Casa Scout "Don Sandro Barbagli"

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Santa Maria del Bagno 01

Don Alessandro Barbagli

(22 Settembre 1945 - 24 Maggio 2002)
Don Alessandro Barbagli

Ha esordito nel mondo scout da giovane Assistente Ecclesiastico del Gruppo Scout Arezzo 1, grazie al proprio impegno, dedizione e coerenza ha ricoperto nel tempo incarichi pastorali in AGESCI sia a livello Provinciale che Regionale. Chi ha avuto modo di conoscerlo a fondo ha sicuramente apprezzato, oltre al sacerdote, anche l'aspetto umano della figura di Don Sandro, l'affabilità e la delicatezza con cui affrontava anche le situazioni più difficili.

A volte, ai più vicini confidava la comparsa di sconforto e fatica nell'affrontare le situazioni; ma la forte convinzione che solo in Cristo risiede la verità e la speranza, aveva il sopravvento. Credeva fortemente nello scoutismo; nei valori e nei principi che lo rappresentano. Ha sempre "investito" nei giovani e nelle loro potenzialità. Ad essi si è continuamente rivolto con spirito paterno, ha giocato e vissuto con loro ed in mezzo a loro: ciò gli ha permesso di diffondere la Parola e gli insegnamenti di Cristo, adottando linguaggio e spirito moderni. La grande semina che ha realizzato in tanti anni, ha dato buoni frutti; oggi riscontrabili nei tanti adulti impegnati attivamente nella Chiesa.

Uno tra i tanti segni tangibili del grande coinvolgimento che Don Sandro sapeva creare, è la casa scout di Santa Maria del Bagno a Salutio. Da rudere cadente si è trasformata, nel tempo, con duro lavoro ed enormi sacrifici, in un centro di accoglienza per tanti ragazzi provenienti da tutta Italia. Qui la Vergine, a lui molto cara, accoglie e veglia sulla crescita e sulla formazione di bambini, ragazzi ed adulti che svolgono le proprie attività in un ambiente ospitale immerso nella natura. Per quanto operato a favore della realizzazione della struttura, è stata a lui dedicata.

La grande fede, l'amore per il prossimo, l'entusiasmo, la disponibilità ed il coraggio sono ciò che maggiormente contraddistinguono la figura di Don Sandro; e rappresentano i sentimenti che più ci mancano con la sua prematura scomparsa. I ricordi, le opere che ha lasciato e l'eredità spirituale ancora viva, sono l'unico sollievo per il dolore della sua assenza.

Riportiamo di seguito il testamento spirituale che ci ha lasciato Don Sandro: se pur contenente ricordi ed esperienze intime e personali, leggerlo sarà sicuramente fonte di riflessione e di verifica personale per tutti.

Testamento Spirituale

"Per me è vicina ormai la grande sera, il sole muore dietro l'orizzonte, io sento che il Tuo Regno è più vicino sono pronto per il viaggio mio con Te ...."

Non so quando, come, dove ....
Tu lo sai, mio Signore, ora come in quel momento "nelle Tue mani affido l'anima mia ...."

Ti ringrazio, o Signore, per il dono della vita e di questa meravigliosa creazione che ho visto, contemplato, scoperto, respirato ....
è la casa, che nel Tuo amore, mi ha preparato per la mia vita sulla terra.

Ti ringrazio, Signore Gesù, per il grande dono della fede in Te! Nascere, vivere, senza conoscerti, senza sperimentare il Tuo grande amore che vale?

Io non Ti conoscevo, ma Tu mi hai amato per primo.

Mi hai fatto Tuo figlio nel Fonte Battesimale della mia Parrocchia di Ruscello il 30.9.45.

Attraverso i miei genitori, il parroco, le suore, i parenti, i vicini mi hai preparato alla Cresima e poi alla Prima Comunione con Te il 9.6.55.

Ti ringrazio per la chiamata al Sacerdozio fin da piccolo.

Ancora, dopo gli anni del Seminario e circa 30 di Sacerdozio, mi domando perché hai chiamato proprio me e continui a chiamarmi!!!!

Ma non vedi, o Signore, la mia incapacità, la mia infedeltà, le mie miserie, i miei peccati ....Grazie ....! Grazie ....! Grazie ....!

Ho sperimentato tantissime volte il Tuo Amore: nelle Confessioni, nelle Comunioni, nell'incontro con le persone, negli avvenimenti della vita.

Ti ringrazio per l'esperienza del Seminario prima e dopo il Sacerdozio, per i Sacerdoti, i Vescovi, gli Amici ....

Mi hai chiamato a vivere fin dall'inizio del mio Servizio sacerdotale, l'avventura scout.

Quanti capi, giovani, ragazzi mi hai dato di incontrare.

Dal metodo educativo ho imparato l'amore alla natura, alla vita semplice, la gioia di faticare per "salire e vedere".

Ti ringrazio per l'esperienza pastorale in Cattedrale.

Tre immagini di Maria ho fisse negli occhi: quella della Madonna del Rosario nella cucina paterna; della Madonna del Conforto, davanti alla quale ho celebrato la mia prima Messa; quella nella nostra Chiesa.

Alla protezione di Maria devo gli anni della giovinezza e del sacerdozio ... mi ha liberato tante volte dal male e confortato in tante occasioni.

Non mi viene in mente nessuno da perdonare, perché non credo di aver ricevuto del male da nessuno ....

Io invece ho molto da chiedere perdono!

Alla mia famiglia ho dedicato poco tempo, affetto e attenzione; a tutte le persone della Parrocchia e delle associazioni scout; adulti, anziani, giovani e bambini, soprattutto malati, credo di averli feriti alle volte con le mie parole, offesi con il mio comportamento, scandalizzati con le mie azioni.

Vi ringrazio dell'aiuto, della pazienza, dell'affetto che mi avete dimostrato, delle preghiere che avete fatto e farete per me.

Sono contento di essere stato Sacerdote e amico in mezzo a Voi.

Vi voglio bene. Vi affido tutti al Signore.

Anche Voi pregate perché il Padre della Misericordia perdoni i miei peccati.... E mi conduca alla vita eterna.

Desidero morire povero, con le vesti sacerdotali, una bara semplice, sopra la Bibbia aperta, vera ricchezza della mia vita, i fiori per la Chiesa, sepolto, se possibile, sulla terra, nel cimitero di Battifolle, con una Croce e una semplice lapide con la scritta.

"Alessandro Barbagli Sacerdote, in attesa della Resurrezione"

Desidero che le esequie, nella nostra Chiesa Parrocchiale, siano una festa ed una lode al Cristo Risorto.

La Verna, 22 Gennaio 1998