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INDEX: CUCINA LOCALE|DIALETTO|FOLKLORE|ZAPPA&VANGA|SCERNE SCOPIO|

CUCINA LOCALE|index

Inutile dire quanto sia rinomata la cucina abruzzese con le sue tante specialita'. Qui' cerchero' di citarne alcune tra le piu' buone. Come non incominciare dagli spaghetti alla chitarra con polpettine di carne. Il timballo, simile alle lasagne ma molto piu' leggero grazie all'assenza di besciamella. I tagliolini e fagioli. Le pappardelle al sugo di papera. (Ristorante consigliato: da Gianforte dove troverete il miglior confronto qualita'/prezzo.)Per i secondi piatti citerei la carne d'agnello cotta con le uova "casche e ov "= cacio e uova. Molti i luoghi dov'e' possibile gustare i famosi arrosticini, spiedini di carne. Ma il teramano e' anche terra di vini (si consiglia di acquistarli presso le cantine Barba sulla strada che porta a Torre S.Rocco sulla destra) con in testa il Montepulciano d'Abruzzo, rosso, corposo dal sapore intenso che bene si accompagna alle carni. Seguono il Cerasuolo, frizzantino di colore rosso rubino, ed il Trebbiano, bianco per eccellenza ottimo compagno dei piatti a base di pesce. A questo proposito, come non ricordare il prelibato brodetto di pesce altra ricetta tipica di queste parti: un assortimento di pesce e frutti di mare cotti in successione, per rispettare i tempi di cottura diversi dettati dalla diversa natura, in sugo di pomodoro arricchito da erbe aromatiche. (Per l'acquisto di pesce fresco tappa obbligata la Pescheria da Fulvio a Scerne di Pineto proprio al semaforo impossibile sbagliare. Mentre per gustarlo comodamente al ristorante consigliereri il Tritone a Giulianova (TE), oppure il Delfino o l'Astice a Roseto degli Abruzzi (TE)). Per maggiori informazioni e tante ricette sulla cucina abruzzese visitate questo sito www.cucinaabruzzese.it

 

DIALETTO|index

Il dialetto scernarolo pare derivi dall'antico croato come risultato delle molte invasioni che, come succede ancora oggi, abbiamo subito in passato. La caratteristica del dialetto abruzzese è quella di utilizzare vocali diverse a seconda della localita'. Cosi', ad esempio, a Silvi si utilizza la "i" (es. ti ti li pit com li pit de li piti' = hai i piedi come i piedi del cappone!!). Atri usa la "e" (es. mittl lì mbacc a lu mer = appoggialo lì contro il muro; oppure nen = no; oppure tu si na bemb! = tu sei una bomba!; ndà mi ért = come mi da fastidio). A Santa Margherita la "o" (es. Di dov'a sì? Di Santa Margarot= Di dove sei? Di Santa Margherita). A Bisenti, poi, si usa il dittongo "au" (Naun Naun chi dauc!= No, no cosa dici!; oppure Mitt lu panettaun dentr'a la baust=metti il panettone dentro alla busta oppure Lu Giraffaun=la grande giraffa; oppure Lu Pepentaun=il peperoncino!). Mi diverte molto scoprire le varie inflessioni e le differenze tra un dialetto e l'altro. D'altra parte ho vissuto 8 anni a Bologna e lì mi prendevano in giro per come parlavo, cosi' come quando d'estate tornavo in Abruzzo mi prendevano in giro per la mia pronuncia bolognesce (tant'è che ancora oggi mi chiedo se gonna si pronunci correttamente con la "o" aperta o chiusa? Help!)e quindi ho sviluppato una naturale attenzione ai dialetti in generale.

Curiosita': ho sentito alcuni anziani signori usare un curioso rafforzativo nell'usare il termine nonno/a: nonn maschie(il nonno) e nonn femmen (la nonna). Forse perche' perdendo l'ultima vocale diventa invariabile e quindi per identificare il genere si aggiunge appunto l'appellativo di maschio o femmina. Che storia!!

 

FOLKLORE|index

Vorrei proporre tutte le particolarita' legate al folclore del nostro piccolo paesino, ma non solo. Pensavo, ad esempio, alle Faugne di Atri dell'8 dicembre...

La festa paesana, dedicata alla Sacra Famiglia, si tiene l'ultima domenica di Agosto.

Poi il 13 giugno c'e' la festa di Sant'Antonio con una processione che porta fino alla Costa del Sol (lato nord del quartiere al di la' dalla ferrovia di Scerne di Pineto) dove appunto si trova una statua del santo.

Per chi volesse saperne di piu' c'e' il sito della Regione Abruzzo che dedica una bella sezione a questo argomento.

 

ZAPPA&VANGA COMPILATION| index

Benvenuti in questa simpatica sezione del sito dove si racconta di un gruppo di ragazzine poco pių che diciottenni che, non avendo niente di meglio da fare, andavano di casa in casa cantando canzoni famose con testi modificati: con lo scopo di fare un omaggio musicale ai malcapitati. Un po' come gli antichi aedi ed i rapsodi, raccontanto in versi un po' della vita reale dell'interessato con l'intento di tramandarlo ai posteri. Nella Compilation troviamo LA ROBY BANANITA : alias la ISLA BONITA dedicata ad una nostra amica con i capelli un po' troppo cotonati... IO AMO: dedicato ad un ragazzo di nome Diego ke nun ce si filava pe' niente, 'O SURDAT 'NNAMURAT dedicato ad uno splendido giovane che ci faceva perdere la testa (tipo, per intenderci, quel giovane che entra in un ufficio a petto nudo e tutte le impiegate... beh non continuo... )

Così nasce questa sezione del sito dedicata alla musica popolare abbruzzese. Partendo dalla tradizionale e vola vola vola e vola lu cardill nu vas a pizzikill ki ti li po' leva'... (Non solo Del Piero parla con gli uccellini... ) per giungere alle famosissime le canzoni di 'Nduccio comico locale, lu setacc' appes allu kiov ke nun se trettic e nun se mov o sott'a la capann o ancora, le piu' recenti amore to mach i lov iu' e eddaie eddaie eddaie e la cipoll divent aie e tu cummara mena nin ti vui kiu' veden.

 

SCERNESCOPIO|index

Scernescopio nasce dal fatto che questo nostro piccolo paese, come tanti piccoli paesi, vive di se stesso. Mi spiego meglio: la specie umana autoctona, non avendo niente di meglio da fare, si dedica all'unica attività possibile e, soprattutto gratuita, che è quella di... sparlare degli altri. So che con questa rubrica mi sarò guadagnata la stima e la riconoscenza di molti abitanti, ma... ogni riferimento a fatti o persone realmente esistite è puramente non casuale, cioè voluto.

Voglio dedicare a tutte quelle persone che hanno ispirato questa rubrica la seguente poesia di Jaques Prevert:

I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

Jacques Prevert

A questo proposito, Vi consiglierei di leggere la vita di Sant'Agnese, tra l'altro patrona di Pineto. La cui ricorrenza si tiene il 21 gennaio giorno in cui fu martirizzata all'eta di 12-13 anni. Per non aver ricambiato le lusinghe del figlio del prefetto di Roma, infatti, fu prima rinchiusa in un postribolo, dove un uomo che osò toccarla fu accecato da un angelo bianco, condannata al rogo poi, ma le fiamme si divisero in prossimità del suo corpo ed i suoi capelli crebbero tanto da coprire le sue nudità, ed infine decapitata e sepolta nelle catacombe che portano il suo nome. A L'Aquila il giorno di Sant'Agnese si festeggiano le male lingue forse perché un gruppo di persone venne esiliato il 21 gennaio (proprio per questo furono detti "quelli di Sant'Agnese") a causa della loro abitudine di riunirsi nelle locande e nelle osterie per criticare i signori del posto. Dopo numerose proteste di madri, mogli e fidanzate furono riammessi in città dopo 6 mesi, ma a condizione che non facessero più pettegolezzi all'interno delle mura e pertanto presero a riunirsi presso un'osteria vicino Porta della Riviera. Ancora oggi, ogni anno, confraternite di male lingue si riuniscono in grandi conviviali, durante i quali vengono elette numerose cariche sociali (ju Presidente, ju Secretariu, la Lima Sorda, ju Zellusu, ju Recchie Fredde, ju Capisciò). Da poco tempo ogni anno viene organizzato a L'Aquila un convegno su Sant'Agnese chiamato "Pianeta Maldicenza".

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Aggiornato il 11/05/2006
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