il suo avversario David Cameron, che si contendono la poltrona di Tony Blair, non sono rimasti immuni al suo fascino: il primo ha coniato XFactorBritain per indicare il "qualcosa in più" del suo paese, il secondo parla di XList per indicare, al contrario, la lista di edifici "da demolire", insomma la X è come il prezzemolo, sta bene dappertutto.

Sara Casale (classe II sez. D)

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