BELLUM OMNIUM CONTRA OMNES

Quando un giovane è brusco nella vita, questa è la violenza; quando il portafoglio di un vecchio viene rubato, questo è un atto di violenza; quando un bambino getta la carta del suo cioccolato in un parco, questa è violenza quando un fotoreporter perseguita ininterrottamente una persona,questa è violenza; quando un uomo uccide un altro per salvare la vita di sua moglie, questa è violenza; quando un criminale è condannato a morte, questa è violenza; quando un hacker crea un nuovo virus, questa è violenza; quando qualcuno ti dice che " è solamente con gli yoghurt che contengono i fermenti attivi che si può avere una famiglia felice", questa è violenza. Dunque che cos’è la violenza? Alla fine, chi lo decide? La legge? L'etica? Ognuno di noi? Forse è l’insieme delle tre cose. La violenza può essere considerata sia dal punto di vista della persona che soffre a causa della violenza e sia dal punto di vista della persona violenta. E voi quale persona siete? Se non sapete rispondere entro qualche secondo è perché, probabilmente, non esistono persone che non si siano imbattute in una qualsiasi forma di violenza. Possiamo dire che sei stato, sei e sarai violento per tutta la vita senza analizzare o classificare solamente per un attimo ciò che fai. Sei violento con le persone che ti circondano quando non accetti le loro opinioni, quando sei intollerante con alcune classi sociali o anche con la tua famiglia, quando dai un cattivo esempio, o quando acquisti un spray. Credo che la cosa più triste sia abusare di se stessi. Giorno dopo giorno ti sforzi di corrispondere ad un certo ideale di cui ti appropri al di la del suo significato. Pensa alla tua infanzia. Ti ricordi gli ideali che avevi da bambino ? Probabilmente erano le proiezioni minuscole del mondo che vedevi allora. Più scopri il mondo, più ti rendi conto che niente è così semplice come credevi un tempo. Guarda la tua vita adesso. E’'stato necessario trasformarsi- è i solo luogo dove si potranno trovare delle circostanze attenuanti perchè la vita in tutti i suoi aspetti ha avuto un impatto molto violento su di te e uno scambio è stato necessario affinché tu le possa tener testa.. Facciamo un collegamento con un campo diverso, l'arte. L'astratto che appare nella pittura, per esempio, proviene proprio da questa presa di coscienza della violenza nascosta che manipola e trasforma gli uomini, creando dei clichè che, trasformano la vita in un semplice codice. E’ per questa ragione che gli uomini non sono più gli esseri catturati nelle scene quotidiane delle pitture del 17eme secolo, mais solamente dei pittogrammi sorpresi ironicamente nei momenti banali della vita. La mente ha delle corrispondenze concrete, come nelle opere di Renee Magritte, per esempio, per attirare l'attenzione e per dare un segnale di allarme. Le ferite, dunque, lasciate dalla violenza della quale non siamo coscienti ma che rappresentano una costante nelle nostre vite, sono più profonde di quelle sui ginocchi di un bambino che cade nel parco. Le cicatrici non appaiono sul nostro corpo, né nel nostro sguardo, poiché la violenza che le provoca è impercettibile . Esse si spargono nel nostro subconscio e ci mandano segnali contraddittori . E’come guardare le televendite ed acquistare un "meraviglioso" aspirapolvere portabile che si rivela, quando arriva a casa, essere inutile e difettoso. Abbiamo ragione di credere che certe decisioni della nostra vita saranno utili perché sono presentate in modo brillante. Ciò è la violenza: l'inoculazione di un immagine stereotipa verso gli uomini per trasformarla facilmente nelle persone facili da controllare e da manipolare.. La violenza più pericolosa nel XXI secolo non è la violenza fisica, anche se questa è molto importante, ma quella specifica della società dei consumi. L'uomo diventa un semplice consumatore, il pensiero e lo spirito sono modificati ad un livello tanto alto che la sua immagine spaventa, scandalizza, delude. E’inutile dire che, generalmente, la violenza proviene dall'insicurezza e dal timore delle persone e che, per le vittime essa ha delle conseguenze per tutta la vita, che ci sono delle situazioni, quando l'uso della violenza è controverso, come, per esempio, l'omicidio di un uomo , che il cerchio vizioso della violenza non può essere distrutto che con la non-violenza o che le persone si distruggono perché, un empatia ed un’intesa perfetta non esisteranno mai. Ci sono molti casi che hanno confermato questo: le guerre, politiche o religiose, esplodono a causa di una certa insoddisfazione ; l'assassinio di Nicolae ed Elena Ceausescu sono contestati ancora; Hitler ha avuto un padre distante e violento, Kurt Cobain era abusato, nel liceo, dai suoi compagni, Jim Morisson è stato considerato un idolo per i giovani degli anni' 60' - 70 e, tuttavia , la sua vita è stata una curva discendente; la stessa cosa è accaduta con Marilyn Monroe. Perché nessuno è invulnerabile di fronte alla verità. "Bellum omnium contra omnes" non è un espressione desueta, tipica solamente di una categoria di persone. Lottando per realizzare il suo profitto, l'uomo non comprende che lavora a svantaggio di se stesso. Sul piano fisico forse un certo progresso c’è. In compenso, sul piano mentale c’è un'involuzione permanente. L'individuo si nasconde dietro le apparenze, i "trend", la mediocrità, diventa sempre meno l'uomo che deve essere, come nella "Fattoria degli animali", di George Orwell. Quando la pubblicità ti manipola, quando un modello di vita offre un esempio negativo, promuovendo la cultura della mediocrità, quando l'individualismo, la creatività e l’opinione diversa possono o non possono essere "trendy", il problema della violenza fisica non dovrebbe più porsi. Questa non è la più grande minaccia. E la cosa più triste è che la non-violenza in questo caso non esiste. Nessuno vuole distruggere questo nuovo tipo di violenza. E’ come liberare un canarino dalla sua gabbia dopo 5 anni . Innanzitutto ci sarebbe lo choc per l'impatto con un mondo differente. Poi la confusione. Ricevendo qualche cosa di buono, ma difficile da comprendere non saprebbe cosa fare.. Presto, la morte. Come salvare qualcuno quando non vuole salvarsi?

Liceo “Lucian Blaga” Bucarest - Romania

"Le guerre di tutti contro tutti", Hobbes, "Leviatano", 1, 4. Nella concezione dell'autore, stato particolare all'umanità su posizioni primitive.

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In questo numero

Violenza con abito sportivo

Rosa Parks, una eroina per tutti

La tolleranza

La violenza non fa tendenza

Luci e penombre nello sport

La non-violenza

Bellum omnium contra omnes