CRONACA DI UNA MATTINATA ANNUNCIATA DAL DIARIO DI ALCUNI “POVERI” STUDENTI La vita di noi studenti non è una vita facile come si può pensare e per far sì che il lettore se ne renda conto proviamo a raccontarvi una semplice mattinata scolastica. Ore 7:00 : la mamma viene a svegliarci e ogni volta speriamo che se ne dimentichi per non andare a scuola, ma il momento fatidico arriva con una puntualità sconvolgente. Dopo esserci preparati, usciamo di casa alle 7:45 per aspettare il pulmino che vediamo sempre spuntare dietro la curva alle 7:48. Arrivati a Sesto Campano andiamo a comprare la merenda e ci rechiamo a scuola. Appena entrati in classe dapprima ci sentiamo assalire da un senso di sconforto, poi lo spirito vivace che c’è in noi prende il sopravvento e cominciamo a fare chiasso con l’occhio vigile alla porta perché c’è sempre qualche professore in agguato, pronto a rimproverarci o a metterci qualche nota. Seconda campanella : tutti a posto, sta per entrare il professore della prima ora, chissà di che umore sarà? Tutti in piedi e siamo pronti ad augurare “Buongiorno” pur sapendo che forse per noi non sarà buon giorno perché siamo a scuola e non a divertirci dove ci pare. Per fortuna oggi c’è Educazione fisica e possiamo sfogarci un po’.Da un’ora all’altra spiegazioni, interrogazioni, verifiche scritte, disegni, canti….. Meno male che a metà mattina arriva la ricreazione : peccato che al contrario delle ore di lezione duri un secondo e passi in fretta senza che riusciamo bene a mangiare o a svagarci un po’. Dopo tutto riprende come prima fino all’ultima ora che sembra non finire mai, ma finalmente scattano le 13,30 e via, liberi a casa, quando non c’è il rientro però! La nostra contentezza dura poco perché pensiamo ai compiti da fare e al fatto che domani tutto comincerà da capo. A volte ci chiediamo: come dovrebbe essere la scuola ideale? Come il Paese dei balocchi?No.Ci accontentiamo di più ore di Educazione fisica, meno compiti da fare a casa, nessun rientro, un computer per alunno e soprattutto tanti viaggi. Siamo fiduciosi che saremo accontentati…….. o forse no? Carmen Bianchi, Simone Forte, Alessandro Imbriglia (Scuola Media) |
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