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Non ce ne vogliano gli amici scacchisti se questa volta andiamo fuori tema, ma di fronte a tragedie come quella avvenuta l’11 di settembre, appena pochi giorni fa, anche chi si occupa di scacchi non può rimanere in silenzio. E poiché siamo convinti che gli scacchi siano una delle più importanti manifestazioni della cultura umana più che fuori tema ci sentiamo, di contro, in dovere di dire quello che stiamo per dire.
Con questa tragedia l’umanità intera e stata offesa! E questa offesa è profonda e grave, ed ancora più grave è il fatto che a rendere reale questa gravissima ferita è stato chi, per aspetto e per nascita, sembrava umano anch’esso ma che di fatto ha dimostrato di non appartenere affatto al consesso degli uomini.
Come si può definire umano chi è cagione di tanta e tale sofferenza? Di vittime che, per ora e nell’incertezza, si contano già a centinaia ma che addirittura si suppongono a decine di migliaia?
Come si può definire umano chi si erge a giudice della vita altrui e, senza diritti, ne sancisce il termine in tale maniera anche a rischio della propria, senza appelli né ripensamenti o rimorsi di sorta?
Nessuna lotta politica, nessuna ideologia, nessuna religione, che sono questi comunque atti dell’uomo, possono dare giustificazione a cose del genere e, quando lo fanno, non sono né politica né ideologia e nemmeno religione! Non sono atti dell’uomo! Sono solo pura, cieca, inumana bestialità! Quella bestialità bieca e sorda che nemmeno al mondo animale può appartenere. Un assurdo che non ha definizione tanto e pazzo e scellerato anche il solo pensarci.
Qualcosa di inumano è assurdo, quindi, ci ha offeso.
I miei genitori mi hanno insegnato con le loro esperienze di vita che ci fu, nella storia, chi compì atti di altrettanta depravata inumanità e che fu capace di esercitare crudeltà inaudite e distruzioni in un evento che noi ricordiamo come la Seconda guerra mondiale. Un qualcuno che non oso nemmeno nominare. Mai avrei pensato, nella mia vita, di assistere ad un qualche cosa del genere. Mai avrei pensato di vedere questa sofferenza. Donne, bambini, civili indifesi uccisi per qualunque ragione o motivo in qualunque luogo della terra non possono avere giustificazione di sorta da chiunque vengano commessi questi atti. Sappia chi gli commette che è un assassino! Un assassino che non ha perdono.
A chi assiste, di fronte a queste tragedie, impotente rimane solo quella tristezza angusta ed opprimente che si chiama angoscia.
Tristi ed angosciati per quanto successo, scrivo a nome di tutta la redazione del nostro sito, la quale, in ossequio e rispetto delle vittime di questo evento e di tutte le vittime ingiuste del mondo che quanto accaduto simboleggia nella maniera più grave, dichiara questo sito in lutto per tutto il mese di Settembre. Non parleremo di scacchi e di sport né aggiorneremo per tutto questo mese perché in onestà, e scusateci per questo, non ce la sentiamo. Scusate, amici scacchisti, ma qualche volta bisogna fare un passo indietro. E questa volta è doveroso ed opportuno.
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