Casa Scout "Don Sandro Barbagli"

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Santa Maria del Bagno 01

La Storia di Santa Maria del Bagno

Chiesa di Santa Maria del Bango antica

Le origini del Santuario risalgono al 1588 anno in cui la tradizione fa risalire l'apparizione della Madonna ad una pastorella. Il primo edificio fù costruito dalla popolazione di Salutio (S. Eluterio) con la collaborazione della famiglia Tieri. Nel 1768, dato che la Chiesa di S. Bartolomeo della Nassa minaciava la rovina, assunse il titolo di Pieve al suo posto. Per anni il tempio ha rappresentato un punto d'incontro per le popolazioni del Casentino e del Pratomagno attirate sul posto dall'acqua della "sorgente miracolosa" (probabile è un remotissimo culto pagano dell'acqua). Si ha ancora ricordo della festa annuale durante la quale fra le devozioni offertoriali si portava in Chiesa una focaccia tipica della zona per essere benedetta, spartita e consumata insieme all'acqua della sorgente da tutti i membri della famiglia.

Nel 1973 la Diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro consegnò il complesso del santuario al Gruppo Scout Arezzo 1 (oggi Arezzo 14) che ne iniziò il restauro. Ciò grazie all'intuizione dell'Assistente Ecclesastico di allora Don Onorio Barbagli che intravide in quelle strutture, ormai ridotte a rovine, la possibilità di realizzare un centro di aggregazione per i giovani. Purtroppo non riuscì a vedere i frutti della sua grande lungimiranza e, dopo la sua morte, un altro giovane Assistente Scout Don Alessandro Barbagli (omonimo ma non consanguineo),assunse l'impegno a proseguire la ricostruzione della Pieve e del vecchio Convento adiacente; convincendo i capi (educatori) del gruppo a "buttarsi in questa avventura".
Giovani scouts hanno trascorso fine settimana e campi interamante dedicati al lavoro di ristrutturazione del complesso; con pochi mezzi e scarsi fondi economici. Oltre ad aver rimosso l'enorme mole di macerie, nell'arco degli anni sono stati rifatti il tetto, tutti i pavimenti, le intonacature delle stanze, l'impianto elettrico ed idrico, messo a norma la cucina, i servizi igienici ai piani e tante altre rifiniture.
Grazie al contributo di Enti, Banche e con il supporto della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Artistici della Provincia di Arezzo, alcuni lavori di grossa entità sono potuti essere affidati ad aziende specializzate.
Nell'inverno 2003 è stato installato il riscaldamento in alcune stanze in modo tale da poter sfruttare gli ambienti anche durante il periodo invernale.

Quindi l'entusiasmo dei ragazzi di allora (oggi ormai adulti); dei "vecchi" Capi (che utilizzarono anche il lavoro come strumento educativo e come momento di aggregazione e crescita); l'impegno di tutti gli scouts del gruppo Arezzo 1 che sono seguiti nel tempo, hanno fatto si che la struttura di S. Maria del Bagno, si presentasse oggi come un ambiente rinnovato, risorto a nuova vita sia all'interno che negli spazi esterni attrezzati per il campeggio. Oggi il Comitato dei Genitori del gruppo scout continua l'opera di manutenzione e perfezionamento dei servizi. Parrocchia e Proloco del paese di Salutio collaborano e contribuiscono a promuovere e valorizzare questo patrimonio culturale presente nel territorio.
Ma ancora molto rimane da fare per migliorare la funzionalità della struttura e per il suo mantenimento. Notevoli sono stati e sono tuttora gli investimenti economici e di lavoro manuale richiesti.
Solo lo spirito che gli ideatori ci hanno tramandato e la dedizione a Maria fanno andare avanti i responsabili della struttura; certi che i ragazzi ed i giovani che soggiornano qui possano tornare a casa arricchiti e maturati nell'animo e nello spirito.