Tutti.....appassionatamente"Insieme per la vita"Noi ragazzi viviamo un tempo ed uno spazio in cui per "esserci e contare" bisogna "apparire", proporre di sé un’immagine grintosa e vincente, pena l’esclusione o quanto meno l’instaurarsi di un disagio, di un senso di inadeguatezza rispetto ai modelli proposti.E se si è protesi ad offrire a noi stessi il massimo, ben poco spazio resta per gli "altri". Gli "altri": malati in attesa di un trapianto, emarginati e indigenti in attesa di una mano tesa a risollevarli, anziani che consumano la loro esistenza nella solitudine e nell’indifferenza, bambini affamati, bambini sfruttati, bambini maltrattati, bambini violentati, bambini uccisi…Questi sono gli "altri", vivono una vita parallela alla nostra, nello stesso tempo, accanto a noi. Delle loro difficoltà siamo consapevoli, immagini e notizie echeggiano nel "villaggio globale", ma spesso rimbalzano contro il muro della nostra indifferenza.Il mondo degli adulti, ammesso che sia ancora riferimento sicuro per le nuove generazioni, non sempre offre esempi di altruismo che noi possiamo apprezzare e far propri.Rispetto ai tanti, troppi problemi del nostro tempo che chiamano gesti di solidarietà e spazi di riflessione e di sensibilità, finiamo per cedere alla tentazione di pensare che i singoli nulla possono per risolverli e che spetta alle Istituzioni affrontare tali questioni.E’ necessario che la Scuola ci offra spazi di riflessione per diventare consapevoli di essere fortunati e per sviluppare sensibilità e senso di solidarietà verso i meno fortunati.Di questa esigenza si è fatto carico il Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Regionale del Lazio, proponendo il progetto "Insieme per la vita", finalizzato a due obiettivi: sensibilizzare alla donazione del midollo osseo e promuovere la raccolta di fondi a favore dei "ninos de rua", i ragazzi di strada del Brasile.La donazione del midollo osseo può ridare speranza ai malati di leucemia senza comportare danni alla salute del donatore.Molti bambini in Brasile vivono nelle strade e sono esposti a mille pericoli, dallo sfruttamento alla violenze di ogni genere, fino all'eliminazione fisica, perché costituiscono un problema sociale o per farne una sorta di banco dei "pezzi di ricambio", organi da trapiantare a malati benestanti; poter contribuire a dare un futuro a questi diseredati è un obiettivo possibile.La nostra scuola ha aderito al progetto e si è subito impegnata nella fase di sensibilizzazione prima, e in concrete iniziative per la raccolta di fondi, poi.Sono stati attivati corsi veloci di pittura su vetro e su stoffa, e laboratori vari per la realizzazione decorazioni natalizie, presepi di varia foggia e dimensione e oggetti artistici che sono stati esposti in piazza, in occasione del mercatino dell'antiquariato dell'otto dicembre, per una vendita di beneficenza. Abbiamo risposto con il consueto entusiasmo realizzando a scuola e anche a casa oggetti pregevoli e fantasiosi; nella fase di promozione della solidarietà abbiamo dato prova di saper coinvolgere il pubblico e suscitarne la generosità. Anche i genitori sono stati impegnati nella fase di allestimento della mostra e nella raccolta dei fondi ed hanno dimostrato disponibilità e senso di appartenenza all'iniziativa.Fino a questo momento la cifra raccolta si aggira sui due milioni e ottocentomila lire, ma l'impegno continua... |
Perché un giornale, perché on lineFare teatro per educare all'interculturaTutti.....appassionatamente "Insieme per la vita"Concorso"Anch'io so cucinare"Quarto successo consecutivo per la Di Biasio nella sezione ricerca.Frammenti dai lavori di ricerca delle classi:
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