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Rubrica Internazionale
“La FIDE sposta gli ingranaggi”

Un altro difficile messaggio. Questa volta ero combattuto nella mia scelta di apertura avendo possibilità tra due eccellenti gambetti. Incapace di decidere ho utilizzato la “teoria da campo Seirawan ™ “ che prevede: quando hai a che fare con la scelta di due oggetti che desideri, devi espandere le tue capacità al massimo per acquisirli entrambi. Quindi, in apertura di questa nota sulla FIDE e le sue recenti azioni mi ritorna fatalmente alla memoria la riunione del Comitato Esecutivo della USCF (United States Chess Federation – Federazione Scacchistica degli Stati Uniti n.d.t.) che si è tenuta, giusto prima delle olimpiadi di Istanbul, a Seattle. Il nuovo presidente della USCF Tim Redman mi aveva invitato ad intervenire e la segretaria della Federazione, Doris Barry, mi fece alcune domande sui miei punti di vista (sulla FIDE). Lo fece con un preambolo spiegando come nel 1995 “…..noi (l’USCF) ci siamo liberati di CAMPOMANES….”. Il preambolo è inesatto. Le voci di un forzato ritiro di CAMPOMANES sono completamente sbagliate.
Mentre molto lavoro è stato fatto indubbiamente durante il Congresso FIDE del 2000 ad Istanbul, questo verrà ricordato per due risultati chiave: il riconoscimento di una nuova Federazione Scacchistica Filippina e l’approvazione di un accordo tra la FIDE e la FIDE COMMERCE PLC (COMMERCE, una società con sede in Londra e fine di lucro) con il quale la FIDE ha trasferito i suoi diritti commerciali ed organizzativi per i suoi campionati maschili e femminili a questa compagnia governata privatamente.

Federazione Scacchistica Filippina: Fuori col vecchio, in che cosa il nuovo?

Per molti scacchisti, i lavori interni della FIDE sono difficili da comprendere ed è diventato quasi un diritto acquisito per almeno gli ultimi 20 anni che i presidenti della FIDE facessero come gli aggradasse, dando riferimento alle regole ed ai regolamenti della FIDE solamente quando si adattavano all’agenda presidenziale. L’ex presidente FIDE Florencio CAMPOMANES, che è attualmente il suo Presidente Onorario, era maestro incontrastato nel manipolare le regole ai suoi bisogni. Il suo ingresso illegale nelle elezioni presidenziali FIDE di Mosca 1994 è stato un colpo magistrale di leggerezza politica che ha fatto ridere i suoi critici e ha fatto strabuzzare loro gli occhi dalla meraviglia.
Uno dei più irritanti talenti di “CAMPO” era la sua abilità di ignorare le lagnanze dei singoli individui. Più volte avrebbe recitato di come la FIDE non riconoscesse gli individui, ma che piuttosto fosse composta di “membri” che erano le Federazioni e che era attraverso i protocolli della federazione che la FIDE operava. Giocatori, organizzatori e giornalisti erano avvisati di portare le proprie istanze presso le loro federazioni e sarebbero passati attraverso i canali (prestabiliti). Questa era un’argomentazione ingannevole ed era usata principalmente come un meccanismo di autodifesa per evitare di dare risposta a domande spiacevoli. Molte federazioni erano composte da pochi uomini chiave che avrebbero scritto le loro lettere e fax sperando, contro ogni speranza, di avere persino una breve risposta. La maggior parte delle interrelazioni tra la FIDE ed i suoi “membri” (le federazioni) avvengono quando la FIDE manda le sue informative spiegando i suoi ultimi successi. La grande maggioranza delle comunicazioni tra la FIDE e le federazioni avviene in occasione del convegno dell’Assemblea Generale dove i delegati vengono informati degli argomenti in agenda e sulle situazioni di crisi del momento. Naturalmente in questi incontri non viene data risposta a tutte le domande.
Mentre “CAMPO” ostinatamente affermava che la FIDE avrebbe trattato gli individui solo attraverso i protocolli delle federazioni, questo non impediva alla FIDE di attaccare, ed in alcuni casi di scaricare, gli individui secondo il proprio piacimento. La FIDE avrebbe invece trattato con gli individui in modo capriccioso ponendoli all’indice, tagliandoli dalle liste dei punteggi Elo o facendoli divenire “personae non gratae”. Uno avrebbe dovuto prendere per buona la litania che era stata commessa una violazione degli statuti della FIDE per meritarsi la censura. E questo non era vero. Si sarebbe dovuto esaminare i regolamenti della FIDE molto attentamente per trovare una sola sezione ove fosse spiegato come le punizioni individuali dovessero essere amministrate. Probabilmente la FIDE intraprendeva queste azioni perché le federazioni non erano dotate di strumenti di punizione per perseguire le violazioni dei singoli……….
Questo sfondo descritto sopra è molto importante per capire la visione che la FIDE ha di se stessa: essa trae la sua autorità dalle 170, o giù di li, federazioni nazionali affiliate che conferiscono alla FIDE il loro appoggio come la loro (unica) autorità scacchistica internazionale. Le federazioni nazionali sono della massima importanza per la FIDE e la sua legittimità come sostenitrice degli scacchi. Le federazioni affiliate sono un pilastro sopra il quale si erge la FIDE stessa e l’importanza delle federazioni non è cosa sulla quale scherzare. Gli individui non contano. Se un gruppo di federazioni chiave togliesse la propria associazione alla FIDE, la FIDE semplicemente collasserebbe – a prescindere che la FIDE sia adeguatamente finanziata o meno. Questo perché, in questo caso, chi o che cosa rappresenterebbe la FIDE?
Per tutto questo è stato con grande sorpresa che, durante un’incontro del Comitato Presidenziale della FIDE (FIDE PB n.d.t.), tenuto prima del congresso di Istanbul, quest’ultimo abbia ignorato allegramente i suoi regolamenti ed abbia scaraventato fuori la “vecchia” Federazione Scacchistica Filippina (PCF) per riconoscere la “nuova” Associazione Scacchistica Filippina recentemente costituita da nessun’altro se non dal membro dello stesso FIDE PB e presidente onorario Florencio CAMPOMANES. Perché? Per troppo tempo agli osservatori della FIDE è stato evidente che CAMPOMANES è stato ai ferri corti con la sua Federazione Scacchistica Filippina d’origine per diverse volte. Nel 1992 è stato accusato di essere “…..la ragione di tutte le anomalie……” in occasione delle Olimpiadi di Manila del 1992. Furono indette delle cause e dopo, credo, un pò di spese, i processi furono ricomposti. CAMPO aveva vinto la sua difesa. In ogni caso, la gran parte delle asperità rimasero. Nel 1994, quando era candidato alla presidenza della FIDE, non era chiaro se CAMPO godesse dell’appoggio della PCF. (Si ricordi che la FIDE è un’associazione di membri che sono federazioni e non individui!) I regolamenti della FIDE richiedono che un rappresentante abbia il supporto, seppure fragile, della sua federazione. Un certo tipo di lettera che esplicitamente citi che Tizio e Caio abbiano il (fiero) appoggio della federazione nazionale è necessario. Tornando indietro nel 1994, se la memoria assiste, CAMPO non poté disporre di questo documento. Le relazioni burrascose tra CAMPO e la PCF sembrarono avere raggiunto l’apice ed egli decise di averne avuto abbastanza. Avrebbe delegittimato l’irritante PCF. Il trucco era semplice; egli avrebbe indotto il FIDE PB ad adottare una mozione spostando il riconoscimento della FIDE dalla vecchia PCF ad una nuova Associazione Filippina. Fu presa una votazione e la nuova Associazione Filippina di Scacchi venne riconosciuta. Semplice ed affascinante!
Mentre CAMPO deve avere dormito bene quel pomeriggio, dubito che lo abbiano fatto molti leaders delle federazioni. Perché questa votazione non potrebbe essere presa anche per loro? Infatti uno stratagemma simile è stato fatto in precedenza: CAMPO ha bruciato i tempi! Ancora indietro nel 1994, con nessuno sponsor all’orizzonte per le olimpiadi, Garry KASPAROV fece un approccio con CAMPO ed offrì di sponsorizzare le olimpiadi di Mosca. In quel periodo KASPAROV aveva problemi con la Federazione Scacchistica Russa e quindi si creò la sua federazione nazionale personale. KASPAROV volle il riconoscimento alla nuova (e sua) Federazione Russa, cosa che la FIDE fece debitamente. Il gruppo del Campione del Mondo FIDE Anatoly KARPOV era fuori; la Federazione Russa di KASPAROV era dentro.
Ritorniamo velocemente al 2000. Oggi la FIDE non sta guadagnando alcun visibile compenso per se stessa. Non sono state fatte accuse contro la vecchia PCF. Non c’erano richieste di risarcimento, nessuna reprimenda, nessuna richiesta di comportamento più adeguato: solamente un Comitato Presidenziale FIDE che decreta di rimuovere una federazione affiliata dopo 40 anni di buona partecipazione perché uno dei componenti del comitato lo ha voluto. Le persone non necessariamente conosciute e che appoggiavano la PCF non furono tenute in nessun conto. Il FIDE PB è stato talmente singolare ed agli antipodi con i suoi stessi regolamenti che molti delegati, che sono stati silenziosi con le recenti tendenze della FIDE, si sono improvvisamente svegliati. In Istanbul la questione della PCF ha ricevuto ore di disputato dibattito. Ma a parte la retorica, alla fine CAMPOMANES ed il Comitato Presidenziale hanno “vinto” la mozione. La vecchia PCF è stata rimpiazzata con la nuova Federazione Filippina e questo è tutto.
Con l’appoggio di una nuova Federazione Filippina, la carica di presidenza onoraria della FIDE, un membro d’elite del FIDE PB, “CAMPO”, non è mai stato meglio.
Tutto sommato, no Doris, la USCF non si è mai “liberata” di CAMPOMANES e lui rimane un felice e produttivo membro del Comitato Presidenziale FIDE.

Secondo gambetto

Come menzionato all’inizio di questo messaggio, avevo un secondo gambetto d’apertura per seguire la questione della FIDE ed eccolo che arriva. Stavo leggendo il delizioso “STORMING THE BARRICADES” (Tempestando le Barricate n.d.t.) del GM Larry CHRISTIANSEN dove lui ci guida attraverso un tour de force di impeto contro la difesa. Larry descriveva la partita di una Olimpiade e commentava che, in questo tipo di eventi c’era sempre l’assemblea generale (della Fide n.d.t.) che provvedeva ai bisogni di humor.
Un così meraviglioso senso dell’umorismo non è riservato solo ai giocatori. Mentre posso descrivere il Vice-Presidente della FIDE E.Steven DOYLE come un tedioso “imbarazzo”, i politici della FIDE invece si dilettano nel distribuire i loro punti di vista ed il loro buon senso dell’humor nei confronti dei giocatori. La vittoria di KRAMNIK su KASPAROV a Londra non è rimasta ignota ai funzionari della FIDE. Sarebbe meglio dire che Istanbul ha avuto l’esperienza di un improvviso stapparsi di bottiglie di champagne. All’assemblea generale FIDE, il presidente ILJUMZINOV ha spiegato che quando fu eletto nel 1995 la sua piattaforma di programma doveva portare ad un match di riconciliazione tra KARPOV e KASPAROV. Bene, ora era pronto a farlo. Ora lui offriva un fondo di 100.000 dollari per un “match di riconciliazione”. Oh! Oh! Oh! Un così buon senso dell’umorismo è stato ben accolto dai nostri delegati FIDE.

Questioni importanti: Approvazione della FIDE COMMERCE PLC

Scherzi a parte, è il momento di occuparci del secondo punto cruciale dell’affare: l’assemblea generale aveva il compito di approvare il controverso contratto tra la FIDE e la FIDE COMMERCE PLC – non fatevi ingannare dal nome, questa compagnia non è gestita dalla FIDE! Essenzialmente questo contratto cede i diritti commerciali ed organizzativi dei campionati FIDE a questa compagnia privata con sede in Londra per i prossimi 17 anni con un’opzione addizionale di 10 anni per i proprietari, da considerare. E’ stato reso noto che attualmente la COMMERCE ha due azionisti: il presidente della FIDE ILJUMZINOV con il 70% mentre il direttore esecutivo Artiom TARASOV detiene il restante 30%. Questo spartiacque- che a tutti gli effetti trasferisce l’ultima autorità per i campionati FIDE dalle federazioni affiliate alla FIDE ad una compagnia privata- non è l’aspettativa di come la gente come me avrebbe voluto che fossero fatte le cose. I delegati hanno passato allegramente la mozione solo con due voti contrari: i delegati portoghese ed olandese hanno votato no. In breve un travolgente voto di approvazione.
Sono profondamente dispiaciuto nel dire che gli Stati Uniti hanno votato in favore dell’accordo. In più il nostro “imbarazzo scacchistico nazionale”, E. Steven DOYLE, ha aiutato da vicino in ogni fase affinché l’accordo venisse approvato!
I sostenitori dell’accordo erano trionfanti. La mia domanda è: perché?
Andiamo un attimo a rivisitare una piccola storia personale. Nel 1972, dodicenne, stavo rientrando con i miei parenti da un party notturno e, come fanno molte famiglie americane quando rientrano in casa, abbiamo acceso la televisione. Istantaneamente nello schermo apparve “Tonight”, talk show con Johnny CARSON. Johnny stava facendo la sua introduzione sul quanto si sentisse fiero di dare il benvenuto al nuovo campione Mondiale di Scacchi, Robert James FISCHER, sul palcoscenico
“Aspetta un momento!” proruppi “Mamma! Come fa Bobby ad essere il campione Mondiale? Non mi ha mica battuto!”. A quel tempo io ero, probabilmente, un giocatore valutabile in 700 punti quando nessuno aveva un rating inferiore a 1000. Ma mentre io ero indispettito perché ero convinto che mi si fosse mancato di rispetto, la mia domanda ebbe risposta. La gente che ama giocare a scacchi, per definizione, si aspetta di trovare degli avversari. Mettili insieme e nasce un club. Come le cose vengono organizzate, vengono contattati altri clubs e vengono svolti dei matchs. I clubs si uniscono insieme in una lega e viene formata un’associazione scacchistica provinciale, regionale o statale. Queste associazioni si affiliano tra di loro in una federazione nazionale. Le federazioni nazionali si aspettano che le loro associazioni affiliate ed i singoli individui membri osservino le loro zone e trovino i migliori giocatori, ponendoli come loro rappresentanti per le competizioni. Vengono creati così i campionati. La FIDE si aspetta che le federazioni nazionali promuovano i loro migliori giocatori nell’agone internazionale. In cambio, una FIDE alla quale venga accordato il potere, escogita il sistema per trovare il campione tra questi campioni nazionali. La FIDE trae da se stessa il diritto di essere l’autorità che determini il metodo di ricerca dei campioni e che tributa i titoli.
Approvando l’accordo con la COMMERCE i delegati FIDE hanno trasferito l’autorità tributatagli ad una compagnia privata, la COMMERCE appunto, per farle fare ciò che meglio creda. L’intera catena di autorità è stata interrotta. Gli effetti di questa decisione sono stati immediati: il presidente della FIDE, ILJUMZINOV, e maggiore azionista della COMMERCE, ha annunciato che da ora in poi il nuovo controllo d tempo della FIDE sarebbe stato 40 mosse in 40 minuti ed il resto della partita in 20 minuti per tutte le competizioni, campionati inclusi. Quando alcuni giocatori hanno protestato contro questa decisione argomentando che i grandi maestri amino giocare con tempi più lunghi considerando questo gli scacchi, ILJUMZINOV ha replicato che possono giocare questo tipo di partite a casa loro. Quando inoltre è stato indicato che un così radicale cambiamento dei controlli di tempo avrebbe completamente alterato il gioco degli scacchi, ILJUMZINOV era d’accordo! Sarebbe stato necessario fermare il vecchio sistema di graduatorie Elo. Si sarebbe dovuta istituire una nuova serie di titoli ed un nuovo rating. Il vecchio modo di giocare a scacchi si sarebbe dovuto scaraventarlo tra i rifiuti della storia. Da qui in avanti gli scacchi potranno entrare nel nuovo millennio come uno sport a passo veloce e bello che pieno di test anti-doping! Solamente con un nuovo formato di gioco a 60 minuti le competizioni di scacchi possono essere rappresentate in Televisione , possono godere del supporto commerciale, e possono permettere alla COMMERCE di uscire in pubblico. Tutti faranno i soldi e noi saremo tutti contenti! Il messaggio di ILJUMZINOV era chiaro: o tutti sul carrozzone o fuori dai piedi!
Alcuni lettori saranno scandalizzati da questi cambiamenti. Altri gli accetteranno giudicandoli già molto in ritardo. Ma entrambi i versanti perdono di vista il punto reale. Il punto è che le decisioni sul futuro degli scacchi non saranno più prese da una collettività che coinvolga giocatori, organizzatori, federazioni ed i loro rappresentanti. Da ora in poi i giocatori, gli organizzatori ed i giornalisti potranno scrivere ad Artiom TARASOV direttamente per avere una copia del nuovo regolamento per il campionato del mondo. Chissà, forse potranno sperare di avere anche risposta!

Buon Anno!

Yasser Seirawan

P.S. come post scriptum a questa nota editoriale, la FIDE ha annunciato nel suo incontro a Nuova Delhi, che è stato approvato un nuovo controllo del tempo. Invece del formato attuale (40 mosse in 100 minuti, 20 mosse in 50 minuti, 10 minuti per il resto della partita con un incremento di 30 secondi a mossa), il nuovo controllo di tempo da usare in tutti gli eventi FIDE sarà di 40 mosse in 75 minuti, 15 minuti per il resto della partita con un incremento di 30 secondi per mossa sino dalla prima.

Apparentemente le partite da due ore per i programmi TV dovranno aspettare, perché la COMMERCE muove un delicato mezzo passo per ora.

(04/01/2001 da Inside Chess ™ Online per gentile concessione della testata).

(Traduzione originale di Carlo PETRICCI. Titolo originale “FIDE SHIFTS GEARS”)

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