L'appellativo
Villa Pietra è di nostro conio e nasce dal fatto che chiunque
vada al mare a Scerne torna, come si dice dalle nostre parti,
"nero", cioè abbronzato, ma non per l'irradiazione
naturale del sole che facendo aumentare la melanina della pelle,
fa assumere alla stessa un colorito bronzeo, ma per i lividi cagionati
dalla dura "sassaglia" che contraddistingue la nostra
"spiaggia". Chiunque ha difficoltà ad abbronzarsi, quì
diventerà di un colorito olivastro mai visto prima!! Bando agli
scherzi. (Non vorrei provocare le ire di qualche mio compaesano.)
Rimane un posto meraviglioso, da visitare. Sicuramente un'esperienza
alternativa. Nuova. C'è chi apprezza questo tipo di riviera per
la maggiore igiene determinata dall'assenza di sabbia. Sicuramente
la cosa più bella di questa spiaggia è l'aria di LIBERTA' che
si respira. Non ci sono lidi. Non è troppo affollata. Chiunque
voglia rilassarsi, in un ambiente d'altri tempi e selvaggio, troverà
a Scerne la sua naturale collocazione. Poi sicuramente interesserà
sapere agli appassionati di immersioni che il mare è molto profondo.
Non ci sono scogli che impediscano all'acqua di lambire la costa
e che facciano alzare la battigia, per cui, appena entrati in
acqua, il livello del mare è già alto e dopo pochi metri l'acqua
arriva alle spalle. Ne deriva la possibilità di fare clamorose
e rilassanti nuotate. Attenzione: per chi non sa nuotare, o ha
difficoltà a farlo, è un po' pericoloso data l'assenza di un bagnino.
Questo mio tentativo di raccontare Villa Pietra mi fa pensare
ad una poesia del Foscolo "A Zacinto",
perdonate la citazione, ma credo renda bene l'idea: |
clicca quì per vedere una galleria d'immagini di Villa Pietra! |
A
Zacinto
Né più
mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle
isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali,
ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto
avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
|
|
Ovviamente
c'è la possibilità di fare escursioni a piedi per arrivare in
pochi minuti presso le vicine Roseto degli Abruzzi e Pineto altri
centri di sicuro interesse, ma non è questa la sede adatta
per approfondire l'argomento.
La foto che vedete quì a fianco e
quella di inizio pagina sono una testimonianza preziosa (della
quale ringrazio la mia amica D&G) di una straordinaria nevicata,
cosa rarissima dalle nostre parti, avvenuta nel 2004) |