Cavaliere tenace e coraggioso, Agape (nome originale: Capella) si batte bene contro Cristal, dimostrando forza ed intelligenza. La sua sconfitta repentina contro Phoenix, invece, è dovuta soprattutto al comportamento sleale dell’avversario che, dopo avergli dato le spalle, lo colpisce voltandosi repentinamente. |
Maestro di Andromeda, Albione (nome originale: Daidaros nel
manga, Albione nella serie) non è soltanto un normale Cavaliere d’Argento,
visto che affronta ad armi pari addirittura Scorpio
per difendere la propria "Isola
di Andromeda", e che è necessario l’intervento di un secondo
Cavaliere d’Oro, Fish, perché ne sia
decretata la sconfitta. |
Aracne (nome
originale: Arachne) compare solo nella serie televisiva, in cui affronta Pegasus di ritorno dal Jandhara dopo che questi ha recuperato l’acqua
della vita per il Dragone. |
Argetti (nome originale: Argheti) non è un combattente di cui è facile valutare la forza, poiché nella sua unica apparizione, a Nuova Luxor contro Pegasus, si batte prima in situazione di evidente vantaggio, con Pegasus ferito, e poi in palese svantaggio, venendo sconfitto dal ragazzo divenuto Cavaliere d’Oro. La sua tromba d’aria, comunque, a prima vista sembra potente. |
Cavaliere d’Argento
tra i più potenti, Argo (nome originale: Argor) è senz’altro quello
che fa più danni tra le fila dei Cavalieri di Bronzo. |
Cavaliere
intelligente e prudente, Asterione (nome originale: Asterion) non dispone
di colpi potenti o di una grande forza fisica, ma può contare sui propri
poteri psichici. |
Guerriero forte
e sicuro di sé, Babel (nome originale: Babel) dimostra appieno la propria
potenza nella versione televisiva, allorché è vinto da Cristal solo a causa dell’intervento dei Cavalieri
d’Acciaio, giunti in soccorso del Cigno nel momento più disperato. Dopo
la sconfitta, Babel riconosce in Lady Isabel la
dea Athena e può così spegnersi serenamente. |
Fondamentale per la funzione che svolge, Betelgeuse (nome originale: Tramy) è, di fatto, colui senza il quale non avremmo assistito alla corsa attraverso le Dodici Case. Pur essendo colui che riesce a ferire mortalmente Athena con la Freccia d’Oro (perché, poi, d’oro, visto che è un Cavaliere d’Argento), tuttavia, il suo valore di cavaliere è assai discutibile. |
Madre adottiva
di Pegasus, oltre che sua maestra d’armi,
Castalia (nome originale: Marin) è molto affezionata al suo protetto, ma
non esita né a sgridarlo né a lasciarlo in difficoltà quando ciò può
servire alla sua maturazione. |
Stupido ed insensato, Damian (nome originale: Jamian) non è nemmeno dotato di grandi poteri, e sicuramente è inferiore a molti altri Cavalieri d’Argento, nonostante per un po’ tenga testa a Pegasus. Il suo merito principale è quello di essere uno dei protagonisti dell’episodio 30, uno di quelli meglio disegnati in tutta la serie; nell’anime è facilmente battuto da Andromeda, nel manga ancora più facilmente da Phoenix. |
Personaggio soltanto abbozzato, Dedalus (nome originale: Dios) non lascia tracce evidenti della sua presenza sia per il fatto che combatte in gruppo contro un Pegasus stremato sia per il fatto che il suo colpo, frustrato per divertimento da Orione, non viene mostrato in tutta la sua potenza (se ne ha). |
Eris (nome
originale: Misty) è, o almeno crede di essere, la personificazione della
bellezza e della perfezione, e sulla base di tale convinzione si comporta
e combatte. |
Energico,
combattivo e saggio, il Maestro dei Ghiacci (nome originale: Crystal
Saint) è, tra i maestri dei cavalieri, quello dalla personalità più
semplice e dal comportamento più trasparente. |
Dotato di una
forza d’urto veramente tremenda, Moses (nome originale: Moses) necessita
di un contatto molto ravvicinato con il suo avversario per poterlo
attaccare. Questo limite è per lui notevole, se si considerano la sua
lentezza nel muoversi e nell’intuire le tecniche dei nemici. |
Nel confronto che coinvolge lui, Dedalus, Argetti e Pegasus, Orione (nome originale: Sirius) vuole avere voce in capitolo in quanto è il più vecchio del gruppo. Questa è la cosa più memorabile che egli dice o fa in tutta la storia. |
Figura
passionale per eccellenza di questa storia, Tisifone (nome originale:
Shaina) è una ragazza tenace ed orgogliosa, che per amore mette da parte
il suo ruolo di ‘sacerdotessa-guerriero’ per essere solo e soltanto
donna. |
Incapace di resistere alla catena di Andromeda, Vesta (nome originale: Dante) riesce invece a tenere sorprendentemente testa a Phoenix per buona parte del loro confronto, anche se alla fine pare palese che da un proseguimento di esso sarebbe uscito comunque perdente; probabilmente la differenza tra le due battaglie è dovuta al fatto che teme Phoenix e sottovaluta Andromeda. |
Compagno di lotta di Argo nella versione televisiva (nel manga non esiste neppure), Virnam (nome originale: Spartan) non si può definire neppure un guerriero, quanto piuttosto un semplice ESPer dotato di armatura. Con i suoi poteri mentali è in grado di controllare i movimenti altrui, e per questo è scelto da Argo quale procacciatore di vittime di Medusa. |