Periodico della Di Biasio - edizione speciale Natale 2005

 

 

In questo numero gli articoli scritti con le scuole partner del progetto Comenius "I valori olimpici nel giovane Europeo". realizzato con l'aiuto finanziario dell'Unione Europea, sul tema della non-violenza

Edizione in lingua francese

 

VIOLENZA CON ABITO SPORTIVO

Chi avrebbe mai immaginato che un giorno si sarebbero disputati incontri calcistici con stadi innaturalmente vuoti? Eppure è capitato : due squadre si affrontano e le urla dei tifosi arrivano ovattate , come da un mondo lontano. Un silenzio assordante che fa quasi paura e richiama sensazioni strane. Questo è il risultato di vari tentativi per ridurre gli episodi di violenza che ormai sembrano essere di casa. Cori razzisti , striscioni oltraggiosi o xenofobi , lancio di petardi e oggetti vari che con il passar del tempo si evolvono diventando sempre più pericolosi . Non calcolando poi le offese agli arbitri o le parolacce e gli sputi tra i giocatori : gesti vergognosi che gettano fango sull’immagine del tifoso sportivo. Quello che ci chiediamo è perché nonostante i biglietti personalizzati , le telecamere, il dispiego considerevole delle forze dell’ordine e il loro forte impegno, non si riesce ad arginare questo nefasto fenomeno. Supponiamo che il pretesto di tutto ciò sia dovuto alle frustrazioni accumulate , alla voglia di vittoria intesa come superiorità sull’altro , al razzismo , al più bieco dissenso politico . Basta tutto ciò per scusare o meglio non considerare nella loro gravità gli atti che vengono compiuti ? Sicuramente c’è qualcos’altro . C’è la voglia , soprattutto da parte di gruppi di giovani , di fare “ un casino del diavolo”perché solo così si divertono. Insomma tutto, eccetto sport. Niente spirito sportivo, quindi niente fair play, nessun rispetto e soprattutto niente tifo sano che diverte. Come dire : “ Che mondo sarebbe senza nutella ? ” Che cosa è una partita senza il sostegno dei tifosi ? Senza la loro presenza scompare la magia del calcio ; e che calcio sarebbe senza magia ? La soluzione del problema sta nel fatto che bisognerebbe fare un lungo percorso per recuperare il vero spirito sportivo , quello spirito in cui lo scopo degli striscioni e delle ovazioni è incitare la propria squadra , non sminuire quella avversaria che è semplicemente un’avversaria e non una nemica . Ma soprattutto sarebbe ancor più importante recuperare lo spirito di “SAPER VINCERE CON LEALTA’E PERDERE CON ONORE”.

Classe III D Scuola Media “Di Biasio” Cassino - Italia

Scarica l'edizione cartacea in italiano: pag.1 - pag.2 - pag.3 - pag.4

Scarica l'edizione cartacea in francese: page1 - page2 - page3 - page4

Precedente Home Su Successiva

In questo numero

Violenza con abito sportivo

Rosa Parks, una eroina per tutti

La tolleranza

La violenza non fa tendenza

Luci e penombre nello sport

La non-violenza

Bellum omnium contra omnes